Avere Fede in Dio e negli Angeli

Qualche giorno fa ho deciso di andare in libreria. Mio figlio stava leggendo una rivista quando lo sguardo mi è caduto su un libro che parla di Angeli.
Quel giorno mi sentivo un po’ giù perché si avvicinava Il mio compleanno che, da quando mia cognata è morta, proprio un giorno dopo quella data, anziché un momento gioioso è diventato occasione di tristezza. Quando ho cominciato a leggere il libro ho capito che era stata lei a spingermi a farlo. Sono assolutamente convinta dell’esistenza degli spiriti a causa di numerosi episodi che si sono verificati negli ultimi anni.

Gli spiriti si sono messi in contatto con me mediante la radio, le targhe automobilistiche ( vedere sequenze di numeri degli Angeli )  e i sogni. Mi considero molto fortunata e ho la certezza che tutti i miei cari scomparsi vegliano costantemente su di me. Il primo episodio si è verificato quando mio marito è stato trasferito per lavoro nella stessa città dove viveva sua sorella minore ,Rosa.

All’inizio desistemmo a cambiare casa, ma poi il mio intuito mi suggerì che era arrivato il momento di traslocare. Qualche mese dopo a Rosa fu diagnosticato un tumore al quarto stadio. Una sera, mentre l’accompagnavamo a un centro di cura lo sguardo mi cadde sulla targa personalizzata di un’auto che ci precedeva: CREDI. Prima che potessi indicarla a mia cognata, l’auto si dileguò.

Nei mesi seguenti continuavo ad avere la forte sensazione che lei sarebbe guarita. E invece, il 2 settembre all’indomani del mio 40º compleanno, Rosa spirò.

Alla sua morte mi arrabbiai con Dio perché non l’aveva guarita, ma la verità è che l’aveva fatto, solo non nel modo in cui pensavamo noi. Qualche settimana più tardi ci trasferimmo nuovamente nella nostra città natale. Credo che dietro ci sia stato lo zampino di mia suocera, che in questo modo riuscì a trascorrere con noi il poco tempo che le restava da vivere.

Il giorno dopo il suo funerale, tutta la famiglia si riunì per un pranzo domenicale. Fu allora che mia cognata disse che sul letto di morte Rosa aveva promesso che sarebbe tornata a trovarci in forma di farfalla. Quella domenica l’umore generale a tavola era cupo e il turbamento mi spinse a uscire a passeggiare in giardino. Con mio grande stupore, una farfalla venne a posarsi sul mio braccio.

Un altro episodio mi successe mentre passavo davanti ad una libreria che vendeva testi religiosi. All’improvviso provai l’istinto di entrarci e, avvicinatami ad un tavolo dov’erano esposti vari volumi, scorsi un taccuino rosa con farfalle sulla copertina e la parola CREDI. 

In altre occasioni mi è capitato di essere in chiesa e di pensare a Rosa; proprio allora l’organista si metteva suonare l’inno che cantavo con lei quando seguivamo un seminario nella sua parrocchia. Per parlare di del mio povero cognato e di mio padre, dirò che erano entrambi fumatori e spesso, sdraiata a letto di notte, sentivo l’odore di fumo di sigaretta. Una volta domandai a mio marito se lo sentiva anche lui, ma mi rispose di no.

Ieri era il mio compleanno e stavo guardando alcuni album di vecchie foto. Pensando che l’indomani sarebbe stato il settimo anniversario della sua scomparsa, decisi di far riprodurre due istantanee di Rosa nel giorno delle sue nozze. Qualche minuto dopo averle scelte, la radio trasmise la sua canzone preferita, e così capii che lei mi era vicina. Infine, sognavo sempre Rosa e lei mi rassicurava dicendomi che stava bene ed era felice lì dove si trovava.

Penso sapesse che la sua morte è stata un duro colpo per me e che mi sono sentita ferita e infuriata. Alcuni mesi fa l’ho sognata di nuovo, ma in quell’occasione mi ha detto che sarebbe stata la sua ultima visita. Da allora non ho più fatto sogni su di lei. Prima, ogni volta che la sognavo, lo dicevo alle mie cognate, che mi chiedevano come mai Rosa apparisse a me e non a loro.  È un tale sollievo per me sapere che anche altre persone hanno ricevuto la visita dei loro Angeli custodi e che non sono stata la sola a vederli.

(Messaggi di luce –Theresa Cheung)

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