I Vangeli Apocrifi e Gesù
Il testo completo del vangelo apocrifo di Tommaso è stato scoperto in epoca moderna nel 1948 a Nag Hammadi, in Egitto, dopo che era stato perduto per molti secoli. La sua pubblicazione è avvenuta nel 1959. Si tratta di un papiro contenente 114 detti attribuiti a Gesù, scritto in lingua copta. Il papiro copto di Nag Hammadi, denominato Codice II, è databile paleograficamente al IV secolo dopo Cristo ma il testo originale del vangelo di Tommaso è molto più antico, come attestano altri frammenti scoperti ad Oxyrhynchus nel 1897 e nel 1903: si tratta dei papiri P.Oxy. 1,P.Oxy. 654 e P.Oxy. 655 che da soli contengono una buona metà del vangelo apocrifo di Tommaso.
I frammenti di Oxyrhynchus sono databili paleograficamente alla fine del II secolo dopo Cristo. Essi sono molto importanti in quanto sono in greco per cui è più semplice, oltre che metodologicamente corretto, confrontarli con il testo greco dei vangeli canonici per valutare la possibile dipendenza (o indipendenza) testuale da questi.
VdT, Logion 9. Gesù disse: ecco, il seminatore è uscito: ha riempito la mano ed ha sparso i semi. Alcuni sono caduti sulla strada, gli uccelli sono venuti e li hanno beccati. Altri sono caduti sulla roccia, non hanno potuto mettere le radici nella terra e non hanno prodotto spighe. Altri ancora sono caduti tra le spine, che hanno soffocato il frumento e i vermi li hanno divorati. Altri ancora sono caduti sulla terra buona e questa parte ha prodotto ottimo frutto: essa ha reso sessanta per uno e centoventi per uno.
Si tratta di una celebre parabola che è narrata grosso modo con le stesse parole anche in Matteo 13:4-8, Marco 4:3-8 e Luca 8:5-8. Ma nei sinottici la parabola viene spiegata come metafora della parola e degli insegnamenti di Gesù che devono portare frutto e condurre gli uomini a compiere opere buone. E’ lo stesso Gesù Cristo che spiega agli Apostoli il significato della parabola, secondo i sinottici. Nel vangelo di Tommaso manca qualunque tentativo di spiegazione, le parole di Gesù sono registrate freddamente, private di ogni tipo di spiegazione e del tutto avulse da un contesto narrativo.