SEGNALI ANGELICI (STORIE E TESTIMONIANZE) :
Ho sette anni. Ho avuto un’esperienza unica in cui ho visto il mio Angelo custode.
È successo lunedì scorso mentre la mia famiglia tornava da una vacanza in Canada. Io guardavo le nuvole dal finestrino e all’improvviso ho visto un angelo su nel cielo. Sembrava avesse un vestito fatto di nuvole di seta che si muovevano al vento. Aveva capelli riccioli e sembrava che mi sorridesse. In quel momento qualcosa dentro di me è come scoppiato nella mia testa e il mio corpo mi diceva che era un segno del mio angelo custode.
SECONDA STORIA
Stavo tornando da una vacanza in famiglia, e mi sentivo sola e abbandonata. Ero arrivata a un punto tale di depressione che pensavo al suicidio. Alzai lo sguardo e vidi un doppio arcobaleno nel cielo, il che era strano perché non aveva piovuto quel giorno. Chiesi a mia madre se lei l’aveva visto, ma mi rispose di no. E lo stesso mi riferì mio fratello. Io capii che quello era un segno solo per me, perché poi sentii una voce dire “Andrà tutto bene, tutto si sistemerà. Tu sei molto amata Daniela. Dio ti ama!”. La voce che udii e la visione dell’arcobaleno cambiarono la mia vita da quel giorno in avanti. La depressione scomparve e io cominciai a tentare di aiutare gli altri che erano nella mia stessa situazione a guarire e a crescere. Onestamente posso dire che sono una persona nuova ora, perché so che sono amata. I vecchi pensieri egoistici e le paure sono scomparse.
TERZA STORIA
Mia madre Katherine aveva appena acquistato una nuova auto, quindi come augurio di buona fortuna, gli avevo regalato un angelo che si attaccava all’aletta parasole.
Quel particolare giorno mia madre stava badando a mia figlia di sei mesi per tutta la giornata mentre io ero al lavoro. Mentre erano fuori con l’auto nuova di mamma, si fermarono a fare benzina. Aspettavano in fila alla pompa e mia figlia stava facendo i capricci sul sedile posteriore. Mia madre voltò per vedere cosa volesse e vide che mia figlia voleva il biberon, così si voltò di nuovo per prenderlo. In quel momento notò un’auto che stava dirigendo dritta verso di lei! L’uomo urtò il davanti della auto della mamma, distruggendolo completamente. L’airbag si apri’ e per fortuna né lei né la bambina si fecero niente. Dopo che la polizia ebbe redatto il rapporto, la mamma tornò all’auto e notò che mancava l’Angelo dall’aletta parasole. Lo cercò dappertutto e alla fine lo trovò: era finito sul sedile posteriore accanto al seggiolino di mia figlia. Io credo davvero che gli angeli abbiano avuto un ruolo nella salvezza di mia madre e mia figlia. L’agente di polizia disse che se mia madre fosse stata pochi metri più vicina alla pompa di benzina, l’esito dell’incidente sarebbe stato molto diverso. Ci furono angeli intorno a mia madre e mia figlia quel giorno, e lei e io li ringraziamo quotidianamente.
QUARTA STORIA
Mio fratello di 44 anni Daniel è morto di una malattia al fegato. Aveva fatto uso di droghe e alcol per tutta la vita e di conseguenza aveva commesso terribili errori che avevano influenzato la vita di molte persone. Io però gli volevo bene lo stesso e mi ero sempre chiesta cosa fosse accaduto alla sua anima dopo la morte.
Era all’incirca il periodo del suo compleanno e alla radio trasmettevano la canzone di Anton John Daniel. Sentire il nome di mio fratello nella canzone mi fece venire le lacrime agli occhi. Pregai Dio di darmi un segno per farmi capire cos’era successo all’anima di Daniel. Beh proprio in quel momento un pick-up si fermò di fronte a me e sulla carrozzeria aveva uno stupendo disegno. Sul fianco sinistro c’era una scena cupa tempestosa, mentre sulla destra c’era Gesù che galleggiava sulle nuvole in paradiso. Poi lesse la targa che diceva: Gesù ha vinto.
Da quel giorno in poi l’immenso dolore che sentivo per la perdita di mio fratello fu alleviato. La sua infanzia era stata così piena di sofferenza che le probabilità erano contro di lui sin dall’inizio. Aveva sofferto terribilmente in questa vita, eppure aveva uno spirito e un fascino tali che poteva solo essere in un posto migliore. Da quel giorno ne fui certa.
QUINTA STORIA
Diversi anni fa mio marito ebbe dei sintomi psichici piuttosto spaventosi ed eravamo preoccupati che le sue condizioni potessero essere gravi. Così prese un appuntamento dal medico per farsi fare degli esami. Un pomeriggio, mentre ero al parco con mio figlio, ero particolarmente preoccupata per la salute di mio marito. Chiesi al mio Angelo custode di farmi sapere se sarebbe andato tutto bene. Dissi agli Angeli:”Vi prego, fatemi trovare un quadrifoglio come segno che tutto andrà bene con mio marito.” Mi sedetti sull’erba con mio figlio, guardai giù ed ecco il mio quadrifoglio! Lo raccolsi e lo mostrai tutta contenta mio figlio. Poi guardai ancora nello stesso punto e c’era un altro quadrifoglio. Ancora più contenta lo raccolsi e pensai a quanto era insolita la cosa. Indicai a mio figlio il piccolo pezzetto di prato in cui li avevo trovati e ne vedemmo un altro! E un altro, e un altro ancora! In totale raccolsi ben 27 quadrifogli tutti nello stesso quadratino di giardino! E il giorno dopo ne trovai altri cinque nel mio cortile! Le feci seccare e le conservo ancora. Gli Angeli dovevano aver pensato qualcosa come: ” Va bene vuoi un quadrifoglio? ne avrai quanti ne vuoi! ” Anche se in seguito tentai di ritrovare quella magica zolla d’erba man non ci riuscì. Inutile dire che tutti gli esami di mio marito andarono bene e che non aveva proprio niente che non andasse.
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