San Gabriele Arcangelo significato e poteri
Un’antica gemma gnostica reca l’iscrizione greca: “Michael il più alto, Gabriel il più potente”. Solitamente considerato “secondo” in ordine di importanza dopo Michele, l’Arcangelo Gabriele ha una storia altrettanto ricca, che gli ha assegnato ruoli diversi. S Michele e S Gabriele Arcangelo spesso “lavorano” insieme, ma mentre il primo, come custode di Israele e Sommo Sacerdote, è più occupato in Cielo, San Gabriele è il messaggero speciale di Dio e pertanto esegue le sue volontà sulla Terra. Tuttavia, si dice che mentre Michele raggiunge la terra in un solo balzo, a lui ne servano due. Per la tradizione cristiana Gabriele è un Arcangelo, anche se questa posizione non trova riscontro nella Bibbia, dove si parla sempre e solo di un Arcangelo, al singolare, e con riferimento a Michele. Più esattamente, l’Angelo Gabriele dovrebbe essere considerato un serafino, vista la sua natura bruciante.
San Gabriele Arcangelo storia nell’Antico Testamento
Nell’antico testamento San Gabriele è citato espressamente in due episodi del libro di Daniele (8,16; 9,21). Esiliato a Babilonia, il profeta tenta di comprendere il significato delle angosciose visioni che lo tormentano. A un tratto sente risuonare, tra le sponde dell’Ulai (un fiume nei pressi di Susa), una voce tonante che ordina: “Gabriele, spiega a lui la visione”. Quando l’Angelo sopraggiunge, Daniele, terrificato, cade a terra ma l’altro intima: “Figlio dell’uomo, comprendi bene”. Quindi Gabriele gli spiega pazientemente il significato delle oscure immagini apocalittiche che prefigurano la sconfitta dell’impero Persiano per opera di Alessandro Magno, la conclusione delle “Settanta settimane di anni” d’esilio, il successivo destino di Israele e come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno in patria all’avvento del Messia.
Il magico numero sette torna con riferimento a all’Arcangelo Gabriele perché si dice che egli domini su tutti gli angeli principi delle settanta Nazioni e che ha insegnato a Giuseppe le settanta lingue del mondo. Il Talmud lo descrive come l’unico Angelo che può parlare siriaco e caldeo. Il nome di s Gabriele era legato anche alla versione ebraica della fondazione di Roma: quando Salomone sposò, in una delle sue numerose nozze, la figlia del Faraone Siamon della XXI dinastia, Gabriele gettò una canna in mare, del fango si raccolse intorno ad essa, e Roma fu costruita in quel punto. Si dice che Gabriele rappresenti il fuoco, mentre, all’opposto, Michele sarebbe ghiaccio e neve: per questo a San Gabriele Arcangelo si attribuiscono i poteri della voce che si leva dal roveto ardente e salva dalla morte nella fornace prima Abramo e poi i tre giovanetti Anania, Misaele e Azaria, che avevano rifiutato di adorare un idolo pagano.
Grazie a questo suo ardore, San Arcangelo Gabriele promuove la maturazione dei frutti e il lavoro della fornace: vestito di tutto punto da fabbro, mostra a Mosè come forgiare la Menorah, il candelabro a sette bracci. Il suo ruolo più importante è legato alla sfera del concepimento, ma ovviamente interviene solo in caso di nascite miracolose, destinate a cambiare per sempre la vita dell’umanità. È S Gabriele che appare ad Abramo per comunicare che Sara avrà il figlio lungamente atteso; è lui che annuncia la nascita di Sansone, l’eroe che libererà il popolo eletto dai filistei, come pure quella di Giovanni Battista, il precursore del Messia, e naturalmente del Messia stesso, Gesù.
Messaggi e poteri dello Spirito Santo
Si ritiene per questo che San Gabriele Arcangelo governi la nascita del corpo alla vita, cioè l’incarnazione dello spirito. Nella tradizione ebraica, gli è assegnata la parte nord dell’del tempio, corrispondente simbolicamente al corpo e alla sua lotta per vivere. Secondo la leggenda, l’Angelo Gabriele prende l’anima dal paradiso e la istruisce durante i nove mesi della gestazione, preparandola al suo destino. Pare che tutti lo abbiano conosciuto prima di venire al mondo, anche se in seguito hanno dovuto dimenticarlo. Associato, secondo alcune interpretazioni, alla luna, il governatore dei fluidi corporei e trasmette le forze ereditarie che condizionano i temperamenti umani che dipendono dalla struttura fisico-eterica della famiglia o della stirpe. Egli, di fatto, sovraintende alla totalità del regno fisico: dirige gli angeli costruttori della forma, che seguono il progetto delle cellule che si aggregano nel ventre materno per plasmare un uomo, ed è anche il capo degli angeli custodi che seguono lo sviluppo dell’individuo per tutta la vita. Non è solo l’Angelo della nascita, ma anche della rigenerazione e del cambiamento, quindi della guarigione. La sua voce risuona nella saggezza del corpo, alla quale dovremmo prestare maggiore ascolto.
Cosa risponde Maria all’Arcangelo Gabriele
San Gabriele Arcangelo fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
Allora Maria disse all’angelo “Come è possibile? Non conosco uomo”.
Le rispose l’Angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra, la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”.
L’Arcangelo delle Visioni
Per estensione, l’Angelo San Gabriele è il promotore della creatività in ogni campo: è lui che apre la mente e fa concepire nuove idee. Per le sue manifestazioni, predilige i sogni e le visioni, e anche questo aspetto è legato a valori lunari. Luca dice che Zaccaria, padre del Battista, ebbe una visione durante la liturgia vespertina dell’incenso. Anche Giuseppe è visitato in sogno; aveva deciso di rompere il fidanzamento con Maria, già incinta di Gesù, quando un angelo del Signore gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria”. I Vangeli apocrifi aggiungono altri particolari, creando delle vere e proprie storie su Gabriele. Per esempio, nella storia di Giuseppe il falegname che ci è giunto in lingua copta, Gesù in prima persona narra: “Ed ecco, nel cuore della notte, farsi avanti Gabriele, l’Arcangelo della gioia. Era stato il mio Padre buono a mandarlo; si presentò a Giuseppe in sogno e gli disse: “Giuseppe, Giuseppe!”. Gabriele è l’Angelo dell’annuncio, il portatore di buone novelle, di rivelazioni divine e di misericordia. Nel libro di Enoch è detto “La mano sinistra di Dio”, perché è seduto sul lato sinistro del trono dell’onnipotente accanto a Metatron, mentre Michele sta alla sua destra. Il Gabriele dei cattolici viene generalmente rappresentato con un giglio in mano, o con una lampada accesa e una lastra di diaspro sulla quale scrive gli ordini di Dio. Altre volte egli reca un ramo d’ulivo o una palma.
fonte: Cinzia Di Ciani – Il Mondo Segreto Degli Arcangeli
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Invocate l’Arcangelo Gabriele se volete il suo aiuto per maggiore chiarezza, purezza, ordine e disciplina. Il suo scopo è quello di creare più armonia, bellezza e purezza sulla Terra. Aiuta ad essere più intuitivi e a trovare la propria strada nella vita. Invocate il suo aiuto se sentite il bisogno di purificarvi. San Gabriele è anche il guardiano della nascita, si può quindi chiedere la sua benedizione per tutti i neonati.
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