VISITE NEI SOGNI dai propri cari defunti

Le persone care che ti hanno lasciato, compresi i familiari, gli amici e i conoscenti, possono comunicare con te nel momento del sogno.
Lo scopo di questi sogni è quello di inviarti un messaggio di guarigione, conforto, perdono, sostegno, assistenza e connessione. Alcune delle immagini che vedi in questi sogni possono essere simboliche, mentre altre vanno interpretate alla lettera: in altre parole, a volte i tuoi cari ti mostreranno dei simboli per aiutarti a comprendere il loro messaggio, altre volte vedrai o sentirai il loro messaggio direttamente.

Quando i defunti ti appaiono in sogno ti stanno veramente facendo visita. A volte vengono a dirti addio poco prima di lasciare il regno terreno. Incontrare un caro defunto con cui non avevi una relazione pacifica, solitamente, significa che quella persona vuole chiederti perdono e fare ammenda per i dolori passati.
Il dottor Ian Stevenson, dell’Università della Virginia, ha condotto numerosi studi su esperienze di premorte e di defunti che vengono a trovarci in sogno. Secondo le sue conclusioni, la coscienza umana sopravvive alla morte del corpo fisico e i nostri cari defunti ci fanno davvero visita in sogno!
Gli arcangeli Michele e Azrael aiutano i defunti a entrare in connessione con noi durante i sogni.
L’Arcangelo Azrael controlla il trapasso dei nostri cari ed è risaputo che aiuti le persone a transitare da una vita all’altra. Anche gli angeli custodi si presentano in sogno per facilitare la comunicazione con i nostri cari: potremmo anche non vederli, ma loro ci sono sempre.Le visite dei cari defunti possono anche includere i nostri adorati animali. Spesso gli animali vogliono darci sostegno, rassicurarci o semplicemente salutarci. È la tua guida dei sogni, insieme al Arcangelo Ariel e il tuo se superiore a organizzare l’incontro tra te e il tuo amato animale in sogno: l’Arcangelo Ariel è uno dei protettori degli animali e li aiuta a transitare dall’altra parte. Così come accade con le persone, quando i tuoi animali ti fanno visita in sogno sono veramente lì con te per dirti che ti vogliono bene. Vogliono farti sapere che stanno bene e che sono felici e vogliono che lo sia anche tu.
Abbiamo ascoltato numerosi racconti di persone che hanno ricevuto visite dei loro cari defunti. Ci auguriamo che le storie che seguono possono esserti di conforto e speranza:

Elena aveva sognato un suo caro amico deceduto 19 anni prima e affermava di aver parlato con lui. Sebbene Elena non rammentasse le parole esatte della conversazione che avevano avuto, ricordava l’ansia che aveva provato mentre si trovava in un luogo affollato prima di incontrarlo. Ricordava anche la splendida sensazione di calma e serenità che aveva provato dopo il loro incontro. Al suo risveglio Elena si era sentita rinvigorita da quell’esperienza.

Qualche giorno dopo aver scoperto che Gordon, il coinquilino di suo padre, era deceduto, Sandra iniziò a sognarlo. In uno di questi sogni, particolarmente significativo, era seduta in un cortile con Gordon a parlare. Lui la fece accomodare nell’appartamento, poi le disse che doveva andare e l’abbracciò, prima che l’Arcangelo Michele lo accompagnasse su per le scale.Gordon aveva bisogno di dire addio a Sandra per scopi guaritori: l’Arcangelo Michele li aveva fatti rincontrare in modo che potessero abbracciarsi un’ultima volta. Il gesto che Gordon ha fatto nell’accompagnare Sandra dal patio all’interno all’appartamento simboleggia la sua transizione; salire le scale con l’Arcangelo Michele rappresenta l’ascesa in un altro luogo, quello che alcuni chiamano paradiso.

Diana pregava affinché suo nipote, morta di recente, fosse circondata dagli angeli. Una notte sognò distintamente suo nipote che, durante un festeggiamento, sedeva tra persone amorevoli vestite con morbidi abiti bianchi. Diana sapeva che gli angeli avevano voluto dimostrarle di essere accanto a suo nipote. Quel sogno confermava che le preghiere erano state ascoltate.

Giovanna perse suo fratello Patrizio, di vent’anni, nel luglio del 1992. Era stata come una madre per quel ragazzo e si era sempre preoccupata per lui. Un mese dopo il decesso si risvegliò da quello che le era sembrato un sogno: Patrizio era seduto ai piedi del letto, le sorrideva e diceva: “Non preoccuparti Wanny, sto bene.” (Wanny era il soprannome con cui Patrizio chiamava Giovanna). Le si era avvicinato per abbracciarla e poi era scomparso. A Giovanna quello scambio avvenuto in sogno sembrò reale.
Qualche giorno dopo Pam, una delle amiche di Giovanna, decise che le serviva una serata di svago per tirarsi su di morale. Nonostante il dolore, Giovanna capì che l’amica era preoccupata per qualcosa. Alla fine Pam vuotò il sacco: le disse che qualche sera prima, svegliandosi da un sogno, aveva trovato Patrizio seduto ai piedi del letto che le aveva detto: “Di a Wanny che sto bene” e poi era scomparso.
Pam aveva avuto paura di dirlo a Giovanna perché in pochissimi conoscevano il soprannome con cui Patrizio la chiamava. Sentiva che l’amica aveva bisogno di ricevere questo messaggio, ma ne fu sicura solo quando entrambe ricevettero lo stesso segnale. Le due amiche piansero e risero per tutta la sera. Patrizio sapeva che la sua sorella adorata aveva bisogno del suo conforto e si assicurò che ricevesse il suo messaggio…ben 2 volte !

Nel gennaio del 2002, dopo essersi consultata con il veterinario, Elena prese la difficile decisione di sopprimere il suo cane di 10 anni, gravemente malato. Nonostante Elena fosse consapevole che quella era la cosa giusta da fare, in seguito provò un dolore profondo. Piangeva tutto il giorno, anche nel sonno. Una notte sognò di trovarsi in paradiso, e il suo cane adorato era lì. Gli chiese di mandarle un segno a riprova del fatto che si trovasse davvero in quel luogo: voleva che questo segno fosse il vento che soffiava e, dopo un attimo, lo sentii! Era così felice di avere la certezza che il suo cane stesse bene. Il mattino seguente, quando si svegliò, fu come se qualcuno, schioccando le dita, avesse cancellato suo dolore che era completamente svanito.
Il marito di Elena le disse di averla vista mentre piangeva nel sonno. Poi, a un tratto, si era accorto che aveva iniziato a parlare con qualcuno mentre aveva ancora gli occhi chiusi. Aveva fatto un profondo respiro, seguito da una espirazione altrettanto profonda, poi si era girata su un fianco prima di rimettersi a dormire un sonno riposante. Qualche giorno dopo, Elena andò a trovare sua nonna Betty in una casa di riposo. Elena si aspettava di essere rimproverata per aver sofferto così tanto per un cane, soprattutto considerato che la nonna aveva perso tre dei suoi figli quando erano ancora molto giovani, ma le raccontò comunque quella strana notte di sonno che aveva avuto e dell’improvvisa guarigione da quell’intenso dolore. Fu così che Betty, la nonna, condivise con lei la sua esperienza di dolore e di guarigione: alla fine degli anni 20 la figlia di due anni di Betty era morta per ustioni dopo essere caduta nel mastello che usava per lavare il bucato. Betty aveva sofferto intensamente per mesi e, una notte, aveva sognato sua figlia. Nel sogno aveva visto la piccola camminare in fila con un altro gruppo di bambini. Betty l’aveva chiamata a gran voce e lei si era accigliata dicendo: “Basta, così mi trattieni!” Quando Betty si era svegliata il dolore era svanito. Dopo che la nonna ebbe condiviso questo sogno con la nipote, entrambe ebbero la certezza di aver vissuto un’esperienza ultraterrena di guarigione dal dolore.

 

Doreen Virtue  – Angel Dreams

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