Viaggio astrale per un addio

Premessa:
Il seguente racconto è una storia realmente accaduta,
quanto segue mi è stato inviato da un’amica che desidera rimanere anonima.

Ero legata a mio fratello in un modo speciale, spiritualmente simili,
eravamo ambedue molto sensibili e con una notevole profondità d’animo.
Certo vi erano differenze di fondo, lui un uomo con tutte le sue peculiarità,
mentre io donna avevo una concezione differente delle cose,
ma ciò nonostante ci accomunava una profonda empatia: eravamo due anime affini. 

La vita di mio fratello è stata costellata da numerosi eventi tristi, primo fra tutti la perdita di un figlio,
poi la rottura del rapporto coniugale che lo devastò ulteriormente
tanto da condurlo, nel giro di pochi anni, fino alla morte.
Tutto ha inizio in una sventurata notte, quando lui a causa di un emorragia cerebrale entrò in coma.
Vista la gravità della situazione, le autorità mediche decisero di trasportarlo d’urgenza in un ospedale sulla terraferma,
e dato che noi abitiamo su di un’isola, il trasporto avvenne in elicottero.
Ricordo quando giunse l’elicottero, ricordo quella inspiegabile sensazione che si impadronì di me.
Quella notte eravamo in tanti ad accompagnare visivamente mio fratello guardando attraverso la finestra che ci divideva dalla pista di atterraggio,e mentre assistevo con trepidazione al suo trasferimento a bordo dell’elicottero,nella concitazione del momento, in mezzo a tante persone vedo apparire, come dal nulla, un signore che mi chiama per nome.

Quel uomo, sulla cinquantina, portava abiti borghesi contrariamente agli altri, e aveva un accento completamente diverso dal nostro isolano, era un accento del nord.

La sua voce disse: “Signora venga a salutarlo”. Mi fece cenno di seguirlo verso l’elicottero,
e prendendomi sottobraccio mi accompagnò nei pressi dell’eliambulanza vicino a mio fratello per poi riaccompagnarmi fuori dal’area di decollo.

A posteriori rifletto su questo particolare, chiedendomi ancora chi fosse costui e come avesse potuto entrare in quel’area riservata ai soli addetti al servizio di trasporto,e come faceva a sapere che era cosi importante per me poterlo salutare ancora una volta.

Successivamente arrivò il momento del decollo, e mentre l’aeromobile si alzava in cielo velocemente,
sentivo mio fratello” allontanarsi” , mentre guardavo salire l’elicottero su nel cielo,mi sembrava di percepire che qualcuno lo stava portando via da me. Era come un’addio.
Dopo alcuni giorni di degenza in ospedale le condizioni di salute di mio fratello si aggravarono.
Ed è proprio in quel periodo che quel giorno, mentre mi trovavo nella condizione di dormiveglia tipica del mattino
vidi apparire all’improvviso Lui dinnanzi a me!
Era sorridente, beffardo come nel suo stile, e appariva più giovane di almeno vent’anni.

Aveva il volto radioso e mentre mi guardava negli occhi disse:
“Non devi preoccuparti, io sto bene capito!? io sto bene…!!!”.
Mi sentivo profondamente confusa, non riuscivo a comprendere cosa stesse succedendo,e mi ripetevo che tutto ciò non era possibile in quanto lui si trovava in ospedale in gravissime condizioni,si,ma vivo! Nel reparto rianimazione di quell’ospedale, mio fratello trascorse gli ultimi dieci giorni della sua vita, senza mai riprendere conoscenza,e da quella visione gli rimanevano solo tre giorni di vita.
Gli eventi precipitarono ed arrivò la temuta telefonata dell’ospedale.
Quel giorno ero in prossimità del porto e stavo camminando di fretta perchè dovevo prendere l’ultimo traghetto, quando fui colpita da un dolore violentissimo al costato che mi lasciò senza fiato, dopo qualche istante il dolore svanì.
Poco dopo ricevetti la telefonata fatale, quella che mai avrei voluto sentire: mio fratello era morto qualche minuto prima.

Era deceduto nello stesso istante in cui avevo provato quel dolore lancinante che mi aveva lasciata senza respiro.
Concludo la mia vicenda con quanto riferito da mia sorella un mese dopo il funerale di mio fratello:
Pur essendo lei una persona molto razionale oltreché scettica verso certi argomenti,mi ha confessato di aver visto i nostri genitori, giovani e sorridenti, vicino alla bara di mio fratello, in chiesa durante il funerale.
Questa misteriosa apparizione l’aveva profondamente scossa, tanto che solo dopo un mese e piu ha trovato il coraggio di parlarmene.
Per me è tuttora immenso il dolore causato dalla scomparsa di mio fratello, tanto che mi accompagna costantemente una profonda sensazione di abbandono,e cerco razionalmente una spiegazione a quanto accaduto anche se so a priori che una risposta certa non esiste!

Vorrei avere se è possibile un’opinione da persone non coinvolte nella faccenda.
Ringrazio anticipatamente.

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