Una Porta nel Cielo – Le vostre testimonianze 

Sono nata in Germania nel lontano 1959. Ricordo la grande felicità che provavo, ogni volta che i miei genitori mi portavano dai miei nonni materni. Praticamente ho vissuto i primi 3 anni della mia vita a casa dei nonni perché i miei genitori erano molto impegnati per lavoro.
Seppure adesso comincio a dimenticare spesso delle cose, nomi o eventi, non potrei mai cancellare dalla mente il buon profumo di cibo, che proveniva sempre dalla cucina di mia nonna.
Lei si chiamava Feli, che sta per  Felicitas. Con un nome cosi, come poteva non regalare felicità a noi nipoti. Dal mio matrimonio nel ’78 in poi, i nonni venivano a trovarmi in Italia per più di 20 anni ogni estate. Hanno visto nascere e crescere i pronipoti. Poi il nonno morì e la nonna fattasi anziana a un certo punto, ha passato gli ultimi anni in una casa di riposo. Mi è sempre dispiaciuto di non aver avuto più occasione di rivederla. La sentivo di tanto in tanto per telefono, fino a quando non era più in grado di rispondere a causa delle sue condizioni di salute.
Una notte, a metà ottobre del 2014, ho fatto un sogno, che in realtà era una visione vivida e reale. Dal mio letto vedevo aprirsi all’improvviso la porta finestra del balcone, e mia nonna che sembrava scivolare lentamente, anziché camminare, verso di me. Si fermò di fianco al mio letto. Dopo un attimo di profondo stupore la abbracciai forte e lei mi sorrideva. Felici tutt’e due ci siamo sedute sul balcone a chiacchierare, in piena notte!
Nonna mi chiedeva dove si trovasse e io le risposi:”

In Italia, a casa mia. ” Poi lei ricordava e sorrise.
All’improvviso nel cielo notturno si aprì letteralmente un gigantesco portone. Una luce molto intensa ne veniva fuori e un angelo alto e dai capelli scuri con in mano una lancia lunga comparve. Mi sorrideva con un’espressione talmente amorevole e rassicurante,  che non potevo fare altro che restare incantata. Poi,  senza alcun preavviso, nonna fu come catapultata in aria verso la luce. L’angelo la prese per mano mentre si allontanarono sempre di più.  Lei mi salutava con una mano e io facevo altrettanto, fino a quando entrambi non furono entrati completamente nel grande portone. L’angelo mi sorrise un’ultima volta e il portone si chiuse.
Mi sono svegliata facendo un salto nel mio letto. In un  attimo mi era chiaro, che la nonna era venuta per avvisarmi della sua morte imminente. Scoppiai a piangere e ci volle un bel po’  di tempo per calmarmi.
Lei mori il 22. novembre successivo all’età di 102 anni. 22.11, due numeri speciali per me. Li vedevo ormai da più di un anno ovunque, sugli orologi, display di ogni tipo ecc. Portavano un messaggio ben preciso. Stranamente apprendendo la sua morte,  non mi sentivo più disperata perché sapevo che lei era in “buone mani”. Sabine.

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