Racconti con gli Angeli – IL DONO DI VEDERE OLTRE
A soli 11 anni ho avuto un esperienza di pre-morte causato da un incidente avuto con il motorino ( vedi il racconto dal titolo “Alle soglie del Paradiso e ritorno”)
Al mio “ritorno” ho portato con me questo dono : vedere e parlare con i defunti!
I miei contatti con l’aldilà avvengono per puro caso. Può trascorrere anche più di un mese senza che nulla accada, poi magari un giorno, mentre passeggio per strada, incrocio una persona e in un attimo mi sento di doverla fermare perché ho ricevuto un “messaggio istantaneo” per lei.
Allora mi faccio coraggio, la fermo in modo delicato sperando che non si allarmi, e le dico quello che ho ricevuto e da chi proviene.
Le reazioni di fronte a questi miei “stop” sono tra le più svariate: c’è chi mi chiede perplesso come faccia a sapere certe cose, alcuni mi attaccano dicendomi di non scherzare su questi argomenti, altri quasi svengono e a volte iniziano a piangere perché capiscono quanto il mio messaggio sia vero.
Si, perché faccio il nome, e a volte anche il cognome, del defunto che sta parlando attraverso di me.
A volte, come ulteriore conferma, cito degli avvenimenti che solo il trapassato può sapere.
Il tutto avviene telepaticamente, come quando mi sono trovato di fronte a mia nonna e all’Essere Amorevole durante la mia NDE (esperienza di Pre-morte).
Voglio precisare che solo “Loro” possono mettersi in contatto con me, e NON viceversa. Sono Loro a scegliere chi, dove e quando!
Ricordo un episodio piuttosto stravagante avvenuto in una tabaccheria.
Stavo in fila aspettando il mio turno, e c’era una signora Francese che parlava con il titolare cercando di farsi capire (voleva pagare con carta di credito ma in quella tabaccheria non era possibile), i due erano in stallo perché nessuno capiva l’altro. Improvvisamente d’istinto mi intromisi nella conversazione, dissi alla signora che in quell’esercizio si poteva pagare solo in contanti, e che suo figlio Michel si stava facendo un sacco di risate osservando la scena!
Allora la signora, stupita, mi disse che suo figlio Michel era morto due anni fa in un’incidente d’auto.
Gli risposi, sempre usando le parole che mi metteva in testa Michel, che da quel momento lui era stato quasi 24 ore su 24 accanto a lei, e che soffriva tanto quando lei si rammaricava della sua fine perché per lui era stato l’inizio di un’altra vita, in un mondo meraviglioso. Allora lei mi chiese indispettita come facesse a stare 24 ore accanto a lei se viveva in quel mondo meraviglioso. La risposta fu istantanea: 24 ore nel suo mondo equivalevano a un battito di ciglia sulla terra. Quindi viveva la sua vita da beato in “paradiso” con l’unico neo dato dal dolore di mamma che a volte lo raggiungeva.
Poi Michel mi disse di spiegarle che poco fuori dalla tabaccheria avrebbe trovato un bancomat, dove avrebbe potuto usare la sua carta bancaria per prelevare contanti, specificando quale carta fosse e aggiungendo il particolare che aveva una graffio a forma di stella.
A quel punto alla signora venne quasi un colpo. Mi abbracciò piangendo, mi disse che amava suo figlio, ed ora che aveva compreso che lui non si era “estinto”, il dolore per la sua perdita si sarebbe attenuato.
Poi mi diede un suo biglietto da visita e si allontanò verso il bancomat che le avevo indicato. A quel punto tornai dal titolare del tabacchi che mi ringraziò per avergli risolto il problema di incomprensione con la signora, poi si complimentò per la mia padronanza del Francese. A quel punto fui io assalito dallo stupore, perché credevo di aver parlato per tutto il tempo con la signora in Italiano, oltretutto non conosco una sola parola della lingua Francese!
Ma sia il titolare sia gli avventori mi confermarono che avevo parlato correttamente per circa 10 minuti in Francese.
Ancora oggi non so come sia potuto accadere un fatto simile…
Grazie.
P.S Vorrei restare nell’anonimato perchè alcune persone non capiscono che questi contatti non li posso dirigere, e si aspettano che io mi possa mettere in contatto con i loro cari in qualsiasi momento!