L’AMORE DI UN ANGELO
I nostri stupendi amici celesti, vivono a cavallo tra la quarta e la quinta dimensione, perché proprio nella quinta, essi, in un certo senso coabitano con gli Arcangeli. La loro dimensione non è così lontana da quella in cui viviamo noi comuni essere umani, che siamo invece collocati nella terza dimensione, quella della materialità. Per essere più diretti e precisi, la differenza tra la dimensione in cui ci troviamo noi e quella in cui si trovano gli Angeli e gli Arcangeli è una sottile linea tra materialità e spiritualità. E pensare che siamo davvero ad un passo da tutto questo, ma la quotidianità ci lega ad un mondo culturalmente troppo poco emozionale rispetto al mondo in cui i nostri amici celesti vivono. Pensate a quanto può essere semplice, aprendo il vostro cuore, arrivare nella dimensione degli Angeli…. E pensate a quanto è complesso per gli Angeli entrare nella nostra dimensione, perché spiazzati dalla irrefrenabile sensazione di materialità. Sono certo che gli Angeli vivono in una dimensione parallela alla nostra. Possiamo chiamarla quarta o quinta dimensione, ma io preferirei continuare a chiamarla la dimensione degli Angeli.Ricordate sempre, ed è molto importante, che ogni istante della nostra vita viene vissuto nella terza dimensione, che è umanamente ma anche energeticamente accanto alla quarta e successivamente alla quinta dimensione, proprio dove sempre in un mondo di luce, amore, ed energia vivono i nostri Angeli ed Arcangeli. Adamo Cirelli
Voglio condividere con voi una storia insolita di una donna mentre dava alla luce il suo bambino. Lei e il suo piccolo erano in grave pericolo di vita, la donna ricorda che durante il parto i medici la collegarono a strani macchinari nel disperato tentativo di tenerla in vita.
Eppure, nonostante attorno a lei fosse tutto un via vai di medici preoccupati di tenere in vita la donna e il neonato, lei si sentiva calma e per niente impaurita. Non si rese subito conto di essere uscita dal suo corpo e di trovarsi a osservare dall’alto, fluttuando nell’aria, quanto le stava accadendo. La donna sostiene che a un certo punto si ritrovò a osservare se stessa in procinto di dare alla luce un bambino stesa sul lettino proprio sotto di lei. Quando il piccolo uscì dal suo grembo i medici notarono subito che aveva il cordone ombelicale avvolto intorno al collo e si affrettarono a compiere tutte le manovre necessarie a liberare il bambino che, un attimo dopo, era sano e salvo fra le braccia della mamma. Quando in sala parto tornò la calma, la madre del bambino riprese possesso del proprio corpo come se da esso fosse stata allontanata il tempo necessario per non subire il trauma di quel difficile parto. Lei è convinta che i suoi Angeli custodi abbiano voluto risparmiarle il dolore di quei terribili momenti. La storia che segue invece è l’esperienza di Susanna, la quale si trovò a vivere un periodo molto doloroso della sua esistenza, ma fu confortata dalla visione di un Angelo che giunse a dirle di non preoccuparsi poiché ogni cosa si sarebbe risolta:“La mia esperienza riguarda un triste periodo della mia vita in cui persi un bambino alla nona settimana di gravidanza e subito dopo rimasi incinta di due gemelli. Io mio marito decidemmo di aspettare che la gravidanza fosse ben avviata prima di festeggiare, ma quando al quarto mese cominciavamo a nutrire la speranza che tutto stesse procedendo per il meglio ,subii un altro aborto. L’evento mi lasciò in condizioni di profonda prostrazione e per giorni e giorni non feci che aggirarmi per casa in uno stato di shock. Era assai dura per me e per mio marito accettare la realtà e mi ritrovai a fare i conti con un dolore insostenibile. Una settimana dopo il triste evento, mi trovavo a letto immobile a osservare il soffitto. Non facevo che piangere chiedendomi: “perché, perché è dovuto accadere proprio a me?”. Fu proprio in quella circostanza che ebbi una visione: Dapprima vidi una luce molto intensa e quindi mi apparve l’ombra di una donna avvolta in una lunga veste che sembrava porgermi qualcosa. Quando si fece avanti vidi chiaramente che teneva in braccio due neonati, una femmina e un maschietto. La femmina era una creaturina minuscola dai capelli neri mentre il maschietto era biondo e ben pasciuto. La donna mi rivolse un dolce sorriso e mi porse il bambino. Nell’istante in cui il piccolo fu fra le mie braccia, la mia mente fu attraversata da una sorta di flash e vidi un bambino di circa sei mesi, biondo e dalle guance rosee che dentro un girello attraversava una fuga di porte di legno che davano su un patio. Il piccolo rideva allegro e agitava le braccia sollevate in aria. Scossi il capo e pensai di aver avuto un’allucinazione. Alcuni mesi dopo rimasi di nuovo incinta. Fu una gestazione difficile giacché l’ansia mi accompagnò dal primo giorno fino all’ultimo, ma in cuore mio sapevo di portare in grembo un maschietto. Riuscì a portare a termine la gravidanza e anche il parto filò liscio. Diedi alla luce un bellissimo bambino sano e pieno di vita che fin dalle prime settimane cominciò ad acquistare peso. Poi, un giorno, quando il piccolo aveva più o meno 8 mesi, mi trovavo seduta sul divano quando improvvisamente le porte di legno che davano sul patio si spalancarono e apparve mio figlio dentro il suo girello che rideva divertito, mentre mio marito gli correva dietro cercando di acchiapparlo. Quella scena mi suscitò una sensazione molto strana. Dopo tutto quel tempo la mia visione era diventata realtà! Oggi non posso fare a meno di pensare che mio figlio ha scelto proprio me per venire al mondo e che la sua sorellina non è ancora nata in quanto ancora troppo debole per vedere la luce. Non posso dire se prima o poi verrà al mondo anche lei attraverso di me o un’altra donna. Per il momento non ho in programma di avere altri figli, ma a questo punto immagino che non mi resti altro da fare che aspettare e stare a vedere che cosa mi riserverà il futuro.”
Jacky Newcomb – Angeli protettori
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