LA NATURA DEGLI ANGELI ED ARCANGELI  

Gli Angeli sono esseri di puro spirito. Il loro scopo principale è quello di servire e adorare Dio. Inoltre, Dio affida loro missioni da compiere, ed essi servono l’umanità in moltissimi modi diversi, ad esempio rivelando le verità divine e aiutando gli uomini a conquistare la salvezza. Gli Angeli sono in grado di mutare sembianze: sono apparsi all’uomo come uomini, donne e bambini. L’immagine popolare dell’Angelo è quella di un essere bellissimo, giovane, che indossa una tunica fluttuante, a un’aureola e grosse ali. In taluni casi questa potrebbe essere una descrizione calzante, ma gli angeli hanno la capacità di apparire in qualsiasi forma desiderino. 

Gli Angeli non hanno sesso, ma racchiudono in sé le più belle qualità degli uomini e delle donne, così da poter servire Dio nel miglior modo possibile. Essi sono immortali tuttavia non sono eterni perché solo Dio è eterno.
La parola “Angelo” deriva dal greco Angelos, che significa messaggero. Gli Angeli operano come messaggeri divini da migliaia di anni. Sono considerati intermediari fra Dio e l’uomo nelle tradizioni religiose di molti feriti, e ancora oggi rivestono tale ruolo.
Tuttavia, gli Angeli non sono semplicemente esseri che si limitano a distribuire messaggi. Essi circondano costantemente il trono di Dio, sanno distinguere fra il bene e male, si rallegrano ogni qualvolta un peccatore si pente. Tuttavia, se necessario puniscono i malvagi. Inoltre proteggono i buoni. Possono mutare forma quando e se necessario. A questo fanno riferimento le parole eterne:

“Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli Angeli senza saperlo”.

Gli Angeli operano incessantemente per Dio e saranno presenti alla sua seconda venuta. Nella tradizione islamica, al momento della nascita a ognuno di noi vengono assegnati due Angeli: uno registra le buone azioni della persona, l’altro prende nota di quelle cattive. Fortunatamente, le cattive azioni non vengono registrati fino a che la persona non si addormenta, per cui questa ha qualche ora di tempo per pentirsi. In questo caso, sul registro risulterà che Dio l’ha perdonata. 

Ovviamente, gli Angeli hanno il compito di vegliare sui buoni e sugli innocenti. I primi padri cristiani insegnavano che alla nascita a ognuno di noi viene assegnato un Angelo custode. L’Angelo svolge questo compito non soltanto per obbligo nei confronti di Dio, ma anche per amore nei confronti della persona che gli è stata assegnata. L’Angelo custode lavora per il suo protetto finché la sua anima non viene condotta in cielo, e se necessario gli renderà visita in purgatorio.
Gesù manifestò la sua fede negli angeli (Matteo 26,53; Giovanni 1,51) e furia e si è aiutato nei momenti di crisi. In Matteo 4,11, gli angeli scesero dal cielo e lo accostarono e lo servirono dopo le tentazioni di Satana. Sul Monte degli ulivi, Gesù s’inginocchiò e pregava:
“Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia, non si è fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un Angelo del cielo a confortarlo. I primi cristiani erano particolarmente interessati a tutto ciò che riguardava gli Angeli, e gli studiosi cercarono immediatamente di classificarli in gruppi o gerarchie. La più conosciuta di queste gerarchie di schiere angeliche fu creata nel sesto secolo dallo pseudo-Dionigi in un libro dal titolo “DE CAELESTI IERARCHIA”.
In seguito la maggior parte delle suddivisioni degli Angeli si basarono sul suo lavoro. La sua sequenza è questa:

1) Serafini
2) Cherubini
3) Troni
4) Dominazioni
5) Virtù
6) Potestà
7) Principati
8) Arcangeli
9) Angeli.

Sotto molti aspetti, questa gerarchia è sorprendente perché qui gli Arcangeli compaiono al penultimo posto. E la stessa posizione occupano nelle gerarchie proposte da Sant’Ambrogio, da San Girolamo e da San Giovanni Damesceno.  

Tuttavia, vi sono Arcangeli ai due lati del trono di Dio, e ciò dimostra la loro importanza. Dionigi stabilì deliberatamente la posizione degli Angeli. Quelli nei gradi superiori si occupano delle questioni cosmiche, mentre quelli inferiori sbrigano le questioni della terra. La Chiesa cristiana trovava che gli Angeli fossero un argomento spinoso. Il primo concilio ecumenico, nel 325 d.C., accettò gli Angeli come una realtà e decretò che gli uomini dovessero ricorrere al mondo degli Angeli per raggiungere il cielo. Tuttavia, nemmeno vent’anni dopo questo modo di vedere cambio, in quanto i membri del concilio ritennero che l’interesse per gli Angeli distogliesse l’attenzione dei fedeli da Cristo. Nel 787 d.C. il settimo sinodo ecumenico giunse alla conclusione che gli Angeli possono fungere da tramite fra Dio e l’umanità. Nel tredicesimo secolo, San Tommaso d’Aquino (1225-1274) scrisse la sua “Summa Theologica” dove spiegava la comunicazione degli Angeli, il loro modo di spostarsi, e perché essi fossero essenziali per la vita sulla terra. Egli affermava che gli Angeli fossero intelletto puro, ma che potessero usare l’energia mentale per crearsi una forma fisica quando necessario.
Nel diciottesimo secolo Emanuel Swedenborg (1688-1772), un eminente scienziato e filosofo svedese, scrisse una serie di libri sulle sue comunicazioni con gli Angeli e sulle sue visite in cielo. Riteneva che solo poche persone avessero la possibilità di parlare direttamente con gli Angeli, ma che tutti avrebbero potuto trarre giovamento dal conoscerli meglio. Dopo l’epoca di Swedenborg l’interesse per gli Angeli scemò a poco a poco, e anche nelle chiese cristiane diventarono fonte di imbarazzo. Invece negli ultimi decenni l’interesse si è riacceso in maniera forte, tanto che secondo alcuni sondaggi il 69% degli americani crede negli Angeli.

Sono certo che tali percentuali saranno destinate ad aumentare via via che sempre più persone impareranno a conoscere il mondo degli angeli. Di sicuro sembra che gli incontri con gli angeli si stiano facendo più numerosi, anche fra persone che in precedenza non avevano manifestato alcun interesse per l’argomento.
Gli arcangeli sono spiriti individualizzati che hanno maggiore interesse per il quadro generale che non per i dettagli.
Essi si preoccupano per l’umanità nel suo insieme anziché per i singoli rappresentanti della razza umana. Ecco perché spesso gli Arcangeli si prendono cura di intere nazioni, dato che hanno a cuore la sopravvivenza e il benessere del paese anziché dei milioni di singoli individui che ci vivono.

LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI QUATTRO ARCANGELI PIÙ FAMOSI SONO NOTI A TUTTI 

MICHELE è dell’esercito Celeste e lo si vede spesso nelle opere d’arte ritratto mentre combatte un drago o un serpente che simboleggia Satana. Conferisce coraggio e attitudine a comandare.

GABRIELE è il messaggero di Dio, e nei dipinti di solito è raffigurato in questa veste. L’annunciazione, in cui Gabriele rivelò a Maria che avrebbe dato alla luce un figlio ne è l’esempio principale. Gabriele trasmette ispirazione, intuito e comunicazione.

RAFFAELE è il custode dell’umanità e spesso è raffigurato come pellegrino o viaggiatore. E’ il medico divino che conferisce guarigione e compassione.

URIEL è l’interprete delle profezie e sovente porta con sé un rotolo o un libro. Di solito è raffigurato mentre incontra i discepoli sulla via di Emmaus (Luca due 4,13-35). Uriel dona pace e devozione.

Ogni Arcangelo ha un specifico settore di competenza e in genere si preoccupa del quadro più ampio. Il loro compito è quello di aiutare l’umanità tutta intera. Tuttavia sono disponibili ad aiutare anche voi, se doveste averne bisogno.
Se vi occorre aiuto o consiglio, tutto quello che dovete fare è chiedere.

Richard Webster 

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