Il suo amore dall’aldilà
Premessa: le apparizioni spontanee di una persona appena defunta non sono un fenomeno nuovo: infatti se ne ha notizia da secoli .
Questa storia indubbiamente mette in crisi chi vorrebbe giustificare le visioni sul letto di morte come allucinazione indotte dal cordoglio. Qui la protagonista non solo era sveglia, ma addirittura in un luogo pubblico.
A 19 anni mi fidanzai con James. Avevamo intenzione di sposarci: lui era l’amore della mia vita.
Avevamo appuntamento fuori dal cinema per vedere Titanic. Sapevo che non era il suo genere di film e che preferiva vedere storie di guerra o gialli anziché romanzi storici, ma morivo dalla voglia di vedere con lui la pellicola di cui parlavano tutti. Lo aspettavo per le sei ma lui non arrivava e così mi prese l’ansia. Poi però mi chiamò per dirmi che era bloccato al lavoro e che non sarebbe riuscito ad arrivare in tempo. Mi esortò a non aspettarlo e a guardare il film da sola, poi avremmo cenato insieme. Ero seccata, ma sapevo che il suo era un lavoro impegnativo e che non aveva orari, perciò acconsentii. Mi salutò dicendomi che mi amava, e io feci lo stesso e rimanemmo d’accordo di vederci a cena. L’ultima cosa che ricordo di lui è la sua risata mentre riagganciava il telefono.
Andai a vedere il film in compagnia di una scatola di cioccolatini. Ero leggermente a disagio perché il cinema era semivuoto ma, quando spensero le luci, dimenticai ogni apprensione e mi godetti il film. Giunti alla scena finale, quando Jack muore lasciando che Rose sopravviva nelle acque gelate, non potei fare a meno di scoppiare in lacrime e di desiderare che James fosse lì con me per abbracciarmi. Ero proprio a terra, ma improvvisamente vidi James sedersi al mio fianco. Non disse nulla, si limitò a stringermi la mano e a lasciare che appoggiassi la testa sulla sua spalla. Ero molto felice e pensavo che, avendo finito di lavorare prima del previsto, avesse acquistato un biglietto e fosse scivolato silenziosamente dentro il cinema. Lo sentivo accarezzarmi cappelli, un gesto che mi confortava molto.
Quando il film finì e le luci si riaccesero, rimasi alquanto sorpresa nel non vedere traccia di James. Subito pensai che fosse andato in bagno o da qualche altra parte, così lo aspettai nell’atrio del cinema. Fu un attesa lunga, ma lui non si fece vedere. Accesi il telefonino per chiamarlo e mi accorsi di aver ricevuto numerosi messaggi. Mi resi conto che erano tutti della madre di James che mi pregava di richiamarla. Mi disse che James aveva lasciato il lavoro in moto intorno alle otto e che, mentre rientrava a casa per cambiarsi, fosse rimasto coinvolto in un incidente mortale con un’auto e un autobus.
Theresa Cheung- Messaggi di Luce