? TESTIMONIANZE SUGLI ANGELI ?

Prima storia: Rosario, il mio Angelo custode.

Passai la notte in un letto di ospedale, con la sensazione che tutto sarebbe finito presto, e sarei tornata nuovamente a casa. Ero giunta all’ottavo mese di gravidanza, una gravidanza del tutto anomala diceva il mio ginecologo, mai visto niente di simile: per i primi mesi anziché aumentare di peso, lo perdevo, nonostante non ne avessi bisogno. Ecografie, visite ed esami… era tutto perfetto, la bambina cresceva bene, ed io ero piena d ‘energia! Arrivai all’ 8° mese dove i chili accumulati erano solamente kg4, vestivo una taglia 44 e non avevo un filo di pancia. Durante tutta la gravidanza mi sentivo ripetere da conoscenti e parenti, di quanto fossero dispiaciuti del fatto che avessi perso il bambino, ed io rispondevo con un sorriso che la mia bambina stava bene, e che anche se non si vedeva, c’era! All’ultimo controllo medico, il ginecologo mi disse che la bambina era indietro di una settimana, era piccolina e dovevo stare a riposo assoluto altrimenti rischiavo un parto prematuro. Due giorni dopo la corsa in ospedale, dove mi trattennero perché avevo già una dilatazione importante. La mattina seguente mi sottoposero ad un tracciato: i battiti cardiaci della bambina erano regolari, anche se io non mi sentivo affatto bene perché mi girava la testa e avevo le contrazioni. Mentre aspettavo il mio ginecologo, sentii una voce che mi rassicurava dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Ad un tratto sentii un forte rumore provenire dalla mia pancia, simile ad un esplosione, che attirò l’attenzione dei medici i quali verificarono che il battito cardiaco della bimba era rallentato. I medici mi dissero che dovevano farmi un taglio cesareo d’urgenza, entrai in sala operatoria alle h12 e ne usci alle h18. Quel rumore assordante era stato causato dal distacco della placenta con la conseguenza di un emorragia interna. La piccola Alessia non è sopravvissuta. Passai la notte in rianimazione dove venni assistita e curata. Durante il turno di notte mi ritrovai ROSARIO ( gli ho dato questo nome perché mi è venuto spontaneo dettato dal cuore) , un infermiere molto singolare. Rosario si sedette al mio capezzale, e mi parlò per tutta la notte. Mi disse quanto era bella la vita, e che dovevo stare tranquilla. Mi disse anche che la mia bambina stava bene ora nel luogo in cui si trovava e che dovevo pensare a guarire. Le parole di Rosario mi infondevano tranquillità e pace. La mattina seguente mi svegliai e non lo vidi più! chiesi di lui alle altre infermiere che avevano preso servizio, ma mi risposero che con me non c’era stato nessuno e che ero rimasta da sola per tutta la notte. Mi arrabbiai perché sapevo con certezza che si sbagliavano: ero stata in compagnia di quel ragazzo, alto, magro con la pelle bianco latte e i capelli ricci ! Perfino la sedia era ancora esattamente dove l’aveva lasciata lui al mio capezzale. Indicai alle infermiere la sedia che lui aveva messo lì per sedersi accanto a me, ma mi guardarono stranite e andarono via dalla stanza senza dirmi piu nulla. Questa é la mia testimonianza, ho avuto un contatto diretto con il mio ANGELO e da quel giorno la mia vita è cambiata. Sento e comunico con i miei Angeli, loro non ci lasciano mai da soli, sono sempre al nostro fianco . Accogliere i propri ANGELI con il CUORE è meraviglioso e loro non vedono l ‘ora di AIUARCI E DI ESSERE PRESENTI NELLA NOSTRA VITA. FELICE VITA A TUTTI CON AMORE . Maria .

Seconda storia: Mia mamma e il suo Angelo

A mia mamma è stato diagnosticato, l’inverno scorso, un carcinoma al polmone. Una sera, poco dopo aver preso sonno, ha sentito una “presenza” accanto a lei. Ha socchiuso gli occhi e ha visto, sdraiato accanto a lei, un giovane sui 30 anni, moro.  Si è allarmata ma il giovane, capito il suo timore, le ha detto: “Non avere paura di me, sono il tuo Angelo”. Da allora la mamma ha fatto 3 Tac, che hanno sempre evidenziato una regressione della massa tumorale.  Per mia mamma, donna molto razionale, credente ma non praticante, questa esperienza si va ad aggiungere a una NDE che ha “vissuto” poco prima di partorire il suo terzo bambino.

Terza storia: Un Angelo al mio fianco

L’amore per i miei angeli è infinito… Loro sono sempre al mio fianco.
Mi lascio alle spalle un passato pesante che mi ha lacerato l’anima e senza di loro al mio fianco sarebbe stata veramente difficile. Oggi sono felice della mia nuova vita, ho ricominciato a vivere e ringrazio loro per non avermi mai abbandonata. Io li AMO infinitamente.  Sento la loro presenza al mio fianco, un alito di vento che sfiora il mio corpo, un profumo di rose che circonda la mia casa, i cuori che vedo sempre.
Ho scritto un libro dedicato ai miei angeli perchè loro volevano così. Oggi dopo 13 anni dalla sua prima pubblicazione “UN ANGELO ACCANTO” è in ristampa grazie ai miei lettori. Lascio alcune pezzi tratti dal mio romanzo… Fin da piccola ho sempre sognato avere un angelo accanto. Ricordo ancora che mia madre prima di andare a dormire mi rammentava di ripetere la “tua preghiera” ed io avrei voluto tanto sentire la tua voce e la tua presenza ogni attimo della mia vita.
Da quel giorno sono passati tanti anni ed ora tu sei finalmente accanto a me.
E’ bellissimo averti accanto, sentire la tua presenza che mi avvolge in una tranquillità, mai provata ed è magnifico assaporare il profumo delle rose che avvolge la mia camera e quell’aria fresca che circonda il mio corpo.
Sono veramente felice che tu esista e questo è il mio messaggio per te …Ti voglio bene…
Non avere mai paura del tuo angelo, aprigli la porta del cuore e solo con la fede potrai sentire la sua presenza accanto a te e i cambiamenti che egli porterà nella tua vita…e sarai felice. La mia dedica per Lucio Battisti dopo la sua scomparsa: “Tu eri dolce di giorno ed Anna aveva ragione, rimarrai sempre un mito per tutti, ma soprattutto per me. Vorrei sapere dove arriva quel cespuglio, ti sto cercando, ma non ci sei più, e mi sento sola e penso a te  che te ne sei andato con quelle canzoni che erano per me delle vere emozioni. In fondo questi non sono che pensieri e parole , per me, che ora mi sento prigioniero del mondo,  vorrei scappare lentamente come il veliero, essere alla deriva di un’ acqua azzurra acqua chiara e sentirmi libera, capace di vivere un’avventura indimenticabile. Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi,  portami sempre nel tuo cuore per essere un fan un pò speciale, proprio come lo sei tu per me, perché è bello amarsi un po’  e avere una donna per amico per condividere gioia e dolori. Vorrei la compagnia  di un amico, proprio quello che eri tu , sarai sempre vivo nel mio cuore e nella mia mente grazie alle tue canzoni. Anche per te, ora soffro Lucio e tu mi ritorni in mente ogni giorno, ogni momento,  indimenticabile era la tua voce ed il tuo sorriso. Il nostro caro Angelo ci terrà sempre uniti. Questa è la canzone del sole dedicata a te e ora i giardini di marzo  sono fioriti e lasciano nell’aria il tuo profumo, ed io respirando riesco a sentirti ancora vivo, questo Lucio è Il mio canto libero solo per te.
Le settimane trascorrevano e la mia storia con Andrea continuava a dare cenni d’instabilità, d’incomprensione reciproca. La solitudine mi divorava giorno dopo giorno fino, a quando entrò in casa mia una piccola bomboniera particolare un angioletto in ceramica con  vari colori, che mi era stato regalato per un battesimo.
Lo appesi in camera mia, ma da principio non gli avevo dato molta importanza, anche se ogni tanto nell’osservarlo, avevo come la  sensazione  che luccicasse,   come   se  quell’angioletto, con quei suoi occhi così espressivi, mi volesse dire qualcosa, ed io rimanevo incantata nel guardarlo avvertendo una sensazione strana, mi sentivo meno sola.
Tra me ed Andrea si era oramai creato un muro che nessuno poteva rompere più. FEBBRAIO 1999 : Dana ed io eravamo sempre insieme, forse per quella piccola esperienza che avevamo condiviso, andavamo in città a far compere, a ballare, ridevamo, scherzavamo, tra noi oltre al legame di sangue si era creato un’altro tipo di legame più forte, diverso…speciale.
Non ero ancora riuscita a riprendermi da quel contatto angelico, pensavo e ripensavo a quelle parole, temevo che si sarebbero potute avverare, ma ero anche presa da tutto ciò, che alla fine chiesi a Dana d’insegnarmi a invocare il mio angelo attraverso la scrittura. La paura era incrementata, ma la voglia di continuare quell’esperienza e di conoscere meglio il mio angelo custode, mi coinvolgeva sempre di più.
Così un giorno ci mettemmo in silenzio sedute l’una di fronte all’altra, con un foglio bianco sul tavolo e una matita tra le dita. Mi disse che dovevo respirare piano,  chiedere gli occhi lentamente e dovevo lasciarmi andare al mio respiro senza pensare a  nulla. Il mio cuore aveva aumentato i battiti, mentre  Dana continuava a ripetermi di stare tranquilla; dovevo abbandonare la mente da ogni pensiero di modo da liberarmi completamente per poter percepire i messaggi del mio angelo.
Rimanendo immobile, i piedi dovevano toccare il pavimento, infatti proprio lì doveva iniziare tutto, avvertendo le mie gambe come due radici  di  albero, che pian piano salivano sul corpo, fino ad insinuarsi nei  pensieri. Tutto era quieto. Chiesi al mio angelo di venire e ad un tratto sentìì nuovamente accanto a me quell’aria fredda e la mano pesante e gelida lentamente iniziò a muoversi Laura era arrivata e mi scrisse: “Stai tranquilla incontrerai un altro uomo”. Mi spaventai e aprii gli occhi, mi accorsi di quello che mi aveva scritto e notai una calligrafia molto strana, completamente diversa dalla mia, sembrava quella di una bambina.Paurosa ma soddisfatta, erano questi i termini più appropriati per descrivere quella bellissima esperienza. Con un angelo accanto tutto può accadere…Loredana.

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