Sono nata in piccolo paese da una famiglia numerosa,
non ho avuto l’opportunità di studiare nè di vivere in modo sereno infanzia e gioventù,
perciò vi chiedo di essere comprensivi con me.
Quando ero piccola mi succedevano cose strane,
una donna mi appariva in sogno, ma io non provavo paura,
lei parlava dicendomi di non temere, era come se mi preparasse
a quanto mi sarebbe accaduto nella vita adulta.Nel periodo che corrisponde ai seguenti drammatici eventi,
stavo attraversando un periodo “no” della mia vita adulta.
In quell’anno
la mia madrina morì nel mese di Maggio,
e subito dopo scomparvero suo marito e la cognata.Ricordo che telefonavo spesso alla mia madrina,
ed una notte, erano i primi di Giugno, ho fatto il seguente sogno:
Vedo la famiglia della mia madrina lei, il marito e la cognata,
ci trovavamo ad una festa, e loro con gioia mi parlavano e mi dicevano di stare bene<.
Il mattino seguente (era il mese di Giugno !) mi svegliai con in testa quel sogno,
telefonai quindi alla mia madrina raccontandole l’accaduto,
lei mi rispose con voce dolce e serena, dicendomi che andava tutto bene, disse anche che tutti aspettano l’arcobaleno per andare, che siamo tutti insieme e di non preoccuparmi per quel sogno.Fu una conversazione telefonica breve, al termine della quale ci salutammo affettuosamente.
Passarono alcune settimane, era verso la fine di Giugno,
e mi recai alla festa di compleanno della figlia di Carmela (così si chiamava la mia madrina), feci gli auguri alla festeggiata e le dissi di dare una bacio anche al padre, alla madre Carmela ed alla cognata.
Fu a quel punto che la figlia mi disse, con voce triste,
che tutti e tre erano morti nel mese di Maggio!Mi misi ad urlare, dicevo che non poteva essere vero,
urlai che Carmela nel mese di Giugno mi aveva risposto al telefono.
La figlia di Carmela mi prese da parte e mi chiese di raccontarle tutto. Le raccontai del sogno…dell’arcobaleno…Da allora sono trascorsi anni, ma ogni volta che mi è capitato di vedere in cielo l’arcobaleno
mi assaliva una profonda tristezza, ho cercato di capire,
mi sembrava tutto così assurdo, non volevo crederci.
Arrivò anche la morte di mio padre che mi ha causato un enorme dolore.Dopo la sua scomparsa per anni io l’ho sognato diverse volte, e nel sogno mio padre diceva:
“Non ti preoccupare, io aspetterò tua madre, non aver paura figlia mia, quando vedrai un arcobaleno lei starà con me..”Questi episodi sono durati per sette anni, ed io ero sempre più impaurita,
in preda ad un profondo turbamento.
Tutto il resto della mia vita è stata costellata di messaggi
che testimoniavano come esista un filo sottile ed invisibile che ci collega con l’aldilà.Purtroppo non vi è stato un episodio di morte, riguardante le persone a me vicine, che io non abbia avvertito.
Per ultimo cito quello di mio fratello Carmine, morto sul lavoro.
Si è sentito male alle ore 13.30, verso le 15.30 mentre mi trovavo al bar mi avvolge un senso di pericolo,
nello stesso istante provo un dolore al fianco
mentre una voce nella mia mente
mi rimprovera di passare troppo tempo al bar a prendere il caffè.A quel punto esco e vado a casa di mia sorella, dove trascorro tutto il pomeriggio in sua compagnia,
fino all’arrivo di quella maledetta telefonata alle ore 22.00,
dove ci avvisano che Carmine si trova in ospedale e versa in gravissime condizioni.Nel dolore mi ritrovo a consolare mia sorella dicendole:
“Stai tranquilla è andato, ma è venuto a salutarci, ha detto che sta bene, e che aspetta l’arcobaleno…”.E cosi è stato: dopo 5 giorni trascorsi in coma è morto.
Ma io vi posso dire che, dopo la morte, l’anima passa
attraverso uno splendido l’arcobaleno fatto di colori e di vita.Con affetto.
Maria Rosaria