Il viaggio dopo la morte – Il percorso evolutivo di un Anima 

Il viaggio dopo la morte, la meta verso cui si dirige  un’anima che ha lasciato il proprio corpo è quasi sempre provvisoria. Questa meta è quindi solo raramente Dio. Se così non fosse, significherebbe che l’uomo ha già eliminato completamente le colpe della sua anima durante la propria vita e ha dissolto l’involucro dell’anima, così che la sua vibrazione corrisponde alla frequenza dei Cieli puri. Detto in altre parole: già sulla terra, essa dovrebbe portare il cielo dentro di sé, poiché solo chi porta in sé i cieli vi può anche entrare. Tuttavia, la maggior parte degli uomini non ritorna in cielo dopo la vita terrena. Questa non è una supposizione, ma ognuno la può constatare dentro di sé. “Ritornare nei cieli” significa allo stesso tempo essere di nuovo divini. Se la maggior parte degli uomini lo fosse, le condizioni del mondo sarebbero diverse. Quindi la maggior parte degli uomini non lo è ancora.  Dove vanno allora? Una delle leggi di Dio dice: il simile attira il simile, ed è una legge spirituale e non fisica. Su questo principio si basa anche ciò che succede dopo la morte. In base a ciò viene anche determinato il cammino che l’anima seguirà nel suo viaggio. Di conseguenza, essa non può più scegliere liberamente dove andrà. Aveva la possibilità di scegliere quand’era in veste terrena, mentre ora è completamente soggetta agli effetti della legge causale, della legge di semina e raccolta. Il fatto che l’anima non abbia più la possibilità di scegliere per quanto riguarda il luogo in cui si intratterrà in futuro provvisoriamente, non ha nulla a che fare con una decisione arbitraria di Dio, ma è la logica conseguenza di un’azione compiuta da essa in passato, in base al libero arbitrio. Nessuno può sfuggire alla responsabilità delle proprie decisioni. Quindi, se il simile attira il simile, un’anima verrà attirata da quelle sfere dell’aldilà che corrispondono alle sue condizioni.

La vibrazione dell’anima, la sua forza di irradiazione più o meno intensa, determina la sua esistenza futura. Se la sua irradiazione positiva è limitata, o quasi inesistente, essa andrà in sfere basse e poco luminose, mentre se forte e splendente verrà attirata da piani di mondi più elevati o più evoluti. Dopo essersi staccato dal suo corpo come in un parto, l’anima si reca là dove deve andare. La terra, come scuola di vita, è l’unico luogo nel quale le anime abbiano la possibilità di vivere in corpi umani. Molte anime, provenienti da tutte le sfere di mondi dell’aldilà, sfruttano questa possibilità per liberarsi da molte colpe nel corso di una vita terrena. Per questo, la terra è l’unico luogo in tutto l’universo in cui possono vivere insieme, l’una accanto all’altra, anime con un diverso grado di maturità, con diversi livelli di coscienza, per potersi così evolvere più rapidamente. Nella sede dell’aldilà si ritrovano insieme solo livelli di coscienza uguali o simili e ci sono quindi meno possibilità per riconoscersi negli aspetti che l’altro ci rispecchia. Tra il cielo la terra si trovano quindi i luoghi in cui si intrattengono tutti gli esseri che non sono ancora maturi per i cieli, ma che per il momento non hanno nemmeno la possibilità di incarnarsi nuovamente, oppure al momento non desiderano incarnarsi. Si tratta di sette sfere basilari, che si sono formati al di fuori dei Cieli e che, iniziando dal basso, vengono chiamate: Ordine, Volontà, Sapienza, Serietà, Pazienza, Amore, Misericordia. Esse corrispondono alle sette forze basilari di Dio. Ognuna delle sette sfere basilari è a sua volta suddivisa in sette sottosfere.

Così, per esempio, all’interno del grado dell’Ordine ci sono i sotto livelli della Volontà, della Sapienza, Serietà, Pazienza, Amore e Misericordia; nella sfera della Volontà sono racchiusi i sottolivelli delle altre sfere e così via. Per la maggior parte delle anime, la morte rappresenta una nascita nelle sfere astrali, nelle quali le anime sono ancora più meno soggette alla forza di attrazione della terra. Da ciò deriva anche la spinta delle anime ad incarnarsi di nuovo, anche se questa spinta è particolarmente forte nelle sfere astrali più basse. La vita in questi mondi si svolge in modi completamente diversi. Le zone oscure delle sfere più basse del livello dell’Ordine sono praticamente” l‘inferno” per le anime legate alla terra che si trovano lì, mentre le sfere chiare ed ampie del grado della Serietà fanno già in parte presagire alcuni aspetti della bellezza dei cieli. Tra queste sfere si trova tutto uno spettro di mondi, luoghi di soggiorno e sfere immaginarie, la cui varietà supera di gran lunga la nostra fantasia.

Proprio perché queste sfere sono così diverse, anche le impressioni e le esperienze delle persone riportate in vita (esperienze nde o premorte)  e i racconti derivati da contatti con l’aldilà riportano caratteristiche e qualità diverse. Ogni anima sperimenta un mondo, oppure solamente l’inizio del viaggio in un mondo, che corrisponde al suo interiore. Tuttavia, dato che le condizioni di ogni anima sono diverse, lo sono anche i mondi che essi sperimentano. Una volta morto, dopo che il nastro d’argento è stato staccato dal corpo, un’anima che conduce una vita nell’individualismo si comporta in modo corrispondente al suo livello di coscienza e, del resto, non potrebbe nemmeno fare diversamente, dato che sulla terra si è comportata nello stesso modo. Se, durante la sua vita, l’uomo era proiettato verso la materia, verso le gioie e i divertimenti terreni, si era legato ai suoi beni ed averi ed aspirava ad acquisire proprietà, fama e successo, s’era fissato su determinati luoghi, nell’aldilà  tutte queste cose si manifesteranno così come sono. Per questo motivo l’anima andrà là dove si trovano i suoi interessi, dove viene condotta dalla sua stessa vibrazione. Un’anima che ha tendenze appena descritte non potrà essere attirata che dalla terra, dato che tutte le sue aspirazioni sono rivolte verso di essa. In questo caso vale quindi il principio: un’anima di questo tipo rimane qui! La nostra terra, quindi, è popolata da un gran numero di anime che, come prima in veste terrena, cercano la loro salvezza in questo mondo. Togliamoci perciò l’illusione di essere soli, solamente perché non siamo in grado di vedere nessuno al di fuori di noi. Così come il nostro angelo custode può camminare al nostro fianco senza che noi ce ne accorgiamo, anche le anime legate alla terra vagano in gran numero su di essa. Vogliono essere tra i loro simili e, dato che non si sentono o non vogliono sentirsi come anime, è logico che si intrattengono tra gli uomini. Tali anime legate alla terra nutrono le loro abitudini come hanno sempre fatto, vanno nei luoghi in cui possono vivere i loro vizi e vivono pienamente le loro passioni. Infatti, l’anima ha portato con sé le passioni ancora esistenti nel momento della morte. Le anime legate alla terra, hanno naturalmente bisogno di energia, così come ogni creatura vivente ne ha bisogno.

Esse non hanno a disposizione energia che proviene dai loro sforzi, ovvero dalla realizzazione delle Leggi Divine, dato che Dio non dà energia per le opere contrarie ai suoi comandamenti. Così, ogni volta che gli interessi di una persona coincidono con quelli di un’anima, sussiste il pericolo che essa venga influenzata da anime che la spingono a fare ciò che esse non possono più compiere, perché non hanno più un corpo terreno. Ogni forte desiderio, ogni vizio, ogni passione, ogni pensiero negativo che viene messo in pratica hanno un proprio dirigente che può naturalmente essere anche femminile. Per principio, è possibile comunque continuare ad evolversi anche nelle sfere astrali, anche se con molta più difficoltà. Tuttavia le anime sfruttano spesso la possibilità di incarnarsi di nuovo in un corpo umano, sempre che sussistano i presupposti necessari. In tal caso l’anima lascia le sfere dell’aldilà, al momento della nascita entra nel corpo umano e ritorna poi al momento della morte. Se essa ha riconosciuto il senso della sua vita e ha lavorato su di sé per raggiungere la perfezione, non ritornerà più sullo stesso livello delle sfere astrali dalla quale si era incarnata, ma verrà attirata da una sfera che ha una vibrazione più elevata. 

Quindi, sia nell’aldilà che qui, l’anima segue passo per passo la sua via evolutiva. Essa deve superare i singoli livelli di evoluzione; una volta che ha dischiuso i singoli aspetti del grado dell’Ordine, segue il livello della Volontà, che costituisce a sua volta una sfera basilare all’interno delle sfere astrali. L’anima deve imparare a riconoscere se stessa e a mettere da parte la sua volontà propria, dato che solo la volontà di Dio esiste eternamente. Sul livello della Volontà si trovano anche, provvisoriamente, le cosiddette anime dei bambini: sono esseri spirituali che hanno lasciato il corpo umano ancora in tenera età negli anni terreni. Essi vengono guidati nella loro evoluzione dagli Angeli istruttori, con molta pazienza e amore, fino a che si liberano della loro visione infantile delle cose. Anche questo, tuttavia, non può essere generalizzato: dipende dal grado di maturazione dell’anima. Se essa aveva un elevato grado di maturità corrispondente già al momento della sua incarnazione ed è stata solo per poco tempo sulla terra, allora non si intratterrà a lungo nemmeno nelle sfere astrali, ma verrà attirata verso la sua origine. Le anime che hanno messo Ordine nei propri pensieri sul primo livello e che, sul secondo, si sono orientate sulla Volontà di Dio, nel terzo livello, che è quello della Sapienza, impareranno ad operare attingendo al proprio interiore; infatti, il grado della Sapienza è il livello dell’azione. Su questo grado le anime imparano a mettere in pratica i loro pensieri e a operare altruisticamente, attingendo dal proprio interiore. Un’anima che ha superato tutto il livello della Sapienza sente sempre meno il risucchio della materia. Ha davanti a sé un nuovo tratto del cammino che la conduce al livello di coscienza successivo: quello della Serietà. Il livello della Serietà è l’Amore Creatore che governa ogni cosa.

Nel procedere su questo livello prendiamo fermamente coscienza che  è l’amore che collega con ogni cosa. Impariamo a vivere l’Amore Creatore anche nei regni minerale, vegetale e animale; ci viene insegnato il collegamento che abbiamo noi verso ogni forma di vita. Nelle prime tre sfere di purificazione, le anime hanno già imparato qual è il collegamento con il principio della creazione ed ora devono vivere perfettamente ciò che hanno imparato. Più tardi nelle sfere della Serietà, sperimenteremo dentro di noi che siamo parte della grande Unità. Sulla via che passa attraverso i singoli livelli della Serietà ci liberiamo dal legame verso la materia. Comunque è possibile che anche anime già evolute cedano ancora ad un legame e si incarnino di nuovo-per esempio perché coloro che sono rimasti le rimpiangono e creano quindi loro difficoltà a sciogliere questo legame. Quando avremo concluso completamente livello della Serietà, non ci sarà più nulla che ci spinge a tornare indietro. Non siamo più soggetti alla legge di causa ed effetto e ci siamo liberati dalle colpe della nostra anima e dal nostro karma. Da questo momento, nella nostra esistenza adempiremo alle Leggi di Dio e ci dedicheremo al bene del nostro prossimo.

Vita e morte, morte e Vita…