IL MIO PICCOLO ANGELO

Quando era molto piccola, mia figlia Natalia soffriva di crisi epilettiche. Il primo attacco durò solo qualche secondo, ma bastò a convincermi che aveva qualcosa di terribilmente grave.
La portammo dal medico che ci indirizzò subito a un neurologo, il quale eseguì una serie di esami, ma poi dichiarò di non poter fare altro che prescriverle dei farmaci. Rimanemmo di stucco. Non riuscivamo a credere che il nostro piccolo angelo, (allora aveva solo tre anni) dovesse assumere dei medicinali per chissà quanto tempo. Mio marito non ne voleva sapere e preferiva tentare un approccio naturale alla malattia, ma io non ne conoscevo nessuno. Mia figlia era troppo preziosa e non volevo farle correre nessun rischio. Tuttavia, dopo tre mesi di terapia farmacologica, fu chiaro che dovevamo fare qualcosa perché Natalia soffriva tremendamente a causa degli effetti collaterali che le causavano vomito e mal di testa. Ci rivolgemmo di nuovo al nostro medico che, con mia grande sorpresa, accolse il desiderio di mio marito di curare Natalia con rimedi naturali e suggerì di provare qualche settimana, ma senza lasciarla mai sola, nel caso che le crisi si ripresentassero. Spostammo il letto di Natalia in camera nostra e io non la persi mai di vista. Dopo alcuni giorni il suo umore si rasserenò e cominciò persino a saltellare, cosa che non aveva mai fatto prima. In ogni caso, non osavo sperare troppo perché avevo letto molto sulla sua malattia su Internet e sapevo che gli ostacoli da superare erano molti. Comunque sia, a due settimane circa dall’inizio della cura stavo facendo un sonnellino insieme a lei nella nostra camera da letto, quando all’improvviso mi svegliai e vidi questa luce brillante. Ancora mezza addormentata, in un primo momento pensai che fosse notte fonda e che mio marito avesse acceso la lampada sul comodino per andare in bagno, come fa di solito. Ma quando mi resi conto che era ancora giorno, mi guardai intorno per capire da dove provenisse quella luce (sembrava veramente quella di una torcia elettrica) e fu allora che lo vidi. Guardai dietro di me, dove dormiva mia figlia, e scorsi una minuscola figura Angelica librarsi sopra di lei. Avrei potuto tenere l’Angelo nel palmo della mano, ma pur essendo piccolo ne scorgevo chiaramente il volto: capelli scuri, guance rosee e occhi simili a biglie di marmo. Era stupendo!. Battei più volte le palpebre per accertarmi che non fosse un sogno, ma restava sempre lì, sospeso in aria sopra mia figlia. Era una visione sbalorditiva, non di questo mondo. Guardandolo provai un amore talmente intenso da farmi quasi svenire. Non avevo mai sperimentato nulla di simile prima di allora. Il mio cambiamento d’umore deve averlo allarmato perché guizzò in aria e parve scomparire nel soffitto. Mi alzai, domandandomi se non fosse stato un sogno. Ma no, un minuscolo Angelo era veramente venuto a trovare mia figlia. Nei giorni, nelle settimane, nei mesi e negli anni successivi mia figlia non ha più avuto crisi. Mio marito è convinto che la guarigione sia dovuto al suo approccio naturale. Io penso che sia servito, se, ma anche che ad aiutarci sia stato quel piccolo Angelo. Ho voluto sottoporvi questa esperienza perché so che sono in molti a pensare che chi crede negli angeli o li vede sia pazzo. Ma io un Angelo l’ho visto davvero e sono una donna assolutamente equilibrata. Sono convinta che sia il cuore delle persone, non le loro parole a operare i miracoli. Domani mia figlia compie 16 anni ed è in piena salute.

Theresa Cheung -Sfiorati da un Angelo

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