Il mio Angelo Bianco

Per la maggior parte della mia vita adulta ho pregato che il mio Angelo mi apparisse. All’età di 45 anni mi resi conto che non potevo più trascorrere un altro giorno a fare un lavoro che mi faceva sentire vuota dentro.

Pensai di licenziarmi e mi chiesi come avrei potuto farlo. Ero sposata, avevamo un mutuo da pagare, e tutte le ragioni per cui avrei dovuto continuare a lavorare in quel posto continuavano a rincorrersi nella mia mente.
Allo stesso tempo mi ritrovai a svegliarmi di notte al suono di campane che mi risuonavano nelle orecchie e sentivo una voce Angelica che mi sussurrava: “Diana, non sei venuta su questa terra per lavorare fino alla pensione”. Io me ne stavo lì raggelata, sapendo nel profondo del cuore che c’era qualcosa di più importante che dovevo fare nella vita. Sapevo che ero su questa terra come parte di un piano divino, ma avevo paura perché non sapevo ne capivo quale fosse.

Le voci divennero sempre più forti finché mi ritrovai a leggere libri sugli Angeli. Decisi di cominciare a scrivere in un diario tutti i miei pensieri e i messaggi che stavo ricevendo. Non passò molto tempo che sentii che un potere molto più grande mi guidava e che non avevo più scelta: affinché il mio spirito potesse vivere, affinché la mia luce potesse brillare, non potevo far altro che lasciare il mio lavoro. Quell’ambiente stava soffocando il mio spirito.

Il 3 marzo del 1995 lasciai il mio lavoro, che non sopportavo più, senza sapere minimamente cosa avrei fatto dopo. Pregai affinché Dio mi guidasse e promisi che avrei imparato a fidarmi.
Cominciai ad alzarmi ogni mattina e a mettere per iscritto i miei pensieri, le mie paure, le mie gioie e qualunque cosa mi passasse per la mente.

Finalmente potevo starmene seduta in silenzio finché volevo, a scrivere. Era meraviglioso! Non passò molto tempo che scoprii che se mi sedevo alla mia scrivania per un’ora a riportare i miei pensieri, le informazioni mi arrivavano come da sole attraverso la carta su cui scrivevo. Quando poi rileggevo le mie composizioni ne restavo meravigliata. In principio questo fatto mi sgomentò, proprio come mi avevano spaventato le voci. Ma con il tempo scoprì che era un dono e che si stava instaurando un rapporto con i miei Angeli.
Quando gli Angeli finivano di trasmettermi informazioni, concludevano sempre con :”Amore e luce, i tuoi Angeli.”
Questa esperienza non mi ha mai davvero spaventata, ma non l’ho mai raccontata ad anima viva.

Passò qualche anno e ci trasferimmo in campagna. Per la prima volta in vita mia ero circondata da alberi, boschi e giardini. Avevo vissuto in città, circondata da cemento e grossi edifici, per 48 anni. Avevo sempre sperato di poter vivere un giorno in campagna. Trascorsi quella prima estate a lavorare in cortile con le mani sempre sporche di terra, e mi piacque tantissimo. Quando arrivò l’inverno mi resi conto che avevo trascorso cinque mesi a contatto con la natura e che, per la prima volta in vita mia, avevo formato un legame con madre terra. Io e mio marito abbiamo persino allestito una piccola zona in cui potevo meditare ed essere vicina a tutte le creature, agli alberi e alla meravigliosa terra.

Il 1 luglio del 1998, mentre sedevo nel mio tranquillo giardino a leggere, notai qualcosa di fronte a me. In piedi a una quindicina di metri di distanza c’era una donna vestita di bianco, con lunghi capelli dorati che brillavano. Anche lei sembrava brillare, e tutt’intorno a lei l’aria vibrava. Mentre la fissavo, lei mi disse:” Salve, mi chiamo Angora. Sono l’Angelo della pace. Ho tante cose da dirti”. E a quel punto balzai in piedi, corsi in casa, presi carta e penna, tornai in giardino e scrissi tutto quello che mi diceva.

Trascorsero delle ore e alla fine lei mi disse che avrebbe dovuto lasciarmi, ma che non dovevo preoccuparmi, perché mi avrebbe svegliato quella notte alle 4:44; io dovevo tenere pronta carta e penna e annotare tutto quello che mi avrebbe detto. Fui puntuale al nostro appuntamento e da allora siamo rimasti sempre in contatto.
Ora ci sono volte in cui passano settimane prima che mi ricordi di scrivere. Ma Angora, Dio la benedica, è sempre lì per me.

Trascorro molto tempo a parlare con lei. Chiedo il suo aiuto e lei mi guida in ogni mio passo. Mi ha insegnato molto sull’universo e mi ha trasmesso il dono della comprensione. Mi ha donato la forza di fare e di tentare di fare cose che in passato non avrei mai osato affrontare. L’ho vista nella sua forma fisica solo quella volta. Ora percepisco la sua presenza e la sento nel mio cuore. Vorrei incoraggiare tutti voi ad aprireil vostro cuore e ad ascoltare quella voce. Gli angeli aspettano il vostro invito. Loro vi amano. Vi invito a fidarvi e a spalancare le braccia: così facendo riceverete il dono di vedere  la loro immensa gioia nel guidarvi.

Visioni di Angeli-Doreen Virtue