Gli Animali e la loro Anima – Storia Vera 

Premessa:
Il seguente racconto è una storia realmente accaduta,
Protagonisti: il mio amato gatto Siamese, ed io…

Ho letto tempo fa un libro, scritto da Stefano Apuzzo & Monica D’Ambrosio dal titolo: “Anche gli Animali Vanno in Paradiso”. Impossibile non leggerlo per me, grande appassionata di animali, che ho avuto sempre al mio fianco la compagnia di un cane o di un gatto! Purtroppo ho vissuto di recente ciò che, chi ama questi stupendi esseri, non vorrebbe mai affrontare: la morte improvvisa di uno di loro e il dolore immenso che ne è conseguito. Spesso mi sono chiesta se esista un aldilà anche per loro (credendone fermamente l’esistenza per noi umani) e di questo cercavo conferma nei vari testi, senza però trovare nulla di veramente esaustivo. Tempo fà persi un caro amico gatto, anche lui morto all’improvviso per un incidente, ed il dolore straziante che provai non mi dava pace. Tra l’altro non ho neanche avuto modo di salutarlo, perchè quella tragica mattina quando è uscito di casa per fare i suoi soliti giri, mai avrei pensato che potesse essergli fatale. Lui ed io avevamo un rapporto speciale: era come se in quell’esserino ci fosse la capacità straordinaria di darmi esattamente ciò di cui necessitavo. Mi seguiva come un ombra, quando mi vedeva triste cercava di distrarmi facendo buffe corse e salti acrobatici per tutta la casa, oppure si accucciava vicino a me strofinando la sua testolina sulle mie mani come per tranquillizzarmi. Di notte dormiva sul mio letto, e la mattina mi svegliava con allegria dandomi piccoli teneri puffetti con la zampina sulla guancia.

Quando lo chiamavo arrivava di corsa ovunque si trovasse, fuori oltre il giardino o in casa, lui arrivava sempre, felice di mostrarmi il suo amore e la sua dedizione. Ma quella tragica mattina la mia chiamata rimase senza risposta ed io ero disperata. Lo cercai in lungo e in largo, lo feci per giorni con il cuore in gola ed infine trovai il suo corpicino ormai decomposto. Era nascosto tra cespugli erbosi non molto distante da casa mia. Non mi dilungherò sul dolore straziante dei miei giorni chiusa in casa a piangerlo, voglio invece raccontare la felicità nell’aver avuto, tre giorni dopo il suo ritrovamento, la sua gradita visita durante i miei sogni notturni. Le prime notti mi svegliavo con la netta percezione di udire un tonfo sul letto, lo stesso che sentivo allorchè, da vivo, si acciambellava accanto a me. Percepivo il peso del suo corpicino mentre si rannicchiava amorevolmente a me prima di addormentarsi.

Questa sensazione mi ha accompagnato per molti notti, ed ogni qualvolta accadeva io mi svegliavo. Finchè l’ultima notte invece l’ho proprio sognato: era seduto davanti a me, e mi fissava con i suoi splendidi occhi blu. Nel sogno io dormivo, esattamente come stava accadendo nella realtà, e lo vedevo li seduto davanti a me, splendido come non mai, quando ad un tratto, sempre guardandomi, fece un miagolio, ed io sono certa che che quel miagolio significava esattamente: “Sono qui, sto bene, sono venuto a salutarti, anche tu mi manchi, non piangere perchè noi ci ritroveremo, ti voglio bene anch’io”!. Mi sono svegliata di soprassalto, con il cuore in gola e con la netta sensazione che lui fosse venuto per tranquillizzarmi e salutarmi. Dopo quella notte è svanita la mia percezione della sua presenza, ma desideravo avere la certezza che la mia sensazione fosse qualcosa di reale. E fu cosi che, dopo varie letture, sono piacevolmente inciampata nel libro sopra riportato. Gli autori riportano una nutrita serie di testimonianze relative a proprietari di cani o gatti che hanno avuto la fortuna di rivederli dopo il loro trapasso.

Daniela Raguel