ANIMALI ANGELI CUSTODI DEI BAMBINI

Gli animali domestici 

Tutte le settimane, Laura era costretta ad affidare per qualche ora a un’amica il suo neonato, che aveva solo un mese e mezzo.
La donna aveva accennato all’amica dell’apprensione che provava nei confronti di suo figlio; il suo intuito di mamma le diceva che qualcosa non stava andando per il verso giusto.A quel punto la sua amica le spiegò che, tutte le volte in cui faceva stendere il bambino sul divano, il cane e il gatto di casa entravano nella stanza. Il cane si sdraiava ai piedi del divano, in modo da evitare che il bambino potesse scivolare giù, mentre il gatto si sedeva su uno dei braccioli. Il bambino si addormentava senza che gli animali si spostassero di 1 cm, aspettando pazientemente che la padrona rientrasse.La donna che aveva raggiunto un buon livello di evoluzione spirituale, era consapevole del fatto che i suoi animali stavano proteggendo il figlio di Laura e, grazie a Dio, non li mandava via. Alcuni mesi dopo, a quel bimbo fu diagnosticata una grave patologia invalidante. Poiché il cane e il gatto sapevano che quella creatura aveva dei seri problemi di salute, si sedevano accanto a Laura tutte le volte che veniva da loro, mettendole a disposizione la loro protezione angelica. Sono sicura che la vicinanza di questi due angeli sia stata di enorme conforto per il piccolo.

La mia amica Franca, astrologa di tante celebrità di fama planetaria, è molto amante degli animali, mi racconta dell’entrata di una nuova presenza nella sua vita che andò ad alleviare il suo focolare domestico: si trattava di una gatta Burmese arrivata in una notte di eclissi, che rappresenta un momento propizio all’ingresso di un angelo nella vita di una persona. L’eclissi avviene durante il plenilunio, in quella fase, la Luna può assumere una serie di bellissime sfumature cromatiche spaziando attraverso la gamma del rosso della ragione e del giallo. “Sentendola miagolare, l’avevo fatta entrare dalla finestra” mi disse Franca. “Quella notte dormì nel mio letto. La sua colonna vertebrale perfettamente appoggiata contro la mia aveva finito per procurarmi un’emozione incredibile. Benché fossi riuscita a rintracciare i suoi padroni che vivevano piuttosto lontano da casa nostra, la gatta (avevo saputo che si chiamava Coco) ritornava sempre da noi, percorrendo una strada molto trafficata.” Ben presto, risultò evidente a tutti che Coco era ben decisa a vivere con Franca. Dopo aver restituito per l’ennesima volta quell’essererino alla sua famiglia d’origine, e dopo che lei era puntualmente tornata (ormai viveva stabilmente lì da alcune settimane), la donna decise, di comune accordo con i suoi congiunti, di cercare alcuni cuccioli di razza Burmese. Ecco cosa mi disse: “Non appena entrammo nel cortile con la macchina, la gatta ci venne ad attenderci sulla soglia di casa, come se volesse dirci: “Sono io la vostra gatta, non dovete cercarne altri”. Ho l’impressione che Coco sia uno spirito antichissimo, al punto che sono solita chiamarla “La gatta del mio tempio”. Ho apprezzato molto la sua determinazione nel voler venire a vivere con noi. Miagola a voce altissima e con un piglio deciso; è anche molto abile nel comunicare esattamente quello che vuole, senza mai accettare un semplice no come risposta”. Sapevo che Franca aveva adottato una bambina cinese di nome Lulù. Un giorno, mi descrisse il legame speciale che Coco aveva instaurato con la piccola. “Per un certo periodo, Lulù ha sofferto di una grave forma di insonnia. Tutte le sere, Coco si infilava nel suo lettino e, mentre le rimboccavo le coperte, le appoggiava una zampa sul corpo facendo le fusa a mo di ninnananna. Coco ha un atteggiamento molto materno, lei e mia figlia sono inseparabili, al punto che si fa prendere in braccio da Lulù in qualunque modo anche correndo il rischio di dover assumere delle posture scomodissime. Coco non si divincola mai da Lulù né si sognerebbe di graffiarla: è in totale sintonia con lei.”
Sono convinta che gli animali che entrano a far parte della nostra vita siano quelli giusti per noi; credo inoltre che un legame speciale si instauri sempre fra la nostra anima e la loro, e abbiamo tanto da imparare da loro.

UN BREVE RACCONTO CHE DIMOSTRA CHE PERFINO LA GRATITUDINE È UN SENTIMENTO CHE APPARTIENE AD ANIMALI ” SPECIALI”
Un uomo aveva liberato una gazza rimasta impigliata dentro una rete del loro giardino. L’indomani mattina, l’uomo si era seduto su una panca per bere una tazza di caffè, beandosi della frescura tipica delle prime ore del giorno. D’un tratto, la gazza era planata verso il basso atterrando sulla sua spalla per poi rannicchiarsi su di lui, strofinando il becco un paio di volte contro la sua guancia, prima di spiccare nuovamente il volo e scomparire oltre il giardino.

(Piccoli Angeli -Margritte Coates)

Animali Angeli Custodi dei Bambini