ANGELI TESTIMONIANZE – LA RICERCA DELL’ANGELO CUSTODE :

La vera storia di Pierre Jovanovic, giornalista francese testimone importante dell’esistenza degli angeli custodi.

Un pomeriggio nel gennaio del 1988 Pierre Jovanovic, giornalista francese di origine jugoslave, specializzato nei reportage finanziari degli Stati uniti, era seduto di fianco al guidatore su un fuoristrada preso a noleggio, diretto verso una fabbrica di assemblaggio di computer nella Silicon Valley. Guidava una sua amica americana. Una volta terminata la visita, ripartirono e imboccarono l’autostrada in direzione di San Francisco.
Quel giorno non vi era molto traffico e un tiepido sole illuminava la strada. Pierre si mise austere bare di grossi camion americani con le loro scintillante cromature. All’improvviso, senza nessun motivo apparente, sentii una mano che lo spingeva con forza sulla sinistra verso la sua amica, e appoggiò la testa sulle sue gambe. Nel medesimo istante il proiettile di un fucile spaccava il parabrezza e andava a conficcarsi sullo schienale ove un attimo prima era comodamente appoggiato.
Quella mossa inusuale, insensata (quando mai ti sposti lateralmente fino ad appoggiare la testa sulle gambe del conducente?) gli aveva salvato la vita.
Pierre Jovanovic, iniziò a collaborare con la polizia locale per cercare di capire da quale ponte e posizione fosse partito il colpo. Non scoprì nulla che potesse portarlo alla scoperta dell’autore di quel folle gesto ma quell’episodio gli sconvolse la vita. Fino a quel giorno era stato ateo e razionale, legato al denaro, misurava tutto in termini di numeri, e non aveva mai pensato, neanche una volta nella sua vita, a un angelo o a cosa succede dopo la morte. Aveva 28 anni.

Da quel giorno il suo pensiero e il suo modo di affrontare il quotidiano cambiarono completamente. Iniziò a domandarsi se anche lui avesse un angelo custode. L’evento sull’autostrada lo portò a indagare sull’esistenza degli angeli. Iniziò così un percorso di studio e lettura in cui, via via che si addentrava nell’argomento, alcuni eventi all’apparenza casuali iniziarono a manifestarsi e a dispiegare la perfetta sincronizzazione.
Un giorno del 1990, per esempio, si trovava a Las Vegas e mentre camminava sulla Strip (una delle sue strade più famose) la croce di un campanile attirò la sua attenzione. Pierre era già stato cinque volte nella città e non aveva mai notato la Chiesa, ma quella mattina, spinto dalla curiosità di visitarne una nella capitale del gioco d’azzardo e della prostituzione d’America, decise di entrarvi.

La Chiesa si chiamava Guardian Angel Cathedral, cattedrale dell’Angelo custode, ed era l’unica con quel nome in tutti gli Stati uniti!
Segnali come questi ne giunsero a decine al giornalista, ma la sua indole scettica e razionale continuava a prevalere e, nonostante le strane coincidenze, non riusciva a convincersi definitivamente dell’esistenza degli angeli custodi.
Fino a un giorno di marzo del 1992.
Pierre si trovava a Parigi e la sua ricerca proseguiva anche perché, non lo poteva negare, era comunque affascinante. Decise di chiamare un suo amico e collega di nome Renè Laurentin, giornalista di Le Figaro e autore di numerose opere. Voleva chiedergli consigli o indirizzi dove recarsi per indagare ulteriormente sull’esistenza degli angeli. Lo incontrò in una brasserie del centro e Renè gli raccontò che quattro anni prima aveva conosciuto una signora anziana, di professione pittrice, che dipingeva solo ed esclusivamente angeli. Era una donna ispirata e molto interessante, e sarebbe stata sicuramente di grande aiuto.

Purtroppo non ricordava il suo nome, ma gli era rimasto in mente la gente della pittrice, un certo Malerbe Navare, che abitava nei pressi dei giardini di Lussemburgo. Renè non era nemmeno sicuro se il nome si scrivesse in quel modo.

Pierre lo ringraziò comunque e si mise alla ricerca dell’agente della pittrice. Nelle 992 non esistevano Google o telefoni cellulari e tanto meno gli smartphone, e rintracciarlo risultò piuttosto difficile.
Pierre cominciò a cercare ogni cognome vagamente assonante e, una volta individuati sulla guida di Parigi, chiamò i possibili agenti uno per uno.
“Per caso lei conosce una pittrice che raffigura solo angeli?”. Dopo un’intera giornata di tentativi a vuoto, decise di abbandonare l’impresa, riconoscendo che era impossibile. Addio pittrice di angeli.
La stessa sera Pierre ricevette una telefonata da Los Angeles, era il suo vicino di casa e amico Emanuele, a cui aveva affidato l’incarico di custodire durante la sua assenza il suo Bobtail di 40 chili. Emanuele gli aveva chiesto in cambio un piacere molto semplice: andare a far visita ai suoi nonni a Parigi e portare il loro notizie del nipote prediletto da Los Angeles. Glielo doveva e due giorni dopo Pierre si recò in un appartamento del XVI arrondissment, una delle zone più eleganti della città, ove fu accolto da un’affascinante signora. Entrando nella casa Pierre notò che era tappezzato di quadri, e tutti raffiguravano angeli custodi. Quando chiese chi gli avesse dipinti, la donna rispose di esserne l’autrice.
Lei, la nonna del suo amico e vicino di casa di Los Angeles, era la pittrice che stava cercando! Da quel giorno
Pierre Jovanovic iniziò una ricerca imponente sulle prove dell’esistenza degli angeli custodi e, alla fine, riconobbe che esistono veramente e che la migliore definizione che poteva dare era “ Esseri di una dimensione superiore alla nostra”.
Dopo anni di studi e verifiche il giornalista pubblicò un libro meraviglioso intitolato “L’inchiesta sull’esistenza degli angeli custodi”, purtroppo non più disponibile in Italia.
Oggi, a oltre 25 anni di distanza, con i capelli ormai brizzolati, Pierre sorride e ripensa quel pomeriggio sull’autostrada, e non può che constatare che da lì ebbe inizio per lui un nuovo cammino nel mondo. La sua linea della vita era stata modificata affinché diventasse un testimone importante dell’esistenza degli angeli custodi.

Marco Cesati Cassin – “Presenze positive”

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