? ADOTTATA DAGLI ANGELI ?

Spesso i bambini piccoli hanno la capacità di vedere attraverso gli occhi degli Angeli, non avendo ancora conosciuto l’incredulità degli adulti.

“Margherita, la mia sorellina, era troppo buona per questo mondo.  Si ammalò molto rapidamente e ci lasciò quando aveva soltanto quattro anni. Mi chiedo spesso come sarebbe avere una sorella. In realtà ho due fratelli maschi, perciò non posso lamentarmi di aver sofferto la solitudine, ma mi sarebbe piaciuto parlare con lei delle cose di cui parlano tutte le ragazzine. Di questo si sento la mancanza. Tuttavia non mi preoccupo per lei perché so che sta bene dove si trova, che è felice ed è accudita. Lo so perché la notte in cui è morta ho visto gli Angeli portarla in cielo. Ricordo ogni dettaglio di quella notte in cui, per qualche ragione, mi svegliai. Normalmente mi sarei rimessa dormire, ma quella volta un impulso mi spinse ad alzarmi. Uscita in corridoio vidi la luce accesa in camera di mia sorella. La porta era aperta e i miei genitori erano seduti per terra ai lati del letto e le tenevano le mani strette tra le loro. Loro si erano addormentati, mia sorella invece no. Era sveglia e fissava una figura dritta ai piedi del letto. Io non riuscivo a vederle solo la schiena, ma era incredibilmente alta. Sembrava che la testa toccasse il soffitto e i piedi affondassero nel pavimento. Poi vidi comparire sul soffitto una lancia fatta di pura Luce e al suo interno scorsi tre Angeli. Mia sorella sembrava sapere chi fossero, perché li accolse con un tenero sorriso. L’alta figura e i tre Angeli fluttuarono da lei e la sollevarono da letto. Si liberarono per un istante a mezz’aria mentre mia sorella posava lo sguardo su mamma e papà ancora addormentati e poi su di me. Sapeva che la stavo guardando. Mi sorrise e mi salutò con un gesto della mano, quindi la visione svanì. Tornai a letto sentendomi profondamente felice e al sicuro. Non so descrivere la sensazione di benessere che provavo. Il mattino dopo sapevo già così era successo prima che mamma e papà mi chiedessero di scendere in cucina perché dovevano dirmi una cosa. Mia sorella era morta nel sonno.  Con il mio limitato vocabolario infantile cercai di descrivere quello che avevo visto e mentre parlavo vidi lo sguardo di mamma riempirsi di stupore. Sto cominciando a invecchiare e in tutta onestà posso dire che negli anni che mi sono stati donati ho sempre sentito vicina mia sorella. Non penso mai che lei sia morta, ma immagino che si trovi in un altro posto. L’ho vista che se ne andava, ma so anche che era felice di farlo. In cuore mio so che non è morta e che non ha mi ha mai lasciata. Per questo motivo, quando mi chiedono quanti fratelli e sorelle ho, rispondo sempre allo stesso modo: “Siamo in quattro. Due fratelli e due sorelle.”

Theresa Cheung- sfiorati da un Angelo

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