STORIE DI ANGELI E VISIONI ANGELICHE :

UN MESSAGGERO DALL’ALTO ?

La prima volta che mi sono reso conto di avere incontrato un Angelo è stato nel 1985, quando mia nonna morì all’improvviso d’ infarto. Era in dialisi da circa cinque anni e durante una delle sedute ebbe un attacco cardiaco. Fu portata immediatamente all’ospedale e mio padre mi chiamò per avvertirmi che era lì.Prima ancora che potessi uscire di casa, mio padre chiamò di nuovo e mi disse che era morta. Ero molto legata a mia nonna e mi sentivo distrutta. Ero molto sconvolta e preoccupata del fatto che fosse morta sola. Eravamo nella camera ardente per la veglia, quando accadde una cosa stranissima. Una suora dominicana mi si avvicinò. Mi toccò la mano e mi disse:”Ero con tua nonna quando è morta. Mi ha detto di dirti che ora sta bene e che sà quanto tu le volevi bene.” Io fui molto sorpresa e rimasi senza parole per diversi minuti. Quando mi voltai per ringraziarla era sparita. Chiesi ai miei fratelli e a mio padre se avevano parlato con quella suora e loro mi guardarono in modo strano,  vollero sapere di cosa stavo parlando. Nessuno dei presenti in quella stanza l’aveva vista né tantomeno avevano parlato con lei.. Mi resi conto allora che l’Angelo era venuto per placare le mie paure riguardo al fatto che mia nonna fosse morta sola e per dirmi che lei sapeva quanto le volevo bene.

LA MIA PAURA E’ STATA LENITA ?

Nell’estate del 1996, mio figlio Michele fece una bella vacanza che gli sarebbe servita per riprendersi dopo le tre operazioni a cuore aperto che ha subito nel maggio di quell’anno. Stette bene fino all’arrivo dell’autunno. Poi andammo dal medico e lui mi disse che mio figlio doveva subire un’altra operazione. Ne fui sconvolta e caddi in depressione con propositi suicidi. I dottori mi prescrissero dai farmaci. Tre giorni dopo la mia migliore amica insistette per andare insieme a mio figlio e a sua figlia in una tavola calda della zona. Il locale era tutto vetri e aveva una sola porta. Trovammo un tavolo sul fondo, e quando ci sedemmo, io e Michele davamo le spalle agli altri clienti. In quel momento arrivò una donna dietro di noi e mise una mano sulla spalla destra di mi Michele . Poi disse: “Siede li’ con tale forza!” Poi la donna chiese come si chiamasse mio figlio. Quando risposi “Michele”, lei disse: “Ma certo, come l’arcangelo Michele!”.Notai che era una donna anziana con capelli grigio biondi.Portava un vecchio cappotto marrone e un anello d’oro con un simbolo religioso. Poi ci augurò buona giornata  mentre si allontanava dal tavolo. Noi la guardammo girarsi e allontanarsi, ma non la vedemmo uscire dalla porta né attraversare il parcheggio . Era come se fosse svanita nel nulla. Da quel momento non presi più farmaci. Ero felice e non avevo più paura che Michele potesse morire. Quel dicembre Michele subì la sua operazione. Insieme affrontammo quel momento con grande forza d’animo e tutto andò bene. Ora mi rendo conto che quella vecchia signora era un Angelo, mandato a darmi la forza e la volontà di vivere.

SPINTA DA UN ANGELO ?

A 16 anni abitavo in Danimarca ed ero in vacanza in Polonia con i miei genitori. Un giorno eravamo a Cracovia. Nel pomeriggio stavo camminando lungo il marciapiede insieme a una nutrita folla di persone. Feci per scendere dal marciapiede, ma fui subito spinta indietro da una vecchietta con una sciarpa rossa, e nello stesso istante un tram mi sfiorò. Sarei stata investita se la donna non mi avesse spinta via. Mi voltai per ringraziarla ma era sparita. Sono convinta che quella vecchietta fosse un Angelo. La ringrazio molte volte ancora oggi nelle mie preghiere.

PROTETTO DAL MALE ?

Quando avevo cinque o sei anni, una notte mi svegliai e vidi un giovane con una tunica rossa e che teneva un libro di preghiere rosso, fluttuare in camera mia. Urlai per chiamare mamma e papà. Il giovane si infilò dentro il mio armadio e io corsi lungo il corridoio verso la stanza dei miei genitori, dove rimasi per il resto della notte. Molti anni dopo io e mia madre stavamo parlando dello strappo nella zanzariera della finestra dalla quale io e mio fratello eravamo soliti entrare e uscire dalla nostra stanza. Dissi a mia madre, che mi ero sempre chiesto come era successo. Sapevo che né io né mio fratello avevamo fatto quello strappo. Lei mi disse che qualcuno aveva tentato di entrare in casa attraverso quella finestra la notte in cui avevo urlato perchè avevo visto un giovane in camera mia. Non aveva mai voluto dirmelo perché non voleva che avessi paura di dormire da solo in camera. Ora so che il mio Angelo mi ha protetto dal male quella notte.

(Testimonianze Angeliche- Doreen Virtue)

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