PREGHIERA E I MIRACOLI 

Il primo effetto, per la persona che prega, è quello di trovarsi liberata dalle preoccupazioni quotidiane. È difficile sfuggire a ciò che ci circonda e affrancarsi da tutte quelle cose inutili che costituiscono la nostra normalità e che ci impediscono di proiettare i nostri pensieri verso un ambiente puro al di là dei problemi materiali, verso il cielo. I rumori, la televisione, la pubblicità, gli spettacoli vari, i dialoghi da cucina che si scambiano in famiglia sono altrettanti muri che ci impediscono di volar via verso l’astratto, verso ciò che è disinteressato. La preghiera ci offre l’unica grande opportunità per evadere dalla vita quotidiana che ci opprime e, per molte, moltissime persone, la preghiera è davvero la sola e unica opportunità di cui dispongono per accedere a un mondo che non capiscono ma al quale credono.

Anche se la preghiera non offrisse altro che questa via d’uscita, già sarebbe per il cittadino del mondo contemporaneo qualcosa di straordinariamente utile.

Ancor più prodigioso e sorprendente però è il fatto che la preghiera produca degli effetti in ciò che chiamiamo “l’altro mondo”, e in particolare su quella terra a noi vicina (lungo il cammino spirituale) che è conosciuta con il nome di astrale. Nel astrale i desideri prendono forma; si tratta di un immenso continente pieno di vita, una vita sempre pronta e disposta a realizzare i nostri desideri.
Nel astrale risiedono gli esseri disincarnati, dopo aver attraversato una sorta di lungo tunnel verso la luce. Vi abitano per un terzo della durata del periodo trascorso sulla terra. Se un nostro caro sta nel astrale e se esprimiamo nei suoi confronti un ardente desiderio, se per esempio diciamo: “Quanto sarei felice se tal persona fosse in pace e in letizia!”, tale desiderio sarà immediatamente animato da una vita astrale che lo realizzerà.

Vale a dire che la forma-desiderio attraversa lo spazio, verso la persona che l’ha ispirato, uno spazio che costituisce il campo magnetico che la attira e la penetra come una freccia. Ne consegue che la persona che riceve il desiderio prova una grande felicità finché sussiste l’energia contenuta nella forma-desiderio inviata verso di lei. Se dal nostro mondo materiale rinnoviamo i nostri desideri di bene e di felicità, di luce e di amore, colui che abita nell’aldilà riceve un continuo bombardamento di affetto che rappresenta per lui la vita stessa, animata con la dolce qualità di cui la dotiamo.

Per questo motivo gli esseri disincarnati chiedono delle preghiere, poiché la preghiera è anche e soprattutto portatrice di un’idea e di un sentimento di benessere e di felicità. Ma la preghiera non si limita a produrre degli effetti nella persona alla quale è destinata.

La preghiera è una vera e propria magia bianca quando è impersonale, quando non mira a un obiettivo privato concreto, quando è lanciata nel Cosmo ad ogni buon conto, o meglio ancora quando si prega per recare soccorso, sollievo e salute a tutti coloro che soffrono.

Quel tipo di preghiera crea nel astrale ciò che in termini esoterici viene chiamata un’entità artificiale, cioè una forma viva che non corrisponde a una persona deceduta né a nessun’altra entità normalmente residente nel astrale (come gli angeli per esempio). Si tratta di una vita creata artificialmente dalla preghiera e animata da un unico fine: dar conforto, guarire, essere utile, provvedere a tutte le cure che le verranno richieste.

Coloro che in qualsiasi punto della terra pregano con questa meta sublime, generosa e disinteressata per aiutare gli altri che soffrono, vedranno le proprie aspirazioni integrate in questa “entità spirituale” chiamata da alcuni iniziati Egragoro. Così l’Egregoro assume una grande potenza. E come la usa? La usa per raggiungere la meta fissata dagli autori delle preghiere che vi hanno dato vita, cioè per alleviare il dolore fisico e morale di chi soffre.

Qui hanno una parte di grande rilievo coloro che desiderano guarire se stessi o gli altri. Devono captare le energie contenute nell’ Egregoro (o angeli preposti alla guarigione) per incanalarle verso gli ammalati.

Ogni malattia non è altro che una perturbazione delle correnti elettriche che agiscono sugli atomi del nostro corpo. Quando, in un dato organo, l’intensità di vibratoria si abbassa, l’organo ne viene modificato; in questo terreno modificato trova la possibilità di esprimersi un’intera ondata di vita micro-organica che vi si installa per compiervi i propri esperimenti.

Se l’intensità vibratoria è ristabilita, a tali microbi (e perfino i virus) viene a mancare un terreno propizio ed essi si disintegrano.
Chi ha la volontà di guarire proietta l’energia che riceve, proveniente dal astrale (da un Egragoro o da un grande Egragoro Angelo) e può ottenere guarigioni anche quando non vi riescono i mezzi classici. Infatti le preghiere di un gran numero di persone servono alla guarigione di pochi, grazie alla volontà di coloro che desiderano guarire se stessi e-o gli altri, come accade con il sistema di distribuzione usato dal Lotto o dalle lotterie, grazie ai quali le poche lire versate da milioni di scommettitori servono ogni settimana a creare pochi miliardi.

Il Ruolo Della Fede Nelle Guarigioni 

In tali guarigioni, non vi è differenza tra un raffreddore e un cancro, tra un ascesso a un dente e l’aids, in quanto, ribadiamo, in ultima analisi ogni male, ogni malattia, ogni sventura è dovuta a una perturbazione del livello vibratorio.

La guarigione spirituale riguarda principalmente dei casi estremi, talvolta giudicati incurabili, proprio per il fatto che le persone le quali si richiamano allo spirito per ritrovare la salute, spesso lo fanno dopo aver fatto ricorso alla scienza ufficiale. È proprio quando si è disperati che ci si appella all’unico mezzo ancora possibile: al miracolo.

Non è necessario che il paziente abbia la fede per essere guarito dal procedimento della preghiera spirituale di cui abbiamo appena descritto il meccanismo, anche se la Fede dà maggior garanzia di successo. Un atteggiamento diffidente spesso intralcerà il cammino che porta alla guarigione spirituale. La fede non è altro che una fiducia ricettiva nei confronti delle risorse cosmiche. Se non c’è questa fiducia, la persona non accetterà l’idea di una simile guarigione.
Detto ciò, la guarigione spirituale ha dei limiti propri: essi sono iscritti nel destino della persona.

Se la malattia è di tipo Karmico, se è stata generata dalla assoluta necessità di capire certe realtà attraverso questa via e non diversamente, allora la guarigione sarà lentissima o annullata anche se il sollievo sarà subito evidente.
In generale però, il fatto stesso che l’ammalato trovi il medico, il guaritore, è segno che si trova sulla via giusta e che potrà trarre vantaggio e benefici dalle energie concentrate nell’ Egragoro (entità artificiale generata dalle preghiere anonime) oppure nel Grande Egragoro -Angelo, incaricato di gestire la bio-energia, l’energia spirituale vitale.

Le Guarigioni Miracolose Dovute Alle Apparizioni Della “Madonna”

Esiste un altro procedimento di guarigione che la scienza non riesce a spiegare: sono quelle ottenute grazie al miracolo di una Madonna, per esempio la Madonna di Fatima, di Medjugorie o di qualunque altra alla quale ci si rivolga con devozione in tal paese o in tal altro. Queste Madonne non sono sante donne realmente esistite sulla terra, poiché le sacre scritture ci parlano di una sola e unica vergine Maria la madre di Gesù. Si tratta perciò di Egregori creati dalle preghiere dei fedeli.

Vale a dire che un giorno un gruppo umano prova il desiderio imperioso di venerare un’immagine sacra alla quale attribuisce un determinato nome per distinguerla dalle altre immagini esistenti, e comincia ad adorarla e a pregarla.
Nel astrale, allora, detta entità prende forma e diventa un’immagine sublime e viva, che attira con una potente forza di attrazione tutte le preghiere che riceve e le integra.

Dato che ciò che è della terra alla terra deve tornare, tutti i desideri ardenti e puri che l’immagine (viva) accumula dovranno un giorno riversarsi su colui che chiederà alle immagini un dono, una grazia, una guarigione.
Queste “Madonne” sono entità astrali che esistono realmente e quindi possono essere viste e contemplate dai veggenti; ciò spiega le numerosissime apparizioni di “Madonne”, osservate da molte persone un po’ ovunque in Europa e in America.

La confraternita dei Maestri 
Arriviamo ora all’evidenza dell’estrema rilevanza della preghiera per il buon funzionamento del mondo. Fin qui si è parlato delle preghiere di persone modeste, umili, che pregano sul versante della fede. Ma esiste un altro tipo di preghiera, potremmo chiamarla scientifica, poiché coloro che la praticano ne conoscono il meccanismo esatto e sanno ciò che possono ottenere.

Tutte le comunicazioni esoteriche (preghiere, meditazioni, studi eccetera) che si producono nel mondo sono riunite (centralizzate) in un unico punto a certe ore della giornata per essere trasformate (trasmutate) in preghiera unica, e venire incanalate verso il mondo astrale dalla Confraternita dei Maestri, la quale dispone perciò di potenti flussi energetici destinati a trasmutare il male in bene, nel piano astrale, con l’assistenza degli Angeli.

Infatti, se un desiderio di bontà e di bene crea immediatamente nel astrale un Egregorio benefico, un desiderio di male, un’emozione bassa, egoista, perversa etc, crea altresì un Egregorio destinato a diffondere l’intento perverso o malvagio. Ogni giorno si combatte nel mondo astrale una battaglia senza tregua tra gli Egregori (energie) agli ordini della Confraternita dei Maestri e altri Egregori malvagi . In questa lotta (che per ora potrebbe essere già considerata persa), la Confraternita dei Maestri ha bisogno di preghiere.

Tra quelle che sono state consigliate a tutti coloro che, senza appartenere a una determinata scuola esoterica, vogliono unirsi agli sforzi della Confraternita dei Maestri, ho l’onore di trascrivere qui la preghiera destinata a sollecitare la guarigione di una persona malata:

“Dio misericordioso, mio Creatore e Creatore di ogni vita
senza il quale nulla sarebbe, nulla esisterebbe.
Essere degli esseri, unica fonte del bene
concedimi la Tua grazia!
Consentimi di soccorrere mio fratello/ sorella (pronunciare il nome della persona) che soffre.
Ti chiedo questa grazia con l’unico scopo di alleviarne il male, senza attendere alcun compenso ne glorificazione.
Desidero esser degno di diventare l’intermediario dell’intervento divino della Tua volontà onnipotente.
Desidero che anche le mie azioni siano il riflesso della Tua volontà infinita e del Tuo amore inesauribile, eterno!
Che il Tuo Sacro Nome sia glorificato in ogni luogo e in ogni momento!
Da tutti gli esseri viventi, visibili e invisibili.
Amen” 

La preghiera va pronunciata ad alta voce, con enfasi, con esclamazione, quasi come un canto, poiché con le vibrazioni della voce-che è il verbo-si raggiunge il livello del Creatore.

Haziel