IL CIELO PUÒ FARE QUALCOSA CONTRO LE MALATTIE?

” Un intercessione per guarire e soffrire di meno può funzionare? Il cielo può fare qualcosa contro le malattie? “

L’uomo si è incarnato sulla terra perché l’evoluzione era arrivata al punto da poter generare un corpo adatto allo scopo. In quanto esseri incarnati, non siete degli outsider nel mondo materiale, ma siete esseri dotati di spirito e anima che partecipano contemporaneamente nel mondo materiale e  spirituale. Il vostro corpo reagisce alle esperienze spirituali con reazioni specifiche: gli si chiude lo stomaco, impallidisce, arrossisce, aumenta o diminuisce i battiti del cuore e così via. Quindi non è così strano che reagisca anche alle azioni luminose e pacifiche degli angeli. Questo però non succede, per esempio, attraverso la materializzazione della che così può agire nella realtà fisica, bensì sul piano energetico: le vibrazioni vengono percepite dalle cellule del corpo. Lo spirito può agire sul corpo materiale perché entrambi hanno la medesima origine, sono fratelli molto simili tra loro. Il corpo reagisce al volere del cielo in maniera molto più celere di quanto faccia la nostra comprensione, infatti ha una propria consapevolezza che recepisce gli stimoli angelici molto più velocemente della vostra coscienza. Il corpo vi segnala anche se sta bene o meno, se una sua parte malata o se qualcosa non va.

Perché allora non basta pregare per ottenere la guarigione? Il corpo non ascolterà pieno di gioia la voce del cielo recuperando in tal modo la salute?”
Non è proprio così. Il corpo ha un padrone e governatore che vive in una dimensione spirituale. È da lì che si generano tutti i blocchi. Vi faccio un esempio: Il padrone del corpo è convinto che il cielo sia solo una farsa e che gli angeli e altri a tanti invisibili non esistano. Le cellule del corpo allora, pur potendo sentire la voce degli angeli, non possono reagire. La stessa cosa succede quando il padrone crede che nessuno possa aiutarlo, ne amici ne angeli. Oppure quando è pieno di risentimento e di dolore e pensa che ormai non ci sia più nulla da fare. O ancora quando è arrabbiato e vuole far vedere a tutti quanto dolore e quanta fatica può sopportare sulle sue spalle. Oppure quando è pieno di paura non solo di morire, ma anche di vivere, e quindi non vuole guarire. O quando è disperato e crederebbe a qualsiasi cosa pur di guarire, il che significa che in realtà non crede in nulla e vive nell’oscurità. Per ritrovare la luce dovrebbe mostrare un po’ di senso critico e capire di chi o cosa fidarsi. Oppure quando l’omeopatia potrebbe aiutarlo, ma essendo un materialista lo ritiene impossibile perché non si tratta di medicine tradizionali. In tutti questi casi il corpo non riesce a guarire e il materialista riceve una conferma delle sue credenze. Esistono medicine cure potenti e irresistibili, i cosiddetti martelli. Una medicina un po’ meno forte si comporta come un invito: il corpo può accettarla o rifiutarla. Ha così inizio un dialogo tra quest’ultima e il corpo, una sorta di dichiarazione d’intenti che la medicina fa quando inizia ad agire, avvisando il corpo e chiedendo se non ha nulla in contrario. Le medicine ancora meno potenti invece chiedono il permesso e senza quello non si mettono in azione. L’effetto migliore sul corpo è la preghiera. Gli esseri luminosi parlano con il corpo e offrono amore, che può venire accettato e guarire il corpo oppure può essere rifiutato. In quest’ultimo caso gli angeli possono cercare comunque di aiutare il corpo a rilassarsi, quietarsi e stare più calmo. Poiché il cielo rispetta incondizionatamente la libertà delle sue creature, non può semplicemente aggirare gli ostacoli, ma li deve tenere in considerazione.

L’ultima istanza per il cielo è la responsabilità umana, che per lui è intoccabile. Se l’essere umano non crede che l’intervento spirituale sia efficace, il cielo deve rispettare il suo parere. Si svolgerà comunque un dialogo con il corpo, al quale però parteciperà anche il padrone con le sue idee. I blocchi che quest’ultimo non riuscirà a superare senza l’aiuto del cielo saranno quindi destinati a rimanere. Ma poiché non può occuparsi di tutto da solo, non riuscirà a svolgere neanche i compiti che teoricamente sono alla sua portata. Può farcela solo se riceve collaborazione. Ma ricevere aiuto non significa starsene con le mani in mano e delegare ad altri le proprie responsabilità. Chi non coglie le occasioni, non prende sul serio l’ispirazione e non è pronto a cambiare, non potrà ricevere un aiuto spirituale che contribuisca alla salute del corpo. Per questo spesso è così difficile per il cielo superare le convinzioni del padrone del corpo. Può impedire la sofferenza, rafforzare la volontà, semplificare il cammino, dare benessere e sollievo. Ma non può fare nulla di più. Per cambiare mentalità e poter guarire il corpo ci si deve sottoporre per prima cosa a un processo di guarigione dello spirito e dell’anima, a una purificazione e a un ri orientamento. Durante il corso sui rapporti psicosomatici l’angelo Elion vi ha portato molti esempi dell’origine spirituale di malattie corporali. Anche la predisposizione all’attacco da parte di virus e batteri ha la stessa causa. Ciò però non vuol dire che chi sia ammalato non possa guarire. Guarire da una malattia è sostanzialmente più difficile che mantenersi in salute. L’intercessione volta alla guarigione quindi richiede intensità, concentrazione e costanza. La ripetizione continua e paziente della preghiera non impressionerà soltanto il cielo. Verrà percepita anche dalle cellule del corpo risvegliandole dall’inerzia alla quale la malattia le aveva abituate. E può anche dare nuova speranza al malato che magari si era rassegnato e non osava più sperare di guarire, nonché la forza e volontà necessarie per contribuire attivamente alla propria guarigione. È proprio su questa forza di volontà del paziente che fanno leva gli aiutanti celesti, sostenendo, allentando e collaborando con il malato. Naturalmente lo fanno solo se il cielo ha dato il suo consenso o perlomeno non è contrario. Tuttavia anche il consenso del malato è fondamentale: senza questo presupposto gli aiutanti celesti non possono operare.

Essi rispettano la dinamica propria della materia: il processo di invecchiamento, la decadenza del corpo, la stanchezza, la nascita e la morte delle cellule possono condurre il corpo a un punto di non ritorno dove non c’è più nulla da fare. Gli aiutanti celesti possono però sempre essere d’aiuto al corpo contribuendo a favorire in lui una disposizione favorevole alla guarigione. Anche solo questo non è poco e vale lo sforzo di qualsiasi intercessione. Talvolta è proprio quello di cui il paziente ha bisogno. A quel punto i medici non possono rimanere stupiti di fronte a una guarigione o a un miglioramento inspiegabile. Voi, a vostra volta, potete rallegrarvi per il risultato della vostra intercessione, di cui puoi solo siete a conoscenza, e avere la gradita conferma che le preghiere funzionano.

“Possiamo avere fiducia nel fatto che le intercessione sono efficaci anche se la persona per cui prendiamo non sembra mostrare alcun miglioramento?”

Non potete sapere cosa accade nella coscienza e nell’interiorità di quella persona. Il vostro protetto ha una storia che precede questa incarnazione. Forse la malattia era stata decisa anni prima. In questo caso la guarigione presuppone una presa di coscienza della propria condizione interiore e per questo l’intercessione può essere decisiva. Oppure l’aiutante celeste grazie al vostro aiuto può dare energia al trattamento medico affinché abbia la massima efficacia. O suggerire al medico la diagnosi corretta o la terapia migliore. Oppure spingere il partner, che ha profondamente ferito il malato, a cambiare atteggiamento. O, ancora, aiutare il vostro protetto a modificare il suo stile di vita, affrontando la quotidianità come lo stress e più fiducia. Oppure aiutarlo a comprendere cosa significa la malattia, la morte e la vita dopo la morte. O ancora,lo spinge a una riconciliazione tanto agognata. Oppure stabilizzarne la respirazione. Può aiutare il malato a mettere ordine tra le sue priorità e a decidere se preferisce vivere o morire superando così la fase di stallo della malattia. O portandoli gioia attraverso amici e infermieri sorridenti o attraverso il sereno panorama visibile dalla finestra dell’ospedale… Tutto questo può essere un effetto della vostra intercessione. Dovete considerare la guarigione da un punto di vista più ampio; infatti può interessare diversi ambiti. Il cielo agisce in molti modi e voi, a differenza di esso, non potete sapere cosa è meglio o più urgente per il malato. Quindi non lasciatevi scoraggiare, ma aspettate a giudicare. Le intercessioni possono agire in modi diversi, basta che non venga mai meno la fiducia in Dio!

“Quando preghiamo per qualcun altro siamo noi, e non l’oggetto della nostra intercessione, a riconoscere l’esistenza e il potere del cielo. Come fa allora l’intercessione a funzionare?”

Naturalmente il cielo si occupa dell’oggetto della vostra intercessione anche senza che voi preghiate per lui. Infatti questa persona ha un Angelo custode e un Angelo guida e nei suoi spazi interiori agiscono molti angeli, oltre ai rappresentanti della Trinità. Quindi ha un senso chiedersi a cosa serve l’intercessione. Essa in sostanza ha diversi effetti energizzanti:
PRIMO: Quando nella vostra preghiera mostrate tutto l’amore e l’attenzione che provate per il vostro protetto gli angeli non agiscono solo a suo, ma anche a vostro favore. Hanno una doppia motivazione per favorire le vostre richieste, per proteggere, correggere, donare, aiutare, e in generale per occuparsi del vostro protetto.
SECONDO: il cielo è toccato dal fatto che voi preghiate per un altro, che usiate per lui parte del vostro tempo e della vostra concentrazione, sia per pregare sia per purificarvi e il prepararvi alla preghiera. La vostra intercessione è così bella e convincente che gli angeli non possono fare a meno di ascoltarla e cercare di esaudirla. Sul piano umano accade qualcosa di simile quando uno sportivo o un musicista riescono a dare il massimo di fronte a un pubblico attento caloroso ed entusiasta. Gli angeli fanno sempre il loro lavoro, ma in questi casi lo fanno con maggior gioia e gratitudine del solito.
TERZO: La intercessione viene esposta a tutti nel corso di una conferenza celeste, durante la quale si cercano le entità migliori per occuparsene, come, per esempio, un Santo o l’Angelo guida di un essere umano che può aiutare voi o il vostro protetto a trovare una nuova strada per risolvere la situazione.
QUARTO: Gli angeli comunicano all’anima del vostro protetto che qualcuno ha pregato per lei, che è importante e che viene presa sul serio. L’anima sarà felice di sapere che ci sono persone che si preoccupano per lei e si sentirà avvolta da una nuvola di amore. Tutto questo ha un effetto incoraggiante ed è energizzante sull’anima. 
QUINTO: L’energia positiva e luminosa del intercessione ha l’effetto di ostacolare le gerarchie oscure. Furiose esse non possono fare nulla contro l’oggetto del intercessione. La vostra preghiera infatti ha il potere di dare più spazio alle entità luminose, aiutare l’anima del vostro protetto ad aprirsi e a divenire maggiormente ricettiva nei confronti delle ispirazioni, suggerimenti, idee e misure protettive provenienti dal cielo.
SESTO: La vostra intercessione ha un ulteriore effetto, ovvero rallegrare Dio. Non sottovalutate la forza di una preghiera fatta con amore e proveniente da un cuore puro! Il pensiero che Dio gioisce della vostra intercessione potrebbe essere da solo un motivo sufficiente a pregare, al di là di qualsiasi altra motivazione.

NOTA: Alexa Kriele è una esperta di fama mondiale nello studio dell’Angelologia,
Attraverso la sua profonda fede Cristiana e le sue capacità medianiche riesce
a trasmetterci i messaggi degli Angeli rispondendo a domande poste
dal suo interlocutore Bernard Jakoby, esperto parapsicologo tedesco.

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