Gli Angeli insegnano : essere di esempio
Ognuno di noi deve essere consapevole dello stato d’animo delle persone che ci circondano, specie quando sono afflitte.
Ricordo un giorno in cui mi trovavo nel centro storico di Dublino, insieme a mia figlia Ruth, che aveva lasciato la sua automobile in un parcheggio a più piani. Quando ci mettemmo in fila davanti allo sportello automatico per pagare la sosta, gli Angeli mi sussurrarono di osservare con attenzione ciò che sarebbe accaduto di li a poco. Notai che la coda era composta da una dozzina di persone, che passai diligentemente in rassegna. Nel volgere di un brevissimo istante, il mio sguardo indugiò su una donna, che avrà avuto poco meno di quarant’anni. Non mi sfuggì che aveva un’aria decisamente abbattuta, e che il suo corpo non emanava quelle vibrazioni tipiche di una persona serena. Era ormai giunto il suo turno di pagare, e la vidi frugare dentro la borsa alla disperata ricerca di alcune monete da inserire nello sportello automatico ma, a quanto pare, non ne trovò. Estrasse dunque una carta di credito, salvo poi rimetterla via non appena si accorse che quell’apparecchio non la accettava. Alle sue spalle, c’era un signore sulla sessantina, alto e corpulento, ma vestito in modo elegante.
D’un tratto, apparve un angelo alla sua sinistra. L’angelo, che aveva una sagoma imponente, piegò il busto per portarsi all’altezza di quell’uomo, rivelando così il suo aspetto spiccatamente virile. A giudicare da quello che vidi, non aveva le ali. Mi accorsi che aveva iniziato a bisbigliare qualcosa all’orecchio del Signore, che si avvicinò alla donna dicendole, mentre le mostrava il palmo della mano: “Non si preoccupi; tenga le monete di cui ha bisogno”. Il volto della signora si illuminò, e gli occhi si spalancarono dinanzi al gesto gentile di quello sconosciuto. In quel preciso istante, percepii distintamente che la frequenza vibratorio della sua energia aveva avuto un’impennata all’interno del suo corpo. Non saprei dire a quanto ammontasse quella somma di denaro; è assai probabile che si trattasse solo di qualche moneta. La gioia che pervase quella donna non scaturiva dal denaro in sé, bensì da quel gesto altruista che quello sconosciuto aveva scelto di compiere. Lo ringraziò mentre l’uomo le disse, sorridendo a sua volta: “E’ stato un piacere”. Dopo che i due se ne furono andati, rimasi in coda ad aspettare il mio turno. Gli Angeli mi dissero che quell’azione non era stata compiuta nel solo intento di aiutare quella donna impossibilitata a pagare, ma anche perché servisse da esempio a beneficio delle altre persone che erano in fila. Era dunque importante che vedessero con i loro occhi in cosa può consistere un gesto di gentilezza, e lo ricordassero per altre occasioni.
Assistere ad una buona azione, scegliendo di farne tesoro per il futuro, ci aiuta ad aprirci a nuove opportunità che ci consentono di aiutare gli altri, di essere una luce, per quanto fugace, nella vita di una persona.
Lorna Byrne – La speranza degli Angeli
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