Un Addio nel sogno
Il lunedi mattina del 28 maggio 2014, mi sono svegliata, ricordando di aver fatto un sogno molto particolare.
Mi capita spesso di fare sogni premonitori,cercavo quindi di decifrarlo per dargli un significato.
Significato che purtroppo non tarda ad arrivare! Ecco il sogno:
Sono a casa mia, esco sulla veranda e vedo mio figlio insieme al nostro gatto,
li vedo giocare felici, noto dell’acqua a terra,
penso che probabilmente mio figlio l’abbia gettata lì per gioco.
Come al solito, penso, mi toccherà poi pulire tutto.
Non appena termino questa riflessione il gatto mi salta in braccio,
si fa abbracciare e coccolare in modo insolitamente affettuoso,
nello stesso istante un’improvvisa folata di vento mi scompiglia i capelli, tanto che due ciocche restano come appiccicate sulle mia guancia. Per un attimo ho temuto che il gatto tra le mie braccia, volendo giocare, potesse acciuffare i miei capelli, e nel farlo, graffiarmi involontariamente il viso. Con mia grande sorpresa, il micio portò dolcemente le sue zampine sul mio volto, si mise dapprima a spostare con estrema delicatezza le mie ciocche di capelli, e successivamente mi accarezzò il volto con i morbidi cuscinetti posti sotto le sue zampe.
Istintivamente provai la sensazione che le sue fossero carezze d’Amore, quasi volesse in qualche modo consolarmi . Questo episodio mi lasciò una strana emozione e mi fece riflettere, ma intanto la vita trascorreva normalmente. Mercoledi mattina ( due giorni dopo, come due erano le ciocche spostate dal mio gatto nel sogno), stavo rientrando in auto a casa, dopo aver accompagnato mio figlio a scuola,
il mio sguardo ricade sul ciglio della strada nei pressi del cancello principale di casa mia, e lì che vedo un gatto a terra. Provo un senso di profondo dispiacere pensando che sia stato investito da un’auto, allora mi dirigo vicino al bordo della strada, guardo dal finestrino la povera creatura inerte, provo allora un senso di terrore, in quanto sembra assomigliare al mio al mio gatto.
Con angoscia parcheggio l’auto, ed a piedi mi dirigo in tutta fretta
per verificare se il micio a terra fosse il mio gatto. Vi risparmio ciò che ho provato quando l’ho visto: sembrava proprio lui…
In preda al dolore sono fuggita verso casa, con ansia e con la speranza di essermi sbagliata,
sono corsa a controllare la sua cuccia: era vuota!
Mi sono sentita mancare… Io non ho avuto il coraggio, e dopo un’ora,
ho mandato una persona di fiducia a recuperare il corpo del mio gatto. Ero sotto shock… Non volevo crederci! Sono rimasta tutto il giorno sulla veranda, vicino alla sua cuccia nella speranza di vederlo tornare,
volevo solo stare lì ad aspettarlo.
Dopo qualche ora, per esorcizzare il dolore e la rabbia, come un automa,
mi sono messa a pulire la veranda, mentre un senso di impotenza mi sovrastava. Questo tragico episodio della mia vita ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore e nella mia anima…
Si prova un senso di infinita tristezza nel vedere un essere a noi caro che non c’è più.
Lui se né andato per sempre, ha sofferto in assoluta solitudine nell’attesa di morire! Mi dispero nel pensare che senso abbia tutto questo dolore…
Un caro saluto.