LA NASCITA :  RISPONDE L’ANGELO ARIEL 

Linda: che cosa accade prima della nascita? Puoi descrivere il viaggio del regno celeste al neonato?

Ariel: l’essenza che abbiamo definito come anima è, secondo la vostra terminologia, eterna. Essa evolve mediante l’apprendimento, la crescita, la capacità di amare e la disponibilità a imparare ad amare. La crescita prima della nascita è una questione molto complessa. L’anima lavora con le altre incarnate in corpi umani, definibili in fondo come genitori. L’anima raggiunge un livello di comprensione o, se volete, di comunicazione, di cui i genitori potenziali sono spesso ignari. La comprensione viene raggiunta tramite un processo di riunione di quell’anima con altre, noto come nascita. Prima del concepimento effettivo del miracolo che chiamate bambino, tutto è in perfetto accordo con l’anima. Ciò, tuttavia, non è necessariamente in perfetto accordo con la personalità e l’ego dei genitori e delle altre figure coinvolte. Per chi riveste il ruolo di genitore è, ad esempio, difficile sentire la morte del corpo fisico del bimbo per quello che chiamate aborto spontaneo, morte fetale o interruzione della gravidanza per cause naturali o volontarie. Non desideriamo trasmettere alcun giudizio, concepito come voi uomini lo intendete, sulla legittimità o l’illegalità di tali azioni perché ciò esula dalla nostra competenza. Ma vorremmo che capiste nel profondo del cuore, nell’ottica dell’anima, che non sono esperienze casuali. Sono opportunità di crescita, lezioni spirituali, esperienze divine per nulla differenti da quella di vivere a lungo e di andare incontro a ciò che definite morte naturale. Ogni anima, ogni singola anima nella sua evoluzione e nella sua crescita richiede esperienze differenti. Ogni esperienza è completa per una determinata anima in un determinato momento. Non ci sono esperienze superflue o esperienze mancanti. 

Linda:…… Stavo cercando di farmi un’idea di quanto succede nel regno celeste prima della nascita, come accaduto quando avete descritto ciò che si verifica nel periodo di tempo successivo alla morte.

Ariel: quello che succede può essere esattamente equiparato al processo inverso rispetto a quello descritto. L’acqua in forma gassosa di cui abbiamo parlato nell’analogia, viene paragonata a questa miracolosa interazione di anime.  Quando l’anima destinata a diventare un essere umano si incarna nel corpo e sappiamo che dal momento del concepimento in cui il miracolo di una nuova vita ha inizio si verifica una rapida crescita, l’anima stessa passa allo stadio che abbiamo già descritto come liquido, e viene coinvolta in un’associazione sempre più stretta col mezzo fisico che le è stato dato e che cresce e si sviluppa. A mano a mano che il corpo cresce e il feto si sviluppa, la fase verso cui l’anima tende è quella solida. L’anima si connette e si identifica sempre più con tale stato fisico, per essere capace di vivere una vita che sappia irradiare luce nell’ambito della vibrazione e, nel contempo, di mantenere una straordinaria e chiarissima connessione con questo regno.

Linda: il coinvolgimento dell’anima nel processo della nascita sembra un graduale rafforzamento della connessione fra anima e corpo, accompagnata dal distacco progressivo dall’unità celeste. È giusto quello che ho detto?

Ariel: sostanzialmente si. Il passaggio che avviene fra il corpo fisico e il regno divino non è istantaneo, né quando si muore né quando si nasce. È un processo che, via via che ciò che chiamate tempo passa, si verifica a una velocità che dipende dalla singola anima e dalle specifiche circostanze.

(Steven J. Thayer, Linda Sue Nathanson)

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