ESPERIENZA DI PRE-MORTE VISSUTA DAI BAMBINI :

Raymond A. Moody, è un medico, psicologo e parapsicologo statunitense, noto per i suoi studi sugli stati di premorte, pioniere in questo campo. Lui Racconta: 

“Il primo caso di esperienze di pre-morte in un bambino mi colse di sorpresa mentre lavoravo come interno presso un ospedale della Georgia.
Stavo eseguendo un’analisi di routine su un paziente che chiamerò Sam: un bambino di nove anni che, l’anno precedente, aveva rischiato di morire per un arresto cardiaco causato da una malattia della ghiandola surrenale. Stavamo chiacchierando del suo male, quando timidamente e spontaneamente mi disse:

“ Quasi un anno fa sono morto”.
Lo indussi a parlare della sua esperienza. Sam mi disse che, da morto, si sentiva fluttuare al di fuori del suo corpo e osservava dall’alto il dottore che gli premeva il petto per riattivare il cuore. In questa strana condizione, cercava di convincere il medico a smettere di picchiarlo, ma quello non gli prestava alcuna attenzione. A quel punto Sam provò la sensazione di salire rapidamente in alto e di vedere la terra ricadere molto al di sotto di lui. Quindi attraversò una galleria buia si incontrò dall’altra parte con un gruppo di Angeli. Alla mia domanda se questi Angeli avessero ali, rispose di no.
“Erano incandescenti” disse; ed aggiunse che avevano tutti l’aria di volergli molto bene.
“In quel posto”, disse “ogni cosa era piena di luce”.

Comunque, lui riusciva a distinguere una bellissima scena pastorale. Quel luogo paradisiaco era circondato da un recinto: gli Angeli gli dissero che, se avesse oltrepassato il recinto, non sarebbe più tornato in vita. Quindi, un essere di luce che Sam chiamava Dio, gli ordinò di tornare indietro e di rientrare nel corpo.” Io non volevo tornare ma lui mi costrinse” concluse Sam.
L’esperienza di pre-morte fatta da un bambino ha un significato particolare.

Di fronte a tanta innocenza, i ricercatori hanno l’occasione di esaminare un individuo che ha avuto ben poco tempo per pensare alla vita, alla morte, all’aldilà. I bambini non essendo imbevuti delle speculazioni del mondo degli adulti, non conoscono nulla che possa assomigliare all’esperienza di pre-morte. Appunto perché scevri dei condizionamenti culturali degli adulti, gli episodi vissuti dai bambini aggiungono validità al fenomeno dell’esperienza di pre-morte.

I bambini riportano gli stessi sintomi degli adulti di qualsiasi cultura. La sensazione di vedere il proprio corpo dall’esterno, la revisione panoramica della vita, il passaggio di un tunnel, l’incontro con gli altri compresi parenti vivi e morti, l’incontro con un essere di luce, la presenza di una divinità, il ritorno del proprio corpo. L’assioma < i bambini sono la bocca della verità> ben si addice ai casi di bambini che subiscono un’esperienza di premorte.

Una bambina di nove anni che chiamerò Nina, la quale ha avuto un’esperienza di pre-morte durante l’operazione di appendicite racconta questo fatto:
“ Li sentivo dire che il cuore non batteva, ma io li guardavo dal soffitto. Da lassù vedevo tutto. Volteggiavo vicino al soffitto e quando vidi mio corpo, non sapevo che era il mio! Poi capii, perché lo riconobbi. Uscì in corridoio e vidi mia madre che piangeva: le chiesi perché, ma lei non mi sentiva. Sentivo dire i medici che credevano che fosse morta.
Poi venne una bella signora che mi aiutò, perché sapeva chi ero spaventata. Attraversammo un tunnel e arrivammo in cielo. Ci sono dei bellissimi fiori li’! Stavo con Dio e con Gesù, che mi dissero di tornare da mia madre che stava soffrendo. Dicevano che dovevo continuare la mia vita. Allora tornai e mi svegliai.
Il tunnel era lungo e buio. Lo attraversai molto rapidamente. Alla fine c’era la luce: quando la vedemmo mi sentii felice. Per molto tempo ho desiderato tornare la. Ancora adesso voglio rivedere quella luce.”

La vita oltre la vita Raymond A. Moody

 

 

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