Sulle virtù della semplicità e dell’umiltà
Simbolicamente, cosa ci dicono gli Angeli di questa virtù?
Angelo Samuel (come sovrano del martedì). Angelo dello Slancio
Angelo planetario Phaleg (come reggente di Marte). Angelo della semplicità
È scritto nel Libro di Samahel e Tahariel che attraverso le Energie del
Angelo Samuel (come sovrano di Martedì) e l’Angelo Planetario Phaleg, sovrano di
Marte, che rappresenta la “Forza e la Spinta” (colore rosso), prenderà l’essere umano
un livello di coscienza che ti renderà capace di separare “il grano dalla zizzania”; da “aratura
e fertilizzare” il cammino per piantare i “semi” della spiritualità, fecondando
di virtù relative a:
• Lo slancio e la forza (vedere le aspettative della nostra vita per continuare e
finire le cose proposte prontamente e senza esitazione, con i pensieri
forte, energico e organizzato.
• Oggettività (per non cadere negli errori che portano alla fretta e al falso
conoscenza).
• Imparare (per trasformare parole, azioni e silenzi in un “Maestro”.
E insieme all’Energia dell’angelo Ruahel (l’Angelo della Disciplina) li farà raggiungere
lo Stadio della Coscienza (5° Stadio) della coscienza della Volontà.
Luce opposta (nera): Ababdon, che simboleggia la distruzione dell’equilibrio che
sostiene l’essere legato alla materia…
Martedì: Angelo dominante SAMUELE
- Virtù: Coraggio – la spinta nelle battaglie – e Fede; la semplicità.
- Giorno di Marte (corpo celeste).
- Colore: rosso vivo.
- Luce: rubino
- Profumo: mirra
- Pietra o gemma: diaspro rosso (anche il granato funziona molto bene); Rubino.
- La sua energia planetaria “Phaleg” che emana dall’angelo superiore Umiel.
- Periodo diurno: Crepuscolo.
E cosa pensiamo di questa virtù?
Quando gli emblemi della semplicità e dell’umiltà sono radicati in noi,
di incalcolabile valore spirituale, fanno aprire gli occhi al Viandante.
“porte” di accettazione e correzione, revisione dei propri valori, loro
atteggiamenti… rendendolo allo stesso tempo “forte” nello spirito da cui tenerlo lontano
grandi “ombre” che sono anche caratteristiche di queste grandi “luci” e che non lo sono
altro che arroganza, orgoglio, vanità, possessività, arroganza,
egoismo… e come no! riuscire a correggere!
Una persona semplice è una persona “naturale” e sarà proprio quella naturalezza
quello che attrae la coscienza necessaria per creare pensieri e sentimenti
profonda empatia e sensibilità verso ciò che riceve dall’esterno, chiamateli
persone (rapporti umani) o cose (rapporti con la natura, con la nostra
Madre Terra); e anche di altruismo e distacco, perché anche lui sa
apprezza che ciò che è importante non è ciò che hai ma ciò che influisce o da cui proviene
altri, e tutti caratterizzati dalla voglia di fare del bene, senza apparenze,
farlo dalla verità, dal cuore.
Perché la semplicità è apertura del cuore e della mente, è portare via il nostro
“maschere”, e ciò è possibile solo se vanno di pari passo con umiltà e sincerità,
allontanarsi dall’invidia, dall’ego personale, dai pregiudizi, dall’arroganza,
materialismo. È l’apprendimento che interagisce con la Libertà dell’essere umano, quello
grande moneta che ci darà sufficiente autonomia e fiducia per essere
capace di comprendere e correggere il nostro nuovo corso di vita. È uno stato di
forza, di azione, che ci porterà direttamente all’autostima, a
determinazione a raggiungere i nostri obiettivi.
Un’energia che dobbiamo mantenere sempre molto presente affinché ci renda
in grado di riconoscere i nostri modi di agire, di vederci come siamo, con
i nostri difetti e con le nostre virtù, facendoci vedere i nostri pregiudizi senza
ragione e i giudizi di valore che esprimiamo per le azioni degli altri, vedendo il
le cose come stanno, sempre con umiltà, con semplicità, accettando tutto ciò
È successo e ho imparato da esso.
La generosità nasce dalla persona semplice e il sostegno verso l’altro diventa
incondizionato. È un valore che ti fa apprezzare i beni materiali con cui hai
vero altruismo e naturalezza. È la consapevolezza che ti farà vedere e ripensare al tuo
propri valori.
La virtù della semplicità è quella che ancora una volta ci fa tornare alla nostra “infanzia”,
essere figli della nostra stessa innocenza e buona fede.
Siamo Umili
Su come definire la virtù dell’umiltà, Santa Teresa ci ha detto: «L’umiltà
è camminare nella verità”. Cioè, essere autentici e trasparenti.
L’umiltà è il motto dello “studente”, dell'”apprendista”, di colui che conosce i propri limiti
e le sue debolezze, della persona che ama disinteressatamente il prossimo,
incondizionato, con uno spirito di servizio, sentendosi uguale all’altro, diverso, ma
lo stesso, niente di meglio.
L’umiltà non viene da sola, è preceduta dalle radici di tante altre virtù che sono
potrebbero considerare sorelle, sono virtù che lo accompagnano, che vanno di pari passo e
che infine motivano l’umiltà a manifestare, tra loro, gentilezza, mitezza, misericordia, modestia, moderazione e serenità
Si dice che l’umiltà è la lezione che fa più male, perché è quella che in qualche modo
resiste al tuo ego e lo fa tornare sul suo orgoglioso progresso interiore.
Alcuni consigli semplici ma molto pratici per educarci internamente in questo
grande virtù, sarebbe basato su:
La sincerità. Diciamo la verità. Uno dei motivi principali che ci portano a
la menzogna è vanità. Sentirsi protagonista. Volendo distinguersi dal resto.
Rispetto e silenzio. Cerchiamo di essere rispettosi con le nostre parole, mentre allo stesso tempo
sappiamo come tacere Lo stesso Gesù di Nazareth ci ha detto: “Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra”. – Matteo 6:3
Non giustifichiamo l’ingiustificabile. Rinunciamo all’autodifesa se è il caso all’orgoglio ferito.
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