PSICOFONIA DALL’ALDILA
MARCELLO BACCI
Marcello Bacci, che vive e opera a Grosseto, è senza dubbio il ricercatore italiano, attivo nella metafonia, più conosciuto al mondo per i suoi straordinari esperimenti e per la grande generosità che dimostra mettendo a disposizione della scienza e di tutti coloro che hanno perduto una persona cara la propria eccezionale dote: quella di poter comunicare con estrema chiarezza e precisione con le entità che abitano l’altra dimensione. E, voglio sottolinearlo, egli ha sempre agito senza chiedere un soldo, aiutando chi si rivolge a lui per puro spirito umanitario, investendo il suo tempo e le sue energie solo per amore della verità e del suo prossimo. Ma nonostante ciò, biechi e perversi personaggi hanno più volte tentato di demolirlo, di distruggerlo, attaccandolo anche sul piano personale, non potendo zittire quella sua radio che, a dispetto di scettici e cinici, ha continuato per anni a portare messaggi di enorme speranza, bellezza e serenità: messaggi da un mondo di luce ed amore che arriva a rischiarare perfino il nostro cupo presente.
La metafonia, o psicofonia, è quel particolare fenomeno legato alla registrazione delle voci degli abitanti dell’aldilà che vengono registrate su nastro magnetico o, più recentemente, grazie all’ausilio di programmi specifici per le registrazioni computerizzate, direttamente su computer. Lunghe diatribe sono state condotte sulla genuinità del fenomeno che, per anni, è stato avvolto in un alone di pressappochismo in quanto le ricerche venivano per lo più condotte a livello personale e casalingo, con mezzi tecnici poco adeguati e spesso si accusavano questi ricercatori improvvisati di fraintendere il senso dei messaggi che spesso erano poco chiari e si avanzava l’obiezione che le voci captate altro non fossero che banali interferenze elettromagnetiche. Ma da un po’ di tempo a questa parte le cose sono cambiate, grazie anche al lavoro appassionato e serio di persone come Marcello Bacci in Italia e Sarah Estep (v.) in America. Mi piace ricordare a tutti gli scettici che negano aprioristicamente che quelle registrate siano effettivamente le voci dei deceduti, che proprio qui in Italia abbiamo i migliori esperti nell’analisi scientifica di tali voci e che in tutto il mondo il “Laboratorio” di Bologna è diventato un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono sottoporre ad un analisi seria i risultati delle proprie indagini nel campo della psicofonia (il fenomeno metafonico viene, a volte, anche indicato con questo termine) e, più in generale, dei fenomeni psi. Tecnici e scienziati stimati come Daniele Gullà e Paolo Presi vengono spesso interpellati anche dalla polizia quando c’è necessità di serie perizie volte ad accertare l’identità di una persona tramite la sola registrazione della voce o l’analisi dei tratti somatici di una foto. Ricordo di un esperimento straordinario condotto dai tecnici del Laboratorio proprio nello studio di Marcello Bacci a Grosseto il 5 dicembre del 2004, durante il quale erano presenti, tra gli altri, il professor Fontana (v.), Anabela Cardoso, nota ricercatrice brasiliana, e Robin Foy, ricercatore del gruppo inglese di Scole. Riporto di seguito le fasi più incredibili dell’esperimento raccontate da Paolo Presi sul sito www.marcellobacci.it : “Le entità, su richiesta di Bacci, parlano in inglese con David Fontana e con Robin Foy e in lingua portoghese con la Cardoso che, stringendo la mano di Mario, mostra segni di commozione. David Fontana è letteralmente sconcertato per il contatto e per il colloquio che sta intavolando con le entità. A questo punto uno sguardo d’intesa lanciato da Mario Festa a Franco Santi, due tecnici presenti, che durante tutta la seduta è sempre rimasto in attesa accanto a Marina ed Emanuele, dà inizio all’esperimento scientifico. Franco avanza, prende possesso della radio, la gira al contrario e comincia a togliere la prima, la seconda, la terza, la quarta valvola mentre la comunicazione da parte dell’invisibile interlocutore continua imperterrita e come se nulla fosse accaduto. A questo punto gli ospiti stranieri danno evidenti segnali di grande sgomento, mentre Franco, imperterrito, continua la sua operazione di rimozione. Su richiesta di Paolo Presi, Franco toglie anche l’ultima valvola, la quinta. Ora la radio non è più una radio, o meglio è tale perché rimane accesa e solo perché c’è corrente, ma essa non riceve più su alcuna frequenza e come potrebbe farlo dal momento che le mancano tutti i componenti essenziali per la trasmissione? Ma nonostante tutto continuano ad arrivare messaggi: le entità parlano come se niente fosse accaduto! Poi avviene l’inverosimile, l’impossibile, l’imponderabile: Bacci, con un atto non programmato ma del tutto istintivo, spegne la radio agendo sul tasto dell’interruttore. Ora non c’è più corrente, la radio è un oggetto inerte, anzi essa non è più una radio ma può essere tutto e niente. La radio, la vecchia radio di Bacci è solo un soprammobile. E che accade? Con somma meraviglia di tutti i presenti accade che, a radio spenta, le voci continuano a dare i loro messaggi! Sì, a radio spenta, continua la comunicazione delle entità; l’unica variabile è che le voci sembrano essere un pò più lente ma sempre chiare e comprensibilissime. La stanza è in subbuglio, tutti si alzano in piedi; alcune mamme presenti si commuovono. Marcello è stordito dall’evento; Anabela Cardoso abbraccia Mario Festa sgomenta e commossa; Robin Foy e David Fontana sono anch’essi in piedi attoniti, increduli e stravolti dagli eventi. In un attimo tutto è compiuto. Che cosa accadrà adesso? Noi che scriviamo questa testimonianza vogliamo solo documentare quanto avvenuto, dopo si vedrà. Ma le entità ci perdoneranno la trasgressione o ci faranno fare la fine del gruppo di Scole come ci è stato detto in uno degli ultimi messaggi? Noi siamo fiduciosi; speriamo che ciò non avvenga perché la “trasgressione” è stata fatta al solo scopo di conoscere, di comprendere, di capire. Abbiamo varcato le colonne d’Ercole? Non lo sappiamo ma siamo fiduciosi ed andremo avanti. Se ci saranno altre opportunità e ci daranno la possibilità, abbiamo in mente qualcosa di ancora più sconcertante per i prossimi esperimenti.”
Paolo Presi, tecnico e socio fondatore del Laboratorio di Bologna, dopo l’analisi accurata della loro struttura elettroacustica, a proposito delle voci registrate tramite gli esperimenti di metafonia, ha scritto la seguente relazione tecnica: “Dall’esame delle strutture elettroacustiche delle voci esaminate e delle loro accertate anomalie oggi siamo in grado di affermare, con il supporto di evidenze documentali, che tali eventi acustici presentano caratteristiche fonetiche associabili a voci. Tali voci si presentano con evidenti caratteristiche di assoluta originalità, essendo strutturate e caratterizzate da parametri che divergono in modo significativo da quelli tipici applicabili alle voci umane. La presenza di zone formantiche costituite da rafforzamenti localizzati di rumore tali da conferire alla voce una struttura acustica prossima, ma non uguale, a quella umana nonché le anomalie riscontrate nei luoghi di articolazione ci induce ad affermare l’esistenza di un processo di formazione atipico, la cui matrice ci è tuttora scientificamente ignota, ma oggettivamente operante”. Voci non umane, dunque, è accertato scientificamente. E oggi grazie a programmi specifici i messaggi possono essere ripuliti dei rumori di fondo sì da renderli molto più comprensibili. Un ottimo sito italiano che si occupa di questo tipo di ricerca è quello del dottor Nicola Schepis, all’indirizzo www.nicolaschepis.it. Marcello Bacci cominciò a sperimentare nel campo della ricerca psichica all’inizio degli anni ’60 e da allora ha utilizzato diverse metodologie d’indagine.
Dopo diversi anni di sperimentazione con il solo magnetofono, la ricerca si è indirizzata alla ricezione di voci paranormali tramite un apparecchio radioricevente a valvole. L’uso di un apparecchio radio come strumento per la ricezione delle voci paranormali fu suggerito dalle stesse entità con le quali Bacci era in contatto tramite il magnetofono. Oggi i contatti radio avvengono con la necessaria presenza di Marcello Bacci che evidentemente è un elemento medianico in grado di convogliare energie sconosciute “che non sono di ordine scientifico, ma di altro ordine”, come hanno spiegato più volte le voci stesse.
Tentativi di stabilire il contatto in assenza di Bacci hanno dato sempre esito negativo, confermando il ruolo medianico dello sperimentatore. Bacci conduce i suoi esperimenti (oramai sono migliaia e migliaia le registrazioni effettuate) sintonizzando la radio su una frequenza a onde corte dove però non ci sia alcuna trasmissione. Dopo un’attesa variabile, la portante subisce un cambiamento, spariscono i rumori di fondo e si sente un segnale acustico molto particolare, simile ad un vortice di vento che va e viene. Si sentono poi le voci che iniziano a parlare e colloquiano con Bacci ed i presenti per circa mezz’ora. Le voci appartengono a individualità molto diverse fra loro e ciò si deduce dal diverso timbro, dalla consistenza fonica e dal contenuto di pensiero individuale; alcuni degli interlocutori si presentano come entità spirituali o maestri, mentre altre entità si presentano con un nome proprio. La guida di Bacci, Cordula, ha spesso chiamato per nome gli sperimentatori e si è espressa anche in diverse lingue, proprio per escludere il sospetto che potesse trattarsi di intercettazioni di trasmissioni radiofoniche umane. Le entità hanno più volte affermato che il contatto avviene allo scopo di alleviare la sofferenza delle persone che hanno subito la perdita di un congiunto profondamente amato ed è destinato a favorire un incontro fra “vivi e morti”, anche se spesso le entità ci dicono che loro sono vivi più che mai e che i veri morti siamo noi, oppressi dai limiti della corporeità. A sottolineare quanto affermato, durante il colloquio alcuni degli ospiti, anche se partecipano per la prima volta, vengono chiamati per nome e talvolta anche col cognome dall’entità che parla alla radio e poi viene presentato il congiunto tanto atteso e viene favorito un dialogo diretto con chi è rimasto “dall’altro lato del velo”. Il defunto si presenta ripetendo più volte il proprio nome, comunica con gioia la propria sopravvivenza e spesso dichiara la propria iniziale sorpresa di essersi ritrovato vivo e immerso in una luce sfolgorante; talvolta la sua voce conserva lo stesso timbro e le medesime caratteristiche foniche di quando era in vita e ciò suscita profonda e sconvolgente emozione nei presenti. Bacci ha pubblicato nel 1995, per le Edizioni Mediterranee, il libro Il mistero delle voci dell’aldilà, dove racconta nei particolari la sua straordinaria avventura di uomo cui è toccato il destino di gettare un ponte verso l’aldilà per dare consolazione a chi soffre.
LA SCIENZA CHE HA DIMOSTRATO L’ALDILA’ – Francesca Scarrica
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