PENSIERI DI OMRAAM MIKHAËL AÏVANHOV

Al mattino noi andiamo a contemplare il sole che sorge. Contemplandolo, lo mangiamo, lo beviamo, e quella luce e quel calore, che sono vivi, si propagano in tutte le cellule del nostro corpo: le illuminano, le rafforzano, le purificano e le vivificano.
Ogni giorno voi siete davanti al sole, che proietta nello spazio particelle di luce. Guardandolo, cercate di pensare che scacciate tutte le impurità dal vostro organismo per sostituirle con particelle di luce che il sole vi invia. Con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima, cercate di prendere quelle particelle divine e di metterle dentro di voi. È così che, a poco a poco, impregnerete di vibrazioni spirituale la materia del vostro essere, e diventerete sempre più vivi grazie al sole.


Perché tanti religiosi presentano Dio come un giudice spietato che punisce gli esseri umani per la minima trasgressione? In realtà Dio non distribuisce punizioni, ma l’universo da Lui creato poggia su alcune leggi, e queste leggi governano anche l’essere umano, la sua vita fisica, come pure la sua vita psichica e spirituale. Sono queste leggi a essere inflessibili, e chi non le rispetta si mette nella condizione di ricevere una sanzione. Inoltre, come conseguenza, tale sanzione può estendersi alla sua discendenza.
Prendiamo un esempio fra i più conosciuti: l’alcolismo. L’alcool è dannoso non solo alla salute fisica e psichica di chi ne abusa, ma anche a quella dei suoi figli. E lo stesso vale per ogni genere di eccessi e trasgressioni. Ecco come si manifesta la Giustizia divina, che vuole portare l’essere umano a prendere coscienza delle proprie responsabilità.


Il discepolo di un insegnamento iniziatico ha una chiara conoscenza delle leggi del destino. Sa che le prove che dovrà affrontare nel corso della sua esistenza sono la conseguenza di trasgressioni commesse nelle sue precedenti incarnazioni. Ora egli deve riparare e imparare. A questo scopo, è necessario che egli accetta tutte le condizioni che la Giustizia divina ha decretato per lui, poiché nulla può opporsi a quei decreti. Se egli deve subire un fallimento, ammalarsi, fare un incontro infelice, non potrà evitarlo, poiché sul piano fisico non è libero. Tuttavia l’essere umano non vive solamente sul piano fisico: la libertà può essere conquistata anche e soprattutto sul piano spirituale. Se, attraverso la preghiera e la meditazione, stabilite dei legami con il Mondo divino, se lavorate per aumentare in voi la luce, la forza, la purezza, l’amore, quando verrà il momento delle prove sarete in grado di trasformarle: saprete considerarle in modo diverso, non vi sentirete schiacciati, ma al contrario rafforzati e arricchiti grazie a esse.


Gli esseri umani hanno l’abitudine di rispondere al male con il male, all’odio con l’odio, ma questa vecchia filosofia non ha mai dato buoni risultati. Quante volte, volendo sbarazzarsi di un nemico, in realtà non si fa altro che legarsi a lui! Quando si detesta qualcuno, infatti, è esattamente come se lo si amasse. Ci si immagina che l’odio spezza i legami… Al contrario, esso crea legami forti e tenaci quanto l’amore. Ovviamente questi legami sono diversi: l’amore porta certe cose e l’odio ne porta altre, ma in modo altrettanto certo e potente.
È con il bene che ci si oppone al male, è con l’amore che ci si oppone all’odio. E il male finisce sempre con l’essere sconfitto, poiché Dio gli ha rifiutato l’immortalità. Ogni parola e ogni azione di odio possono essere paragonate a una pietra che viene gettata in aria: via via che il tempo passa, essa ha sempre meno forza per innalzarsi. Viceversa, una buona parola, un atto di bontà possono essere paragonati a una pietra che viene gettata dall’alto di una torre: più passa il tempo, più il suo moto accelera e la sua potenza cresce. Qui risiede il segreto del bene: anche se all’inizio è debole, alla fine è onnipotente e trionfa.

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