L’ANGELO CUSTODE DI PADRE PIO
Le esortazioni di Padre Pio da Pietrelcina al ricorso fiducioso al proprio Angelo erano incalzanti.
Un forestiero si raccomandò al Padre di assisterlo da lontano per mezzo dell’Angelo. Padre Pio rispose: “Purché me lo mandi”.
Un giorno un’altra figlia spirituale manifestò il suo rammarico al Santo: “Padre, questa mattina l’Angelo custode non mi ha svegliata e non sono venuta messa”. E padre Pio: “E che? È forse egli tenuto a farlo se non glielo chiedi?”.
Margherita Cassano aveva lasciato la sua città di Bari per trasferirsi a San Giovanni Rotondo accanto a padre Pio ed abitava in un una casupola nel rione di Santa Croce, alla periferia nord del paese.
La mattina per trovarsi puntuale alla messa celebrata dal Padre, usciva di casa alle quattro. Ma spesso, specie in inverno, il ritrovarsi sola per strada, quando era ancora buio, le creava angoscia. Un giorno chiese al sacerdote: “Padre, fatemi trovare una casa più vicina al convento. Ho paura, a volte sento voci dalla montagna”.
E Padre Pio la rassicurò: “Perché hai paura? Quando la Chiesa è lontana, gli Angeli contano i passi”.
La signora Giulia del villano, di Roma, prima di lasciare il confessionale chiese al padre: “padre, permette che vi mandi il mio angelo custode da casa?”. E il padre subito di rimando: “Molto bene! Non dunque come in passato che non me lo hai mandato mai!”.
Alla signorina Ada Sturla di Genova, che gli aveva chiesto di essere sempre spiritualmente vicino, rispondeva: “Prega l’Angelo custode e mandamelo sempre in caso di bisogno”.
Pia Forgione, nipote di Padre Pio e mamma di una famiglia numerosa, gli chiese un giorno: “Come mi devo comportare quando sono incerta sul da farsi? Con tutti questi figli non posso venire in convento a parlarvi”. E lo zio: “Manda l’Angelo custode, e poi il primo pensiero che ti viene è quello giusto”.
Che l’Angelo infine compisse realmente le commissioni affidategli e le recasse al Padre da qualsiasi luogo, vicino lontano si trovasse, era cosa di cui egli voleva non si dubitasse mai. Diceva: “l’Angelo è obbidientissimo. È obbediente e pieno di sollecitudine”.
Un giorno, Don Giorgio era in chiesa, mentre padre Pio pregava sul matroneo; e disse tra sé: “Il Padre ci dice sempre di servirci del Angelo custode. Voglio fare la prova”. Così chiese al suo Angelo di andare dal cappuccino a baciargli la mano per lui. E intanto fissava padre Pio. Dopo un istante vide padre Pio fare un cenno di assenso col capo, mentre sollevava la mano dal ripiano dell’inginocchiatoio, come per porgerla qualcuno.
Il signor Emilio di Bologna un sabato del mese di settembre del 1966 era salito da Foggia a San Giovanni Rotondo per incontrare padre Pio e partecipare alla messa. Dopo la celebrazione, pensava di fare in tempo a prendere la corriera per Foggia e salire sul treno che l’avrebbe riportato a Bologna. Però la messa del padre Pio si protrasse oltre il previsto e Emilio cominciava a stare sulle spine, per il timore di non fare in tempo a prendere il treno.
A un certo punto sente il clacson della corriera in partenza per Foggia. Allora suo malgrado decise di andare via, ma prima volle fare un tentativo. Incaricò il suo Angelo custode di andare da padre Pio all’altare, salutarlo e chiedergli un segno se avesse ricevuto un messaggio. Con suo grande stupore vide che padre Pio ad un tratto reclinava il capo sul lato sinistro come se ascoltasse qualcuno: poi si rivolse e fece per tre volte segno di saluto. Tanto bastò a Emilio per correre alla corriera e giungere in tempo per prendere il treno .
La signorina Franca Dolce una sera inviò a padre Pio il suo Angelo perché gli esponesse alcune delicate questioni personali che la angustiavano.
Gli chiese qualche giorno dopo durante la confessione: “E’ egli venuto?”. E il Padre: “Che cosa credi, che l’Angelo custode sia disubbidiente come te?”.
“Dunque è venuto? Che cosa vi ha detto?”, Insistette la donna.
“Mi ha detto quello che tu hai detto a lui…”, E il Padre ripetè il discorso che lei aveva desiderato gli facesse il Celeste Messaggero.
Marcello Stanzione – Contatti con l’Angelo custode
L’ANGELO CUSTODE E PADRE PIO