L’Angelo ci parla dell’Unità del Tutto – Angelo Ariel

Linda: Shirley MacLaine descrive in un suo libro l’incontro con un essere spirituale che si è presentato come il suo “S’è illimitato più elevato”. È differente l’esperienza della MacLaine dalla mia con te?

Ariel: la tua domanda è ben formulata e va dritta al punto più difficile da comprendere per la mente umana, che riguarda l’introspezione spirituale. L’essenza della verità che entrambe le osservazioni sono corrette. Tali incontri o, se preferisci, aperture per quello che la mente umana recepisce come regni di coscienza più elevata, sono esperienze di entità oppure energie distinte e separate da te stessa e, nello stesso tempo, sono incontri con una parte più nobile di te. Detto ciò, è necessario spiegare il significato delle nostre parole, perché per la mente umana è difficile comprendere che entrambe le realtà sono contemporaneamente vere.Non c’è che una realtà che pervade tutta la vita, e quella realtà è che tutta la vita è una sola vita e che tutte le espressioni della vita sono parte della stessa vibrazione esistenziale. Ciò è stato espresso in molti modi attraverso le vostre religioni e le vostre filosofie. Si è affermato che tutte le cose sono una sola, tutte le cose sono parte della stessa unità e che questo pervade ogni cosa.
È stato anche detto che tutte le cose di questo universo di cui fai l’esperienza sono Dio. Sono tutte parte di Dio. Queste sono tutte asserzioni della stessa verità che tutto ciò di cui fai l’esperienza, compresa te stessa, è parte dello stesso campo di energia pervasiva, della stessa vibrazione della vita.Così muovendo da questo ragionamento, quando dal normale schema di riferimento fai, secondo le tue parole, un incontro angelico, stai semplicemente incontrando una parte di quello che sei. Intenderlo come una dimensione più alta di te stessa, in quell’ottica, è abbastanza preciso. Ma dalla stessa prospettiva, dalla stessa verità sottostante, si dovrebbe vedere che l’incontro con un’altra persona è anche l’incontro con una parte di te stessa; l’incontro con un animale o con una pianta è pure l’incontro con una parte di te stessa. Dal momento che la realtà viene esperita da questa unità onnipresente, tutte le entità-siano messe di natura celestiale o divina oppure fisicamente distinte come un’altra persona, una pianta un animale una qualsiasi forma di vita-sono tutte un’estensione o un aspetto di te.
Talvolta è facile per la coscienza umana comprendere la nobile idea di un se più elevato, una natura superiore o una vibrazione più alta come parte meraviglioso di quello che sei. E, tuttavia abbiamo detto che ci sono due realtà sottostanti che esistono contemporaneamente. Un in verità non coesistono separatamente dalla coscienza umana. Perché, esclusa la coscienza umana, non c’è che una sola realtà onnipresente. Essa è il fondamento dell’universo. La coscienza umana, tuttavia, non è capace di vedere se stessa se non come qualcosa di separato e distinto da tutte le cose esterne a sè. È tanto forte la capacità della mente umana di aggrapparsi a questo concetto, a questa struttura basata sulla distinzione, che ti permette perfino di considerare certi aspetti di te correlati con l’corpo come non facenti parte di te. Dovrebbe sembrare facile comprendere che le sensazioni, la malattia o il dolore che provengono dal tuo corpo, sono tutti parte di te. E, tuttavia, la mente umana può rendere tali fenomeni di dolore o malessere come fattori estranei alla tua essenza. Così, per una coscienza che può creare separazioni perfino all’interno del proprio corpo fisico, è facile vedere che la mente può considerare aspetti più elevati, dimensioni superiori, specialmente incontri con esseri angelici o con vibrazioni celestiali come fenomeni separati e distinti o perfino come entità straniere o aliene. E tuttavia è solo la coscienza della mente umana che crea questo contesto. Tali incontri, considerati come un Sè più elevato, si rivelano un’esperienza corretta se avvenuta attraverso una mente che può vedere l’unità dell’universo, ma la stessa esperienza potrebbe essere considerata come un incontro con un’altra entità o un altro essere se è vissuta secondo il modello della coscienza umana fondato sulla separazione.

Linda: Tu dici che siamo uno. Ma la parte di Linda di questo uno che vive in una villetta di montagna sta molto meglio di un uomo privo di una casa-chiamiamolo Stefano-o che vive in una catapecchia di cartone della periferia. Ti prego di spiegare questo concetto per cui noi siamo uno.
Ariel: Se può aiutarti a capire, entrambe le interpretazioni sono esatte. Ci sono due modi distinti e separati in cui tu puoi percepire la realtà dell’universo in cui tu vivi. C’è un solo modo in cui noi possiamo percepire la realtà dell’universo in cui tutti viviamo. La realtà in cui possiamo vivere le cose in comune è quella della tua villetta e della catapecchia di cartone di Stefano; tu e Stefano siete entrambi manifestazioni dell’identica verità, dell’identica unità. Ambedue state vibrando, entità viventi create a immagine e somiglianza del Creatore. Entrambi avete la capacità di fare l’esperienza diretta dell’amore della divinità di Dio. Mentre  siete entrambi identici-la stessa forza onnipresente-voi siete, contemporaneamente, manifestazioni di separazione e distinzione. E questa separazione è creata dal tuo ego.
Il paradosso spirituale quasi irrisolvibile, è che entrambi vivete nello stesso tempo come distinti e come unità.Perché si tratta delle facce diverse della stessa moneta che non possono essere viste contemporaneamente. In qualsiasi momento del tempo, tu attraversi un’esperienza di unità totale, non solo con la tua vera natura della tua essenza ma anche con la vera natura di Stefano, che vive in quel rifugio di cartone, e contemporaneamente con la vera natura di Dio, oppure un’esperienza di separazione di te è considerata come un’entità individuale, separata e distinta da Stefano, visto come un’entità individuale e nel contempo separato e distinto da Dio.

Linda: dunque il punto, forse, è che dovremmo cercare di aiutare gli altri perché in realtà essi sono noi stessi e tali azioni ci servirebbero a crescere spiritualmente. È questo il nesso?
Ariel: sì, ti stai avvicinando alla comprensione di ciò che stiamo cercando di spiegare. E se l’aiuto degli altri è offerto sulla base di una vera comprensione, una vera comunicazione fra anime, il gesto o l’aiuto all’altro  è visto quasi come un gesto o un aiuto  a se stessi: offrendo agli altri si offre a se stessi.Ma troppo spesso tale aiuto non viene offerto da questa prospettiva, ma dalla prospettiva della colpa, del tentativo di espiarla o di soddisfare un senso di disagio dovuto all’ammontare di quanto si possiede e, dal desiderio di sedare, attenuare o ridurre quel disagio interiore. I gesti compiuti in tale ottica non sono quello di cui stiamo parlando. Piuttosto è un essere separato che produce paura o senso di colpa nei confronti di un altro essere separato. Ciò che fa la differenza non è tanto l’azione quanto la verità, l’ energia o la coscienza che sottostanno all’offerta.

Linda: hai detto che sarebbe venuto un momento in cui ci saremmo scambiati di posto: una parte di me sarebbe entrata nel tuo regno e tu saresti entrato nel mio. Ho una preoccupazione. Sono molto felice di essere umano. La pizza, il sesso e la torta di cioccolato sono alcune dei numerosi piaceri terrestri non disponibili nel tuo regno. Mi mancheranno?

Ariel: La domanda che hai fatto può essere divisa in molte parti. Il modo principale in cui analizzi la tua esperienza umana fa riferimento a un sistema di risposta sensoriale. Il sistema umano dei sensi utilizza il gusto, il tatto, l’udito, l’odorato e la vista per sviluppare i pensieri. Tu sviluppi una struttura in cui ci sono molte attività o esperienze che procurano una gran quantità di quello che chiami piacere. Le cose da te citate sono molto piacevoli, gratificanti. Ma è vero anche il contrario. Ci sono molti aspetti dell’esperienza umana che sono invece molto spiacevoli, come le cose dolorose, fastidiose o insopportabili. Tali fenomeni sensoriali piacevoli o spiacevoli non esistono nel regno da cui ti parliamo. Il solo nesso che unisce questo regno al tuo è il fenomeno che voi chiamate amore. L’amore è la forza onnipresente di questo universo in cui vivi. L’amore è l’energia sottostante al regno dal quale comunichiamo. All’interno di questo regno tutto ne è pieno, tutto è completo. È solo nello stato di coscienza umana che provi il desiderio di vedere appagate le tue necessità dall’oggetto che brami: sesso, cibo, svago, possedimenti materiali. Lo stato in cui esistiamo e lo stato di noi che ti parliamo è scevro di ogni desiderio. Pertanto, tali cose non solo non sono necessarie, ma non vengono neanche cercate. Non esistono nemmeno nel pensiero. Siamo così riempiti dallo stato d’amore che non c’è posto per il desiderio. Anche gli uomini hanno la capacità di raggiungere questo stato dell’essere. La seconda parte della tua domanda è se ci sia desiderio o volontà di trovarsi in un regno diverso da quello attuale. Ovvero, un’entità celestiale preferirebbe assumere la forma fisica e, viceversa, un uomo preferirebbe una forma non significa? In moltissimi casi vediamo anime che si incarnano nell’esperienza umana e che, malgrado la scelta, le azioni e il piano appartenessero al livello dell’anima, hanno un desiderio molto profondo di non fare l’esperienza umana. Ci sono molte anime che vivono la vita con grande angoscia e difficoltà, struggendosi e bramando costantemente di ritornare all’unità dalla quale ti parliamo. Tali anime sono estremamente turbate e spesso nelle loro vite esprimono molta disarmonia e molto disagio: il problema sottostante è il loro acutissimo desiderio di ripristinare l’intimità spirituale con questo stato di amore onnipresente. E, tuttavia, nell’arco della vita e del viaggio di un’anima, quell’acuto desiderio è catalizzatore che guida tale anima all’ottenimento degli stati elevati di crescita e di sviluppo spirituale. Sono coloro che non hanno iniziato il loro viaggio di adempimento della purificazione Karmica e di crescita spirituale nella vita, o lo stanno compiendo ma sono troppo impazienti di completarlo, desiderano o vogliono essere nel regno degli angeli piuttosto che nel loro corpo umano. Ci sono anche coloro che si sentono soverchiati dal dolore e dall’angoscia, che ritengono la vita senza senso, al di là di ogni speranza o possibilità, i quali accarezzano il pensiero di ricongiungersi con questo regno attraverso il processo della morte. Queste sono le anime che desiderano abbandonare l’esperienza umana.
Dall’altra parte, abbiamo le anime che hanno raggiunto un certo grado di crescita e che stanno operando velocemente attraverso il loro processo di purificazione karmica e di sviluppo spirituale, le quali vedono la ricchezza, la meraviglia, la gioia e l’onore di “essere umane”.
A quelle che si trovano nello stadio iniziale della crescita o a quelle che si sono invischiate nella disperazione, essere” umane ” sembra un’offesa, una trappola, un labirinto di dolore senza fine che ne costituisce irrimediabilmente la sua stessa natura.Ma coloro che si sono spinti oltre lo stadio iniziale della crescita spirituale trovano che” essere umani” non tagli la connessione con la sorgente di questo universo, ne impedisca di essere intimità spirituale con l’amore incondizionato che pervade tutte le cose. Essi scoprono che “essere umani” è una rara occasione di arricchimento, un tesoro assolutamente indescrivibile di cui un’anima ha l’opportunità di fare esperienza.Per la purificazione karmica e per il conseguimento di un elevato livello spirituale non c’è condizione che arricchisca di più dell’esperienza dell’essere umani. Noi speriamo di riuscire a mettere in sufficiente evidenza il tesoro dell’esperienza dell’anima che è costituito dal fatto di trovarsi attualmente in un corpo e nella vita, e che può essere apprezzato per la grandezza che merita.
Tant’è che, a dispetto della valutazione, fondata sull’ego, dell’esperienza della vita intesa come buona o cattiva, sia alla ricchezza dell’occasione di evolversi, di crescere, di svilupparsi i modi di cui per la maggior parte del tempo si resta all’oscuro. E, tuttavia, nonostante non si sia consapevoli di questo fatto, si evolve rapidamente e bene lungo una via, un percorso creato a livello dell’anima.Dal punto di vista del vantaggio umano, la vita potrebbe sembrare arbitraria, casuale e caotica, con miliardi di persone che vivono in isolamento reciproco e completamente assorbite da se stesse, alla ricerca di piaceri. Ciò che non vedi è ciò che vediamo da questo regno, che è come ogni parte sia interconnessa in perfetta armonia con ogni altro pezzo. Non puoi fare niente nella vita, né operare una scelta, né esprimere un punto di vista, né arrabbiarti o giù dire che non increspi e influenzi l’intera struttura dell’universo.Alcune azioni hanno effetti di portata proporzioni spaventose. Hai anche visto da sola come, in quella che chiami storia del tempo, l’azione di una singola persona o di due che lavorino insieme possa generare un’onda d’urto, positiva o negativa, che attraversa l’intero sistema del pianeta. E tuttavia, in altre occasioni, l’increspatura sembra trasmettersi in una sola persona.Ciò che non vedi è che, dopo che quel increspatura è stata trasmessa a quella persona, la persona può trasmetterla ad un’altra, che può trasmetterla ad un’altra, e così via.E se anche ciò può richiedere tempo, tale effetto può produrre un increspatura e generare conseguenze sull’intera struttura del pianeta. La tua vita non ha scarsa rilevanza. Essa è parte di un capolavoro-un capolavoro di proporzioni inimmaginabili, di importanza divina immensa.

Nota: Alexa Kriele è una esperta di fama mondiale nello studio dell’Angelologia,oltre ad essere una medium. Attraverso la sua profonda fede Cristiana e le sue capacità medianiche riesce a trasmetterci i messaggi degli Angeli rispondendo a domande poste dal suo interlocutore Bernard Jakoby, esperto parapsicologo tedesco.

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