Karma e Spiriti Guida 

Noi non siamo soli. Non fluttuiamo in un vasto mare di ignoranza di cui non possiamo conoscere nulla.
Non siamo stati fissati in un vuoto pauroso, sbarcando in un mondo del quale non ci sono date le regole di sopravvivenza. Noi siamo molto più informati su questo mondo di quanto non abbiamo mai immaginato. Così, come “pensiamo” prima di aver appreso il linguaggio, vediamo prima di poter mettere a fuoco la vista e, a volte, vediamo i suoni che comprendono oggetti fisici. A volte udiamo i colori intorno a noi.

Nella nostra prima infanzia non siamo ancora condizionati alla simbolizzazione fisica e stiamo fluttuando dentro, fuori e fra le dimensioni. Attingiamo anche da altre esistenze passate per riuscire a tradurre i simboli di questo universo. Molto presto, prima della storia quale la conosciamo, abbiamo raggiunto la capacità di entrare in contatto con altre realtà, con altre dimensioni, con altri mondi. Attraverso una serie di eventi, di giudizi errati e di malintesi, siamo arrivati all’attuale livello di consapevolezza, in cui la nostra intima conoscenza è bloccata in qualche modo. Come risultato, la maggior parte degli esseri, in questo piano di esistenza, sono convinti che questo sia l’unico mondo esistente.

Possono avere qualche senso religioso di “una vita dopo la morte”, ma per la maggior parte, essi pensano di essere i loro corpi, mentre sono entità distinte che vivono nell’eternità, sperimentando, crescendo e continuamente cambiando, sviluppando, creando da soli mondi e dimensioni. Il genere umano ha sempre saputo, o perlomeno sentito, che vi è qualcuno lassù che bada a noi, che ci ama, che ci protegge dai pericoli di questo pianeta ostile. Questa conoscenza o sentimento è stata tradotta in molti modi, modi in cui il genere umano ha tentato di spiegare la propria esistenza. La maggior parte della società o gruppi hanno deciso che la presenza o le presenze che sentono devono essere collegate a una specie di supergenitore o custode che osserva le nostre azioni e giudica se meritiamo una ricompensa o una punizione.

Vi sono, in realtà, Esseri di Luce “fuori di qua” che badano a noi, ma non ci giudicano. Non hanno niente a che fare con le punizioni né tengono più agli uni che agli altri, ne considerano alcuno cattivo o colpevole. Vedono ognuno di noi come perfetto, intento a condurre la vita su questo piano come meglio può, date le circostanze che ci siamo scelti. Capiscono che ognuno di noi sta sperimentando le cose che ci è necessario sperimentare per raggiungere i nostri scopi di apprendimento, sviluppo, avventura e crescita.

I nostri Spiriti Guida e Maestri gettano un ponte importante fra questo universo e il resto della vita. Gli Spiriti Guida sono vecchi amici del mondo spiritico. Non sono nel corpo e molto probabilmente si trovano nelle vicinanze di questo piano ma non ne fanno parte. Noi li scegliamo prima di assumere un corpo e condividiamo egualmente con loro i nostri piani di vita e i nostri scopi. Essi hanno promesso di aiutarci ispirandoci a raggiungere tali obiettivi. I Maestri sono Spiriti Guida che hanno accettato di assisterci in particolare  aree relative al nostro risveglio, alla guarigione e all’arte. Non è nell”intenzione delle guide usurpare la nostra libera volontà o la nostra capacità di scoprire da soli l’illuminazione. Molto spesso i Maestri comunicano con noi mentre dormiamo, come fanno tutte le nostre guide.

Quando fantastichiamo o dormiamo, siamo più ricettivi alle loro comunicazioni. Date le opprimenti credenze che abbiamo accumulato nel tempo la nostra consapevolezza come specie si è ridotta a piccoli spiragli attraverso cui pochi possono vedere. Vi sono sempre stati coloro che sembrano capaci di “vedere” al di sopra delle nubi. Queste persone si approssimano al compito dei loro scopi qui, oppure sono venuti apposta in tempi specifici per aiutare e ispirare altri a guardare e vedere che cosa c’è qui oltre i confini di questo piano. La cosa non è mai casuale, così come non è mai casuale la nostra crescita. Le nostre guide non cercano di rispondere per noi a tutte le nostre domande, né di risolvere tutti i nostri problemi, bensì ci aiutano a prendere contatto con il nostro intimo io.  In altre parole rafforzano la nostra capacità di trovare risposte da soli. Esse ci guidano al nostro essere. Questo si deve intendere per “guidare”.

Non si tratta di Angeli custodi che piombano giù impedendo che si venga feriti o uccisi.

Per questo, spesso sentiamo di sapere quello che le nostre guide stanno per dirci. Gentilmente e con grande cura essi ci dirigono al nostro essere in modo da aumentare il potere della nostra conoscenza. Se la risposta sembra strana o nuova, indica solo quanto ci siamo allontanati dalla nostra intima essenza. Coloro che sono più consapevoli hanno la responsabilità di incoraggiare gli altri a “vedere”. È compito dei più consapevoli capire e avere compassione di coloro che non sono pronti a guardare oltre il gioco di questo piano e le meraviglie in serbo per tutti noi. Gli Spiriti Guida operano direttamente attraverso di noi e attraverso altri che sono più consapevoli per aiutarci ad aprirci alle Reali Realtà.

Le Reali Realtà descrivono la realtà fuori da questo universo limitato. Molte di queste Reali Realtà sono raggiungibili in qualche modo attraverso una maggiore intuizione, consapevolezza e maturità. Coloro che sono più consapevoli non mancano di problemi. Essi devono tenere sulla retta via coloro che ostacolano se stessi nel “vedere”. 

Molti di loro parlano di “andare a intuito” e di “avere quel sentimento istintivo ” circa qualche cosa, senza mai collegarlo al fatto che anche loro “guardano con gli occhi”. 

I Maestri, come abbiamo detto, sono Spiriti Guida che ci aiutano in specifici settori come il risveglio, le guarigioni, le arti e altri compiti creativi. Molte di queste Guide sono interessate nel “tenere il corpo” in ordine per partecipare più direttamente al processo di risveglio. A volte, nel mondo spiritico, sono conosciuti come gli illuminati perché vengono con più completi collegamenti con il loro “intimo essere” cominciando ad attuare il loro completo risveglio a un dato punto.

Quando lo fanno, si accingono a compiere il loro compito di Maestri, ossia di coloro che ispirano altri a svegliarsi. Sono meno interessati a essere “direttori” o guru, di quanto non lo siano ad aiutare gli altri ad acquistare il loro potere. Non è un caso che molti Maestri e Illuminati abitino corpi su questo piano e in questo particolare momento. Stiamo in realtà entrando in un periodo di rinascita del mondo spirituale, del modo di pensare e di agire. L’antica idea che “Quando il discepolo è pronto il maestro sarà presente”, è vera! 

I Maestri si sono incarnati con crescente regolarità fin dall’inizio di questo secolo. Adesso si stanno incarnando su vasta scala e aiuteranno l’emergente crescita che è imminente. Molti di questi Maestri stanno maturando in se stessi e si avvicinano al termine della loro fase di “addestramento” che faceva parte dei loro piani di gioco, e alcuni, di età avanzata, appariranno come nuove entità fisiche attive. Questo, in realtà è ancora il principio di una nuova epoca di spiritualismo.

I nostri illuminati sono adesso capaci di abbandonare le mistiche insegne di un tempo, togliendosi le vesti, turbanti, collane e braccialetti tintinnanti, per apparire quello che sono: uomini. Il pubblico è adesso più sofisticato ed essi non hanno più bisogno degli fronzoli che i nostri antichi illuminati erano costretti a usare. Naturalmente vi sono sempre stati coloro che pretendevano di essere illuminati avvalendosi della credulità e del denaro delle masse, ma qui parliamo dei veri illuminati, di quelli che lo sono eticamente e non desiderano ingannare né controllare gli altri in alcun modo. Essi si possono facilmente distinguere. Come abbiamo già detto, gli Illuminati sono uomini, e non senza i loro problemi, perché i problemi sono una parte intima di questo mondo. Non sono super uomini o super donne non toccati da questo mondo, da emozioni e tranelli che ingombrano tutta l’umanità. E anzi possono sentire le emozioni più profondamente a causa della loro grande sensibilità: quella sensibilità che rende loro possibile essere canali dello spirito. Questi Maestri sono disposti a “soffrire” le conseguenze di una vita in forma fisica ma non sono perfetti ne cercano di esserlo.

Questi illuminati accettano di essere usati come limpidi canali e custodi della fiamma dell’ispirazione, per così dire, e sono in continuo contatto con i loro spiriti guida e i loro Maestri. Non si tratta di un circolo esclusivo: Chiunque è pronto a “guardare e vedere” può divenire un canale, usando diretta ispirazione per migliorare la propria vita e quella degli altri. Lo scopo è di aiutare tutti gli esseri a perfezionarsi ed espandersi in consapevolezza. Gli illuminati non sono qui per controllare coloro che non hanno cominciato a uscire dalla crisalide. Non sono qui per controllare qualcuno ma solo per ispirare e insegnare e guidare.

Molte volte possono condurci a riconoscere le nostre guide, che ci hanno suggerito per tutto questo tempo. 

Le nostre guide ci aiutano a concentrarci sulla nostra intima conoscenza e sui nostri fini spirituali. Tentano di aiutarci a ricordare i nostri inizi e le nostre Reali Realtà mentre siamo ancora qui. Ci aiutano a creare la prossima grande rinascita che libererà spiritualmente il genere umano ritrovando il collegamento con il Tutto. In un certo senso possiamo chiamare gli illuminati spiriti guida in forma fisica, perché questa è fondamentalmente la funzione da loro accolta. Fin dalla nascita essi hanno lottato contro il velo dell’ignoranza, sforzandosi senza sosta, accrescendo ed espandendo la loro compassione e comprensione fino a rompere ogni barriera e per adempiere al loro compito. Di rado questo è facile a causa del grande muro di inerzia che sorge fra il genere umano, la consapevolezza e la libertà spirituale. 

Per capire meglio la parte dei nostri spiriti guida nella nostra vita in questo piano, dobbiamo guardare la natura dei giochi che giochiamo qui, le regole che applichiamo e gli accordi che facciamo, non solo con le nostre guide ma con gli altri che stanno giocando anche loro in questo universo fisico. Un gioco, per amor di definizione, consiste, di scopi, di propositi, di barriere, di libertà, di sfide, di avventure, di eventi prevedibili e imprevedibili, tutti allacciati con particolari programmati e non programmati.

Eventualmente, i nostri giochi comprendono degli avversari, ma per lo più no. La struttura dei nostri giochi include anche grandi vittorie, piccole vittorie, grandi sconfitte e piccole sconfitte, e per i nostri scopi può comprendere o non comprendere un risultato finale. 

È difficile per alcuni vivere in una situazione intollerabile, sperimentare gli spasmi di terribili di malesseri fisici o rovine finanziarie e pensare a tutto questo come a un gioco, tuttavia è così. Non solo giochiamo, ma giochiamo il nostro gioco. Il gioco che ci siamo creati e pensati da soli. Si potrebbe dire che veniamo qui per mettere in pratica le nostre capacità di giocare: cominciare un gioco, giocarlo fino alla fine e passare al livello successivo. Quelli che giocano su questo piano li chiameremo viaggiatori. Quando iniziamo il nostro viaggio verso questo piano, facciamo programmi di gioco che ci portiamo appresso. Sono fatti di propositi vasti e generici, e non programmati nei particolari. Se lo fossero, non sarebbero più giochi. 

ECCO ALCUNI ESEMPI DI SCOPI DI GIOCO:

Imparare la compassione, imparare la pazienza, imparare a essere forti, raccogliere potere come essere, sperimentare emozioni profonde, affrontare pericoli, creare bellezza, dimenticare e ritrovare la via al ricordo, ricollegarsi con ogni vita dappertutto, sperimentare comunicazione con vecchi esseri amici, riprendere vecchi giochi e portarli a termine, e così via. In altre parole veniamo qui perfetti in ogni senso, teniamo in sospeso le nostre conoscenze e neghiamo la nostra intima essenza per sperimentare la mancanza, e poi riprendere tutti gli aspetti che abbiamo elencato.

Per esempio, non c’è bisogno di imparare la compassione fuori dall’universo fisico perché là non vi è mancanza di compassione. L’unico modo con cui possiamo sperimentare la compassione è di entrare in un’esistenza fisica. Una parte di quasi tutti i programmi di gioco è la gioia di scoprire nuovi e diversi punti di vista. Coloro che sono stati trattati rudemente dal prossimo spesso trascorrono lunghi periodi di depressione. Questi viaggiatori possono ritrovarsi a dover condurre parecchie vite prima di potersi liberare dei vecchi, triti e restrittivi punti di vista e proseguire. Possono sperimentare un evento catastrofico che li spingerà allora a cambiare o a cominciare a cambiare il proprio punto di vista. Tutti questi giochi e molti altri ancora vengono giocati su questo piano, ma la cosa principale per tutti noi è scoprire di nuovo la nostra intima conoscenza, il nostro intimo essere, la nostra unità con tutta la vita su ogni piano.

Iris Belhayes – Spiriti Guida

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