IL NOSTRO SCOPO NELLA VITA   Risponde un Angelo

Linda: come può una persona scoprire qual è la sua verità, quale sia il suo compito in questa vita?

Ariel: nell’armonia dell’universo in cui vivi ogni persona ha una funzione specifica, uno scopo particolare o è una tessera del complesso mosaico della vita stessa.
Coloro che appartengono a quelli che chiami i regni inferiori della coscienza (ma che in realtà talvolta sono più elevati, come il regno animale del quale sembra che vi sentiate padroni) possiedono una qualità grossolanamente definita “istinto”. Queste creature meravigliose sono prive del senso di separazione dell’ego che vi rende tanto complessi. Pertanto, il fine specifico delle loro vite è sempre riconoscibile all’istante, sempre noto e sempre perseguito.
Se tu potessi andare oltre la sensazione dell’importanza di te stessa e del tuo arricchimento mediante beni, primi, trofei, titoli e dei vari modi in cui distingui, separando e identificando la tua persona, potresti entrare nel luogo in cui quell’istinto primario è vivo e ben radicato in te. E se seguirà in quell’istinto, vivrai infine della tua vita.
La via più facile per scoprire, sentire o vivere quell’istinto primario si trova nell’aria che chiamate il vostro cuore, attraverso il sentimento che chiamate amore. Come abbiamo spiegato prima, l’amore è l’essenza dell’universo. È anche il sentimento o il fenomeno che vivi quando sei in sintonia con l’istinto primario, quando agisci secondo il tuo fine, il tuo luogo e la tua missione.
Non confondere però il fine o la missione con l’essere statico. Perché tutto nell’universo è in uno stato di costante cambiamento. Così lo sono anche il fine, il luogo e il compito. Se gli individui sono in forte sintonia con il proprio istinto e hanno forza e coraggio sufficienti a resistere alle paure umane, possono impiegare la vita intera a seguire il processo esistenziale, crescendo ed evolvendosi, nel modo in cui il loro istinto glielo indica. Quella persona si troverà in uno stato di amore, di grazia, armonia e gioia e vivrà, per usare le vostre parole, in uno stato di comunione spirituale con Dio.
Nel mondo in cui vivi c’è spazio perché ogni singolo essere viva in perfetto accordo e armonia divina, seguendo implicitamente ogni movimento del modello fornito dall’istinto, agendo con il cuore colmo d’amore e di grazia, affrontando le paure e le sfide, lottando e infine trionfando. Ciò è parte del disegno dell’universo.
Eppure troppe persone non sono in contatto con quell’istinto interiore. Non provano quel sentimento che può riempire il loro cuore fino a farlo tracimare e portare la vita e la passione dritte all’essenza dell’esistenza. In altri momenti essere sono ben consapevoli del loro istinto interiore, ma troppo impaurite per agire! In altri momenti ancora sono sopraffatte dalla brama personale e, in realtà, nuotano controcorrente combattendo l’istinto, il corso naturale della vita e finiscono esauste.Il miracolo è la maestosità del creato che conoscete come vostro universo e che sosterrà chiunque nuoti seguendo la corrente e chiunque nuoti contro corrente. Il destino dell’evoluzione, tuttavia, è che tutti, con il tempo, noteranno seguendo la corrente, tutti scorreranno con essa.

Linda: quali sono le conseguenze se non si osservano i segnali di avvertimento che indicano l’allontanamento dal sentiero della propria vita?

Ariel: avete una parola meravigliosa che descrive questo fenomeno: l’avete etichettata “inferno”.
Sono molteplici le conseguenze che si verificano quando, in sostanza, l’ego si oppone alla chiamata naturale del divino oppure quando ascolta l’istinto e conosce il desiderio del cuore ma non lo segue.
È un po’ come quando nel tuo mondo reale, cerchi di arginare un fiume in piena. Ci puoi riuscire per qualche tempo, ma non senza grande sforzo, e, alla fine, se ci riesci, allora ogni cosa che si trova a valle inaridisce e si secca.
Se non segui il flusso e l’armonia della tua vita, cercando costantemente di colmare il tuo cuore e di avvicinarti al divino, allora le emozioni che originano dalla paura predominano. Queste comprendono i sentimenti di gelosia, competizione, colpa, vergogna, rabbia, amarezza, apatia, depressione!…
L’elenco è troppo lungo per essere completato, ma ascoltando queste parole, puoi capire di cosa si tratti. Se il flusso della vita è trattenuto abbastanza lungo, diventa come il fiume e la privazione della fonte di nutrimento per ciò che si trovava a valle. Ciò che si trovava lì, si seccherà! In modo simile, il corpo e lo spirito dell’uomo si inaridiranno. Possono subentrare lo sconforto, la disperazione, perfino l’angoscia e il malessere.

Linda: come si può distinguere la lotta finalizzata all’apprendimento dalla lotta indicativa di un allontanamento dal proprio sentiero?

Ariel: nella tua domanda c’è un grande acume perché questo è uno dei punti più importanti che un’anima deve capire nel viaggio che è il dono della vita umana.
Gli elementi interiori più importanti devono essere compresi osservando gli estremi di questo fenomeno di lotta e di difficoltà.
Molti, quando incontrano la più piccola difficoltà o la più piccola battaglia, si arrendono! Talvolta quella lotta e quella difficoltà possono arrivare dall’esterno, quando le persone che ti stanno accanto non sono d’accordo con te, non ti sostengono, non ti incoraggiano o perfino cercano di impedirti di portare a termine il tuo compito. Ma altrettanto di frequente quella lotta proviene dalla mente, da tutti pensieri negativi e limitanti che provano a dissuaderti, a impedirti e a bloccare il completamento del tuo viaggio.
Quando l’ego causa la resa al più piccolo segno di difficoltà o di lotta, tale resa non contribuisce per nulla alla crescita dell’anima la presenza di una lotta o di una difficoltà è un veicolo molto utile e vantaggioso grazie cui sviluppare straordinariamente la spiritualità e l’anima, non che una straordinaria crescita durante la vita.
Uno degli obiettivi dell’anima è imparare a leggere e a capire l’indescrivibile flusso del caso, sapere se la vita è in sintonia o in opposizione con tale flusso. È un’abilità spirituale fondamentale saper stabilire se una difficoltà è un’occasione di crescita o un segnale che indica che la direzione è sbagliata.
È la cosa che ogni anima deve imparare a discernere, ed è la chiave di ogni grande crescita spirituale nella vita umana. È un punto che non ha una formula o una risposta facile. Perché, se fosse così, la crescita dell’anima non avrebbe un gran valore.

Rivelazioni di un Angelo –

L’autrice, con l’aiuto di una guida spirituale, è entrata in contatto con L’Angelo Ariel, e ha riportato il suo messaggio!

(Steven J. Thayer, Linda Sue Nathanson)