Fidati del Creatore

Premessa: Edgar Cayce nato nel Kentucky nel 1877 è morto nel 1945, è considerato uno dei più grandi medium e guaritori dei nostri tempi. Durante le sue particolari trans medianiche, ha eseguito oltre 14.000 consultazioni e analisi, dando anche consigli di tipo medico empirico, oggi raccolte presso la Are (Association for reserch and Enlightenent)
la vita di Cayce, detto anche ” Il profeta dormiente ” subì un cambiamento drastico grazie all’influenza degli angeli. Il suo reale incontro con uno di loro, all’età di 13 anni, lo portò a scoprire il dono unico e particolare che gli permise di aiutare nel corso della sua vita migliaia di persone.
Cayce fu in grado di entrare in uno stato di sonno autoindotto e di rispondere in modo preciso a qualsiasi domanda postagli.

Se vuoi leggere la sua storia ( l’incontro con l’Angelo) clicca qui https://aiconfinidellanima.com/edgar-cayce-il-profeta-dormiente/ 

Era un periodo infausto nel 1940 quando fu chiesto a Cayce una lettura sugli Affari Mondiali. La guerra stava già infuriando in Europa e nell’oriente, sebbene l’America fosse ancora in seconda linea. Sessantaquattro persone, i sostenitori principali di Cayce, si riunirono in Virginia Beach per il Congresso annuale. Com’era l’usanza un reading di gruppo faceva parte del programma congressuale, e si diede un suggerimento su ciò che gli Stati Uniti si dovevano aspettare.
Come avveniva spesso l’approccio, ogni volta che si chiedeva a Cayce di guardare nel futuro, la sua lettura inizia con uno sguardo all’indietro. Il nostro destino non fluisce fuori dagli schemi e decisioni del nostro passato. Iniziò con il ricordo che nel passato ci sono state diverse occasioni quandol’umanità è stata avvertita delle conseguenze di professare un credo e di poi agire diversamente. In apparenza molto del dolore e della confusione del mondo nel 1940 potrebbe essere in rapporto con l’affrontare tali conseguenze.
Segue poi una breve panoramica di come la coscienza spirituale si è evoluta nei millenni – tre fasi distinte.Inizialmente gli umani avevano la conoscenza che il contatto con Dio era possibile soltanto in luoghi particolari, come la cima di un monte o un tempio. Ma nel tempo la nostra comprensione crebbe e ci rendemmo conto che non era necessario andare lontano in qualche luogo per avere un rapporto con il Divino. Un collegamento era possibile dentro la nostra mente e nel cuore. Ci svegliammo alla possibilità delle nostre stesse esperienze rivelatrici . Infine ci fu la venuta di Cristo, la manifestazione diretta del divino negli affari umani. Con la venuta di Cristo fu reso più accessibile un nuovo tipo di rapporto con Dio, e fu offerta una
promessa . Allora che cosa ha da fare questa esposizione abbreviata della storia delle religioni occidentali con una guerra mondiale raccapricciante? Dal punto di vista di Cayce era fondamentalmente una questione della famiglia umana che aveva perso contatto con la promessa. Collettivamente dimenticavamo quale progresso era stato fatto nei millenni per costruire una coscienza spirituale. La guerra era in pieno vigore non a causa di qualche destino karmico di individui o di schemi karmici di nazioni. Era stata causata essenzialmente dalla gente che aveva dimenticato.

Questo reading ( lettura) psichico fu dato da Edgar Cayce all’Hotel Warner, Virginia Beach, Virginia, il 23 Giugno 1940, in accordo con la richiesta fatta da quelli presenti al Nono Congresso Annuale dell’Associazione per Ricerca e Illuminazione, Inc. Gertrude Cayce, conduttrice; Gladys Davis, stenografa ; e tutti i partecipanti del Nono Congresso Annuale erano presenti.

Edgar Cayce: … “Venne nell’esperienza del mondo Colui che fu rifiutato dall’uomo. (Gesù)
Soltanto qua e là, in apparenza per un po’ di tempo, c’è stata quella pace, quell’armonia che in apparenza fu la promessa di quelli, o a quelli, che avrebbero vissuto o accettato quella promessa, come Egli ha dato: “Verrò e starò con voi per sempre.”
Perché allora lo scompiglio nel mondo di oggi?
Hanno dimenticato Dio! Non che sia puramente una condizione karmica di una nazione, di un popolo; poiché non sapete che la preghiera di un uomo ha salvato una città?
Credete voi che il braccio di Dio sia più corto oggi che nei tempi di una volta?
Quindi, cosa potete fare, cosa potete pensare? A chi potete rivolgervi? Soltanto a Lui che è capace di mantenere quello che Gli avete affidato contro ogni esperienza che possa sorgere.
Quando hai raccolto i tuoi tesori della terra e li hai affidati in custodia a quelli che sono dei fannulloni, qual è stato ed è il risultato nella tua esperienza? Povertà e bisogno ti sono capitati in mano!
Eppure quando ti sei fidato soltanto di Lui che è il Creatore, il Fattore del cielo e della terra, allora c’è stata pace e armonia e i bisogni sono sempre stati soddisfatti.
Vivi soltanto momento per momento. Allora rendi quel momento – ogni momento – uno in cui dai gloria a Dio! Essendo semplicemente gentile e paziente e amando il tuo prossimo. Così troverai veramente che intratterrai Colui che ha promesso di essere tuo Fratello, il tuo Aiutante.
Poiché, come Egli diede, “Metti il tuo fardello su di me – impara da me.”
Quindi – visto che voi, come popolo americano, siete come una nazione che ha accettato il cristianesimo e ha anche messo sulla moneta del regno “Confidiamo in Dio” – non dovete confidare nella potenza dell’uomo, né nelle condizioni politiche o economiche. Perché anche queste avranno i loro cambiamenti; e molti di chi è in alto saranno abbassati; e molti fra quelli che sono di bassa condizione sociale saranno messi come una città sulla collina – la cui luce può anche essere tagliata per non essere piantata in Colui che è la vera luce.
Alza quindi la tua voce in lode al tuo Fattore; non soltanto a parole ma piuttosto nel modo con cui affronti i tuoi simili giorno per giorno. Perché la preghiera e il vivere la stessa da parte di quei sessantaquattro qui riuniti può anche salvare l’America dall’essere invasa – se è quello che desiderate.
Perché il Signore può, il Signore vuole conservare, il Signore infatti conserva quelli che chiedono con rettitudine. “Chiedete e riceverete; bussate e vi sarà aperto.”
E come vivete, così la luce cristiana dell’amore può avvolgere la terra; non quella dell’odio, dell’egoismo, del denaro, di potere o fama!
Quindi, tutti voi che siete qui riuniti – non affidate questo a qualcun altro, ma “io – anch’io!” Fa’ piuttosto che il tuo grido sia: “Signore, sono qui! Usami nel modo e nella maniera che Tu vedi più adatto; che noi possiamo conservare la fede che abbiamo nel Signore, il Salvatore, Gesù il Cristo;
che possiamo sempre essere come una fratellanza; come uno che sa che Tu sei vicino; come uno che manifesta il Tuo potere, oh Dio; non di noi stessi, ma che gli altri possano vedere la Tua gloria -anche chi è vicino a me. Anche se egli può bestemmiare, imprecare, fare quelle cose che sono sconvenienti, fa’ che il Tuo potere sia manifesto, oh Dio; che Gesù, Tuo Figlio, possa davvero venire sulla terra; che tutti gli uomini possano sapere che Egli è il Signore del mio cuore, la mia mente, il mio corpo, la mia casa, la mia regione, il mio stato, la mia nazione!”
Deve cominciare, però, con l’ego – per paura che tu non sappia l’ora né il giorno in cui Lui ti ha voltato le spalle.
Perché Egli non avrà sempre pazienza con quelli che non si curano di Lui; proprio come avete visto quelle terre, quei paesi, quei popoli dare il loro sangue. Fate che le loro sofferenze non siano in vano, ma gloriatevi piuttosto della croce di Cristo. Soffrite con loro dando dei vostri mezzi, della vostra mente, voi stessi come canali per rendere noto il Suo messaggio in terra!
Ognuno di voi cerca di sapere – o molti lo fanno – quale sarà l’esito di quelle attività in Europa, in Africa, in Asia.
Tutto andrà in pezzi – sì, tutto sembrerà senza valore; eppure, quando quelli che pregano vivono come pregano, può venire la guarigione, come questo popolo, questa compagnia – sì, questo paese – dà quella speranza, incrementa quella fede con il loro modo di vivere, non di odiare; con il loro amore, non disprezzo, di ciò che è buono.
Lasciate quindi che sia in voi quella mente, come in Cristo Gesù il quale non pensava che fosse un furto diventare uguale a Dio, ma andò in giro – ovunque, giorno per giorno – a fare del bene; non a “fare agli altri” ma a fare del bene agli altri.
Egli è la via, la verità, la luce. Non vi è nessun altro.
Abbiamo terminato”

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