? Dove risplende la Luce la morte non esiste ?
La morte non è la fine: è una liberazione temporanea che vi è concessa quando il karma, la Legge della Giustizia, decide che il vostro corpo e il vostro ambiente hanno assolto il loro compito, o quando siete troppo stanchi e sfiniti della sofferenza per sopportare più a lungo il peso dell’esistenza fisica.
Per coloro che soffrono, la morte rappresenta la resurrezione dai dolorosi tormenti della carne alla pace e alla quiete che finalmente si sono ridestate. Per gli anziani, costituisce la pensione che hanno meritato dopo aver combattuto per una vita intera. Per tutti è un gradito riposo. Il disegno di Dio sembra molto crudele quando vi soffermate sul pensiero che il mondo è preda della morte e che anche voi dovrete abbandonare il corpo. Non riuscite a credere che Dio sia misericordioso. Ma se guardate la morte con gli occhi della saggezza, vedrete che in ultima analisi è soltanto un pensiero di Dio che attraversa un incubo di cambiamento per tornare ancora una volta nella Beata Libertà in Lui. Dopo la morte, sia al Santo sia al peccatore è concessa la libertà a un livello più o meno alto, a seconda dei loro meriti. Nel mondo astrale di sogno del Signore (la regione dove vanno le anime dopo la morte) essi godono di una libertà mai conosciuta durante la vita terrena. Così, non provate compassione per colui che sta attraversando l’illusione della morte, perché presto sarà libero. Quando sfuggirà a questa illusione, si accorgerà che la morte non era poi così brutta. Si renderà conto che aveva solo sognato di essere una creatura mortale e si rallegrerà che ora il fuoco non può bruciarlo né l’acqua annegarlo; è libero e salvo. La coscienza del morente si sente improvvisamente liberata dal peso del corpo, dalla necessità di respirare e da qualsiasi dolore fisico. L’anima prova allora l’impressione di liberarsi in volo attraverso una galleria illimitata di una luce molto rasserenante, soffusa e tenue. Quindi l’anima scivola in un sonno inconsapevole, infinitamente più profondo e piacevole del sonno più profondo che abbia mai sperimentato nel corpo fisico. Lo Stato che segue la morte è diverso per ciascun essere umano, a seconda del modo in cui ha vissuto sulla terra. Così come la durata e la profondità del sonno sono diverse per ciascun individuo, analogamente sono diverse le rispettive esperienze nello stato che segue la morte. I buoni, che hanno lavorato seriamente nella fabbrica della vita, sprofondano per un breve periodo di tempo in un inconsapevole sonno ristoratore. Quindi si risvegliano in una delle regioni del mondo astrale: “Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore”. Coloro che amano Dio e confidano in Lui vanno in Paradiso quando muoiono. Su quel piano astrale è possibile materializzare immediatamente qualsiasi cosa solo con il pensiero. Il corpo è fatto di luce scintillante. Nel regno astrale esistono colori e suoni sconosciuti sulla terra. È un mondo meraviglioso .Il mondo astrale è infinitamente bello, incontaminato, puro e ordinato. Non esistono pianeti morti o terre desolate. Le imperfezioni terrestri (erbe infestanti, batteri, insetti, serpenti) sono sconosciute. A differenza della terra, dove il clima e le stagioni sono variabili, nei pianeti astrali regna un’interna primavera, con occasionali bianche nevicate luminose e piogge di luci variopinte. I pianeti astrali sono ricchi di laghi opalescenti, mari radiosi e fiumi irradati. Nella regione astrale le anime sono rivestite di un sottile velo di luce. Non sono rinchiuse in un involucro di ossa ricoperte di carne. Non sono avvolte da strutture pesanti e fragili che urtandosi con altri corpi solidi si spezzano. Perciò nel mondo astrale non esistono conflitti fra il corpo umano e i solidi, gli oceani, i fulmini o le malattie. Non si verificano incidenti, perché tutte le cose coesistono aiutandosi reciprocamente, senza contrasti. Ogni forma vibratoria opera in armonia con le altre. Tutte le forze vivono in pace e si aiutano coscientemente a vicenda. Le anime, i raggi sui quali si muovono e i raggi arancione di cui si dissetano e si nutrono, sono fatti di luce viva. Le anime vivono in un reciproco stato di comprensione e di cooperazione e non respirano l’ossigeno, ma la gioia dello spirito.
Quando muore una persona cara, invece di addolorarvi irragionevolmente, cercate di comprendere che è scesa un piano più elevato per volere di Dio, e che Dio sa qual è la cosa migliore per lei. Rallegratevi, perché adesso è libera. Pregate affinché il vostro amore e la vostra comprensione la incoraggino a proseguire sulla via dell’evoluzione. Questo atteggiamento è molto più utile. Naturalmente, non saremmo umani se non sentissimo la mancanza di coloro che amiamo; ma, pur provando un senso di solitudine perché ci hanno lasciati, non vogliamo che il nostro egoistico attaccamento li tenga legati alla terra. L’estremo dolore impedisce all’anima dei cari scomparsi di raggiungere una pace più profonda e una maggiore libertà. Per comunicare con i vostri cari scomparsi, raccoglietevi in silenzio e meditate su Dio. Quando sentirete la Sua Pace dentro di voi, concentratevi profondamente sul centro Cristico, il centro della volontà situato tra le sopracciglia, e inviate il vostro amore ai cari scomparsi. Visualizzate nel centro Cristico la persona con cui volete comunicare. Mandate alla sua anima le vostre vibrazioni di amore, di forza e di coraggio.Se lo farete senza interruzione, e se il vostro affetto nei confronti della persona cara non diminuirà, la sua anima riceverà certamente le vostre vibrazioni, che le daranno un senso di benessere e le faranno sentire di essere amata. I vostri cari non vi hanno dimenticato, proprio come non lo avete fatto voi.
Inviate ai vostri cari pensieri di amore e di comprensione quando ne sentite il desiderio, ma fatelo almeno una volta all’anno, ad esempio in occasione di qualche ricorrenza speciale. Dite mentalmente: “Un giorno ci incontreremo ancora e continueremo a rafforzare il nostro amore divino e la nostra amicizia”.Se continuate a inviare loro pensieri di amore, certamente un giorno li incontrerete ancora. Saprete che questa vita non è la fine, ma soltanto un anello dell’eterna catena che vi lega ai vostri cari.
Paramahansa yogananda (5 Gennaio 1893-7 Marzo 1952)
NOTA: Harry T. Rowe, direttore del Cimitero di Forest Lawn Memorial Park (dove attualmente è sepolto il corpo del grande Maestro), inviò alla Self Realization Fellowship una lettera ufficiale della quale sono pubblicati alcuni brani:
« L’assenza di qualsiasi segno visibile di decomposizione sul corpo di Paramahansa Yogananda costituisce per noi un caso eccezionale… A distanza di venti giorni dalla morte le sue spoglie non presentavano manifestazioni evidenti di decomposizione… Non apparivano segni visibili di deterioramento e di disidratazione dell’epidermide e dei tessuti del corpo. Questo perfetto stato di conservazione è, da quanto risulta negli annali mortuari, un caso senza precedenti… Quando il corpo di Yogananda fu portato qui, il personale del cimitero si aspettava di constatare, attraverso il coperchio di vetro della bara, l’avanzamento progressivo della decomposizione. La nostra meraviglia aumentava di giorno in giorno, perché, con il passare del tempo, non si verificava nessun cambiamento nella salma tenuta in osservazione. Il corpo di Yogananda si manteneva in un apparente stato di immutabilità straordinaria…
Il suo corpo non ha mai emanato l’odore della decomposizione… Il 27 marzo, quando il coperchio di bronzo fu abbassato sulla bara, l’aspetto fisico di Yogananda appariva identico a quello del 7 marzo. Era ancora intatto e incontaminato, esattamente come appariva la notte della morte. Il 27 marzo non avevamo ragioni evidenti per affermare che il suo corpo avesse subito alcuna visibile forma di decomposizione. Per questi motivi dichiariamo nuovamente che, alla luce della nostra esperienza, il caso di Paramahansa Yogananda è da considerarsi unico. »
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