CURARE DEPRESSIONE  ANSIA PAURA CON I FIORI DI BACH

Medico, immunologo, batteriologo, Edward Bach dedicò la propria vita alla ricerca di una medicina “umana”, completa, integrale, che tenesse conto non soltanto del sintomo, ma anche del patrimonio emozionale e affettivo del malato.

Dopo anni di intenso e appassionato lavoro, scoprì i 38 rimedi floreali, ne elaborò e perfezionò il metodo di preparazione e trattamento, curò con essi migliaia di malati, insegnò la tecnica a medici e terapeuti senza risparmio di energie, sempre pronto ad aiutare e soccorrere, con infinito amore, chiunque gli chiedesse aiuto.

Bach ha individuato 38 rimedi “guaritori” in grado di curare altrettante alterazioni dell’animo: 37 sono dei fiori e solo uno è pura acqua di roccia (Rock water, per chi sa controllarsi ed esige molto da se stesso).

I 37 fiori sono raggruppati in 7 insiemi, che corrispondo ad altrettanti stati d’animo negativi prevalenti: angoscia, ansia, apprensione, disinteresse per la vita e per il presente, dubbi e incertezze, sensibilità eccessiva, solitudine. Per ogni stato d’animo Bach individua i fiori che permettono la guarigione. Vediamo nel dettaglio i sette insiemi e le proprietà di ogni fiore associato.

Angoscia :

Crab Apple, per chi è ossessionato e infastidito dallo sporco.
Elm, per chi non si sente all’altezza della responsabilità.
Larch, per chi si sente inferiore e ha sempre paura di sbagliare.
Oak, per chi nonostante la stanchezza non conosce la parola resa.
Pine, per chi è autocritico, ha poca stima di se stesso e si auto colpevolizza.
Sweet Chestnut, per chi si trova al limite della sopportazione.
Willow, per chi crede ingiuste le sofferenze che la vita gli infligge.

Ansia o Paura:

Aspen, per chi è sempre tormentato da paure inconsce non giustificate.
Cherry Plum, per chi è sempre teso e stressato e ha paura di perdere il controllo delle proprie azioni.
Mimulus, per chi si trova davanti paure concrete e non sa affrontarle.
Red Chestnut, per chi ha un atteggiamento iperprotettivo e ansioso, soprattutto nei confronti di chi ama.
Rock Rose, per chi si sente minacciato da un pericolo imminente o da una brutta notizia.

Apprensione:

Beech, per chi è troppo critico e intollerante verso gli altri.
Chicory, per chi si auto commisera e pensa solo a se stesso.
Vervain, per chi crede nelle proprie idee e vuole convincere gli altri.
Vine, per chi è inflessibile, sicuro di sé e tende a dominare gli altri.

Disinteresse per la vita:

Chestnut Bud, per chi non sa imparare dall’esperienza e sbaglia sempre.
Clematis, per chi è sempre distratto e “sogna ad occhi aperti”
Honeysuckle, per chi vive nel passato e non riesce a distaccarsene.
Mustard, per chi soffre di depressioni inspiegabili e improvvise.
Olive, per chi ha esaurito ogni energia
White Chestnut, per chi ha la mente piena di pensieri e non riesce a liberarsene.
Wild Rose, in per chi si è rassegnato e non cerca di cambiare le cose.

Dubbi

Cerato, per chi non riesce ad avere fiducia nel proprio istinto.
Gentian, per chi è depresso e sempre in dubbio su ogni cosa.
Gorse, per chi perde facilmente la speranza.
Hornbeam, per chi non riesce più a sostenere il peso della vita ed è spossato mentalmente e fisicamente.
Scleranthus, per chi non è in grado di decidere.
Wild Oat, per chi non è ancora riuscito a trovare la propria strada.

Sensibilità eccessiva

Agrymony, per chi nasconde, dietro l’allegria, il proprio tormento.
Centaury, per chi pur di compiacere gli altri non dice mai di no.
Holly, per chi è estremamente geloso, rancoroso e desideroso di vendetta.
Walnut, per chi sta attraversando un periodo di transizione e si sente insicuro.

Solitudine

Heather, per chi teme la solitudine e pensa solo ai propri problemi.
Impatiens, per chi è facilmente irritabile, impaziente e nervoso.
Water Violet, per chi è riservato e orgoglioso.

Durata della cura:

I rimedi di Bach sviluppano un’azione dolce e graduale: non ci si deve aspettare un effetto immediato come accade per i farmaci allopatici. Le modalità di guarigione hanno caratteristiche assolutamente individuali e personali: c’è chi risponde velocemente, magari nel giro di pochi giorni, chi ha invece bisogno di tempi più lunghi, specialmente se il problema è grave profondo o di vecchia data anche se generalmente dopo qualche settimana, quasi tutti mostrano segni di miglioramento.

La durata della cura è quindi strettamente individuale: da poche settimane a qualche mese, a seconda della gravità e complessità del problema, dei tempi di risposta personale, delle circostanze che possono ostacolare o favorire l’azione sottili dei rimedi.

In ogni caso la cura è terminata quando il paziente ha recuperato la sua armonia interiore, la sua vitalità e serenità.

Preparazione dei rimedi e modalità di somministrazione:

Edward Bach ha lasciato precise istruzioni per la preparazione dei rimedi: il procedimento è molto semplice.

Si versano quattro gocce di ognuna delle essenze pure scelte per la cura (fino a un massimo di 7) in una boccetta con contagocce da 30 ml; si aggiungono un cucchiaino da caffè di brandy come conservante e si riempie d’acqua minerale naturale( di ottima qualità in bottiglia di vetro).

La dose consiste in quattro gocce da assumere quattro volte al giorno, di cui la prima al risveglio e l’ultima prima di coricarsi, non vicino ai pasti.

Le gocce vanno lasciate cadere direttamente sotto la lingua (ma senza toccare il contagocce) tenendole in bocca alcuni secondi prima di deglutire.

 

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