Aprire le porte alla Luce – Omraam Mikhael Aivanhov

GLI OGGETTI SI IMPREGNANO DELLE NOSTRE EMANAZIONI 

Oggetti s’impregnano delle nostre emanazioni

Quando dovete servirvi di un oggetto, pensate a prenderlo con dolcezza. Perché, in un certo modo, tutti gli oggetti sono vivi e trattengono ciò che avviene attorno a loro.

Sono come le lastre sensibili del fotografo: si potrebbe far loro raccontare una quantità di avvenimenti dei quali sono stati testimoni.

Anche se vi è difficile ammetterlo, accettate l’idea che tutti gli oggetti da voi toccati s’impregnano delle vostre emanazioni.

In tutte le stanze della casa in cui abitate, ci sono dunque oggetti ricoperti di strati che sono buoni o cattivi conduttori della luce del mondo che è in alto

E se su quegli oggetti si depositano pensieri e sentimenti carichi di odio, parole malevole e sguardi cattivi, quegli stessi oggetti diventano come calamite: attirano le correnti malefiche che circolano nello spazio. Allora, siate attenti affinché, grazie alle vostre parole, ai vostri pensieri e ai vostri sentimenti, gli oggetti attorno a voi diventino calamite che attireranno solo la luce, la gioia, la bellezza e anche la salute, e li diffonderanno tutt’intorno a voi.

MAGIA BIANCA – consiste nel benedire tutti gli esseri, il cibo e gli oggetti
Imparate a benedire gli esseri e gli oggetti. Qualunque cosa tocchiate, qualunque cosa facciate, pensate a diffondere solo influenze benefiche. Quando accarezzate la testa dell’essere amato, anziché cercare un piacere egoistico, fate un lavoro spirituale e dite: «Che Dio ti benedica, che in questa testa regni la luce e che tutti gli angeli vengano a dimorarvi». Così facendo, il vostro amore si trasformerà; non sarà più fatto di sensualità e di voluttà, ma diventerà un sentimento straordinario, come non ne avevate mai conosciuti. E quando toccate la testa del vostro bambino, le sue piccole gambe o le sue piccole braccia, perché non benedirle affinché gli angeli vengano a fare di lui un essere meraviglioso? Occorre benedire tutto, tutto ciò che toccate: gli oggetti, il cibo, gli esseri… È questa la vera magia bianca.

APRIRE LE PORTE ALLE FORZE BENEFICHE – Omraam Mikhael Aivanhov
Aprire le porte alle forze benefiche

“Senza sosta l’Intelligenza cosmica invia attraverso lo spazio correnti di forze benefiche e luminose, al fine di lavorare su di voi e rendervi migliori. Bisogna però che prepariate loro le condizioni perché possano visitarvi. Se non migliorate significa che non fate niente per aprire loro le porte. Con le vostre debolezze e impurità fabbricate poco a poco una corazza che vi rende impermeabile alla loro influenza. Come rompere questa corazza?
Ebbene, dovete fare un lavoro di purificazione, sapendo che ogni rinuncia a un vizio, a un’abitudine nociva apre in voi una porta per il mondo luminoso.
Visto che ci sono tanti amici del mondo invisibile che vogliono aiutarvi, perché impedirglielo?
Aprite il vostro cuore e la vostra anima e dite: “Benvenuti spiriti luminosi, io ho bisogno di voi, datemi la vostra luce!”

PAURA – PER FARLA SCOMPARIRE, PROIETTATE LA LUCE

Esiste una legge secondo la quale più si ha paura di qualcosa, più lo si attira. Perciò, se non volete che un male si abbatta su di voi, non dovete temerlo! Quando siete forti, tutti vi lasciano tranquilli. Ma quanti conoscono questa verità? I più sono alla mercé delle proprie paure, senza sapere che queste sono il risultato di una mancanza di conoscenza, di una mancanza di luce. Volete la dimostrazione? Quando vi trovate in un luogo buio, non vi sentite tranquilli finché non potete accendere la luce. Da questo fenomeno, quali fantastiche conclusioni potete trarre per la vostra vita spirituale! L’oscurità, ossia l’ignoranza, vi fa correre tutti i pericoli: per questo avete paura. Ma proiettate la luce, il che significa armatevi delle verità necessarie per affrontare la situazione, e la vostra paura scomparirà.

SOLE – AL SUO SORGERE, SOSTITUIRE LE NOSTRE PARTICELLE VECCHIE E LOGORE
Il sole invia ovunque nello spazio particelle luminose di immensa purezza; e se voi sapete come concentrarvi, riuscirete a espellere dal vostro organismo molte delle vecchie particelle, logore e spente, per sostituirle con nuove particelle che vengono dal sole. Ecco un esercizio estremamente utile che potete fare al mattino al sorgere del sole. Con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima, cercate di prendere quelle particelle divine e metterle in voi; così, a poco a poco, rinnoverete la materia del vostro essere e, grazie al sole, penserete e agirete come un figlio o una figlia di Dio.

LUCE – PRIMA EMANAZIONE DIVINA; ESERCIZIO DA FARE
Per legarvi a Dio, il metodo più efficace consiste nel concentrarvi sulla luce. In realtà Dio non è la luce, è molto più di questo, e non Lo si può conoscere e neppure immaginare. Nella Genesi è detto che il primo giorno Dio ha creato la luce e ha fatto di essa la sostanza dell’universo. La luce, che è dunque la prima emanazione divina, contiene tutte le qualità e tutte le virtù di Dio. Perciò è possibile conoscere Dio unicamente attraverso la luce. Eccovi allora l’esercizio che potete fare: ogni giorno, e più volte al giorno, pensate a concentrarvi sulla luce, a riposare nella luce, a fondervi nella luce, a impregnarvene e a immaginare che l’intero universo sia immerso nella luce. A poco a poco sentirete che in voi tutto si ristabilisce e che quella luce vi porta la vera scienza, la vera pace, l’equilibrio e la potenza. Al di fuori della luce, non troverete mai il senso della vita.

LUCE – È AL DI SOPRA DEL SAPERE, ED È LEI STESSA A DARLO
Quando non si è all’altezza di assumerseli, anche i migliori incarichi diventano gravosi. Solo per sopportare il peso del sapere occorre un cervello preparato, altrimenti si soccombe. Dunque, invece di desiderare sempre il sapere, è meglio desiderare la luce, poiché essa non pesa; la luce è al di sopra del sapere e vi dà anche il sapere. Così come il sole illumina gli oggetti, allo stesso modo, se col pensiero proiettate dei raggi sugli oggetti del mondo invisibile, li rendete visibili. È così che potete esplorare progressivamente il mondo psichico, e il cervello ha anche il tempo di rafforzarsi. Se invece deve ricevere bruscamente una grande quantità di informazioni, il cervello si comporta come un pavimento che un peso troppo grande finisce per far crollare.

DESTINO DELL’UOMO – È DETERMINATO DAL SUO ATTEGGIAMENTO VERSO IL CIELO – Omraam Mikhael Aivanhov
Tutto il destino dell’uomo viene determinato in base al suo atteggiamento verso il Cielo. Purtroppo, sempre più, anziché umiliarsi di fronte alla grandezza di Dio e glorificarlo, gli esseri umani adottano un atteggiamento di irriverenza che li porta a contrastare i disegni divini e a introdurre il disordine nella creazione. Il peggior nemico dell’uomo è l’orgoglio: è l’atteggiamento di sufficienza e di presunzione che porta l’uomo alla rovina. Se vuole salvarsi, deve imparare ad avere un atteggiamento sacro davanti alla creazione e a vibrare – come l’arpa di Eolo – a ogni soffio, a ogni corrente del Cielo, a comunicare con l’universo, con l’anima del mondo, con Dio. In questo scambio, le energie del mondo superiore lavorano su di lui: gli elementi più puri si riversano nella sua anima, mentre gli elementi oscuri se ne vanno, assorbiti dall’immensità.

INTELLIGENZA COSMICA – HA INSEDIATO NELL’UOMO DELLE ENTITÀ CHE LO SORVEGLIANO
L’Intelligenza cosmica ha insediato nell’uomo delle entità che lo sorvegliano, e quando, con la sua negligenza o la sua cattiva volontà, egli sta demolendo qualcosa nel proprio intelletto, nel proprio cuore o nel proprio corpo fisico, quelle entità cominciano a pungerlo e a morderlo per dirgli: «Avanti, ritorna sulla giusta via!». Questi richiami all’ordine sono ciò che l’uomo chiama “sofferenza”. Ma dato che essa gli dà degli avvertimenti, l’uomo deve considerare la sofferenza come un’amica, poiché essa viene solo per mostrargli che è uscito dalle buone condizioni in cui tutto era chiaro e facile. Sta a lui comprendere il suo linguaggio e dirle: «Dio ti benedica. Ho capito, ora riparerò ai miei errori».
Nel momento in cui egli ha compreso e ha deciso di correggersi, la sofferenza riceve l’ordine di lasciarlo, poiché ha compiuto il proprio lavoro e ha portato a termine la propria missione.

Omraam Mikhaël Aïvanhov –

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