Angeli, Esseri di Luce tra noi 

Pat Devlin è una donna di 43 anni, oggi laureata in psicologia, ma affetta, oltre che da una cecità congenita, da altre gravi malformazioni. Nell’agosto 1988, a Lubbock, Texas, durante un’apparizione della Santa vergine, guarisce miracolosamente, sebbene non riacquisti la vista e da quell’istante, comincia a percepire delle presenze angeliche. “Comunico continuamente con gli esseri di luce” dice. “A volte mi incaricano di fare delle commissioni, come un giorno che ero al telefono con un mio amico e l’Angelo mi chiese di dirgli delle cose incomprensibili. Quando riagganciai tremavo tutta perché è difficile tradurre in parole quei messaggi, ma la sua voce mi rassicurò dicendo che era contento di come eseguivo i suoi ordini. Scrivo sistematicamente tutto ciò che mi detta e spesso vedo la sua luce. Una volta gli ho chiesto come mai ciò non accadesse sempre, e lui ha risposto che non sempre i miei occhi erano aperti. Mi ha rivelato che non sono un loro messaggero ma semplicemente un “cronista”, che scrivo ciò che vedo e su questo gioco di parole, dato che sono cieca, gli angeli hanno perfino riso un bel po’, canzonandomi amorevolmente. Pare incredibile, ma sono dotati di ottimo senso dell’umorismo. Le loro voci sono melodiose, molto belle e sempre diverse. Toccano l’anima e il cuore e sembrano provenire dal profondo del mio essere. Il giorno del mio ultimo compleanno non avevo nessuno con cui festeggiare ed ero molto triste. Beh, improvvisamente ho sentito un intero coro di angeli cantare per me. È stato il più bel regalo di tutta la mia vita! Ad ogni modo comunicare con loro non è per nulla difficile: basta parlare al proprio Angelo, dargli un nome. Il mio, per esempio, si chiama “Gioia nell’amore di Dio”. Se si entra in confidenza con lui, verrà il momento in cui vi dirà come chiamarlo, allora conoscerete lo scopo stesso della vostra vita, perché il suo nome riassume la missione del suo protetto. È direttamente legato alla meta di ciascuno. Bisogna pregare con lui, affinché possa deporre le preghiere ai piedi del Signore. Avvicinatevi a lui senza timore. Non è una formula magica, ma un rapporto reale e gratificante, da costruire e arricchire giorno per giorno”.

COME SI FA A NON CREDERE NEGLI ESSERI DI LUCE?
Georgette Faniel, nata in Canada nel 1915, stigmatizzata e mistica vivente, ha risposto così a un’intervista sulle proprie visioni angeliche:
Domanda: “Come sono gli angeli?”.
Risposta: “Di uno splendore incredibile. Gli arcangeli sono quelli di loro che portano messaggi al mondo, mentre gli altri, i custodi, sembrano fatti per adorare e servire Dio, aiutando contemporaneamente noi esseri umani”.
Domanda: “Può descrivere il suo custode?”.
Risposta: “E’ molto bello (ride ingenuamente). Indossa una tunica bianca. Ma la sua bellezza non può essere paragonata a quella umana, va ben al di là nei tratti, nel viso, in tutto. Non ho mai visto un uomo così bello sulla terra. Durante l’eucarestia vedo anche altri Esseri di Luce in adorazione. Non capisco proprio come facciano tante persone, fra cui perfino dei sacerdoti, a non credere nella loro esistenza!”.
Domanda: “Come si comunica con l’angelo?”.
Risposta: “Prima di tutto bisogna crederci. L’angelo non smette mai di aiutarci. Io lo prego tutti i giorni, come prego quelli di tutti coloro che vivono nella sofferenza fisica e spirituale. Ci sono così tante sofferenze che vanno sprecate solo perché le persone non sanno che possono offrirle addio. Gli angeli non possono decidere da soli, è il Padre che li comanda e spiega loro quando si devono superare certe prove…”.
Domanda: “E’ vero che spesso parla con l’ Arcangelo Michele?”.
Risposta: “Sì, è quello che preferisco, senza togliere nulla agli altri, s’intende!”.

LE MELODIE DEL CIELO
Nei dintorni di Zurigo vive un’anziana veggente conosciuta con lo pseudonimo di Joa Bolendas. Ad essa si devono molte testimonianze sugli angeli, ma anche altrettanti resoconti sul conto della Vergine Maria e dei Santi; cosa molto insolita, a detta degli studiosi Gerhard Frei e John Hill, per una donna di fede protestante. Joa parla degli angeli con grande naturalezza, rivelando: “Alcuni di essi scendono sulla terra, ma altri non vi vengono mai. Una loro caratteristica è quella di dire sempre la verità. Incontrando un essere di Luce, è inutile nascondersi. Lui dice sempre la verità”. Ma Joa parla anche dell’esistenza di una lingua Angelica e incomprensibile agli essere umani, che gli Esseri di Luce userebbero per comunicare fra loro. “Per entrare in contatto con gli esseri umani, invece, essi adottano la lingua di chi li ascolta, oppure parlano in ebraico”. Grazie alle straordinarie percezioni di Joa e alle sue dettagliate indicazioni, ricevute dalle Creature Celesti, si sono verificati perfino misteriosi ritrovamenti come quello di alcune preziosissime icone credute scomparse per sempre. Ma la cosa che più colpisce del “caso”Bolendas è la facoltà da lei manifestata di ascoltare i Cori Angelici, tanto da averne potuto registrare la melodia con l’aiuto di esperti musicologi. Una di essi, l’inglese Therese Schroeder-Sheker rivela che tali suoni sono stati trascritti e utilizzati per alleviare le sofferenze di alcuni malati in fase terminale, con risultati a dir poco sorprendenti. Dal rapporto dei medici, infatti, si è potuto riscontrare come, in alcuni casi, il dolore si sia alleviato fino a scomparire del tutto, anche per diverse ore di seguito.

ESSERI DI LUCE VEGLIANO SULLA TERRA
Molti sono i messaggi di allarme per il destino della Terra e della natura percepiti da una giovane donna romana, a partire dal 1978. Elisa non vuole pubblicità per sé, ma cerca soltanto di diffondere, attraverso la propria testimonianza diretta, il messaggio proveniente dall’alto. La donna sostiene inoltre di aver sempre visto gli angeli e esseri di luce con i propri occhi e li descrive come esseri alti, luminosi, fatti di luce pura, asessuati e con un modo di parlare molto dolce. Loro stessi si definiscono “Esseri di luce” che vibrano di energia divina pura e non contaminata dai pensieri, insistendo sul fatto che in quest’epoca molte saranno le persone sensibili e ricchi di fede che riceveranno il loro messaggio, aprendosi a una dimensione superiore. E ciò avverrà perché il pianeta ha più che mai bisogno di aiuto. Ecco alcuni stralci dei messaggi trascritti da Elisa nel corso degli anni:
“Noi splendiamo dell’oro Divino. Amiamo ciò che Dio ama. Egli ci ha dato l’universo, i fratelli, la Terra da amare. Unite a noi le vostre menti per chiedere al Padre la pace e combattere l’odio, l’egoismo e l’ignoranza. Noi vegliamo incessantemente sulla Terra…”.
Anche Elisa, come tutti gli altri veggenti, concorda sul fatto che, per realizzare il progetto Divino di unità e d’armonia dell’universo creato, gli angeli necessitano anche del nostro aiuto e della nostra totale cooperazione.

Gli Angeli – 

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