SCHEGGE DI ETERNITA’ : la condivisione di Morte
Quasi ognuno di noi vive casi di telepatia nella vita di tutti i giorni. La scienza ha dimostrato che le persone che vivono insieme spesso pensano in modo così simile da riuscire quasi sempre a terminare l’una le frasi dell’altra o intuire il pensiero dell’altro prima che venga espresso. Alcuni scienziati ipotizzano persino che un buon lavoro di squadra dipenda prevalentemente dalle capacità telepatiche che permettono di sapere di cosa ha bisogno il gruppo per funzionare come un unità.
Sono note storie di gemelli che vivono in diverse parti del mondo e che mandano alla madre il medesimo biglietto per la festa della mamma, o che telefonano a casa quasi nello stesso momento. Poi, ovviamente, la moglie sa spesso cosa sta pensando il marito in un dato momento, e viceversa. E così di seguito…
Questo solo per darvi un’idea. Le prove dell’esistenza della telepatia sono intorno a noi. E anche se possono essere spesso ascritti al caso gli eventi telepatici si allontanano di frequente dall’ambito delle probabilità per entrare con decisione in quello del paranormale. Melvin Morse è un pediatra che da tempo studia le esperienze spirituali dei bambini. Il racconto riguarda un’esperienza di condivisione tra un ragazzino ucciso da un camion e la sorella sorda. È una storia breve ma straordinaria, che sembra dimostrare l’esistenza della telepatia. Shane, un ragazzo di 17 anni, fu investito da un camion e scagliato in aria. Fu portato in ospedale con un gravissimo trauma cranico. Morì prima che i genitori arrivassero mentre era attaccato al respiratore automatico. I genitori tornavano a casa per darne notizia la figlia quindicenne, che era sorda. Quando entrarono in casa la trovarono in trance.Stava parlando con qualcuno che, a quanto lei diceva, era suo fratello. Stava facendo un pisolino, ma disse di essersi svegliata e di essersi ritrovata in un altro mondo, pur riuscendo allo stesso tempo a osservare la stanza intorno a lei. Descrisse l’incidente ai genitori, affermando di sapere che il fratello era morto, ma disse di essere in grado di parlare con lui la portò al di sopra della scena dell’incidente e poi, disse la ragazza, andarono insieme in paradiso. Poteva vedere i genitori nella stanza ma, contemporaneamente, riusciva anche a vedere il fratello e a comunicare con lui.“ Io so qualcosa che tu non sai” disse Shane alla sorella. Le disse che la zia era incinta e aspettava un maschietto. All’epoca la famiglia non lo sapeva ancora, ma la notizia si dimostrò vera.
Raydmond Moody : Le esperienze di morte condivisa mi hanno insegnato che trovarsi in uno stato di premorte può anche significare la morte di altri. Vi è qualcosa nello stato di chi si trova in presenza della morte (non necessariamente la propria) che può aprire un portale verso un mondo superiore, un mondo che i morenti possono aprire per coloro che continueranno a vivere.
Raydmond Moody – Schegge di Eternità