NDE, Il mio viaggio nell’aldilà
Ero nell’ospedale di ### dove mi ero recato per un intervento di ### Ricordo che avevo da poco praticato l’anestesia spinale. Fin da subito, oltre che sentirmi addormentare le gambe, provai un formicolio alla pancia. Ricordo di aver sentito questo formicolio salire man mano, fino a non vedere e non provare più niente. Udivo dentro di me pulsare il cuore sempre più lentamente. Ricordo di aver sentito l’ultimo battito, poi il silenzio, un silenzio totale. Mi sono visto uscire dal mio corpo ed ero come un fumo grigio chiaro. Non avevo mani o piedi. Ma avevo una forma simile al corpo. Non avevo sesso, non avevo capelli. Vedevo il mio corpo sul tavolo operatorio ed ero leggerissimo, poi salii subito in alto, verso il soffitto e lo oltrepassai, vedendo cosa c’era al piano di sopra. Non ricordo però dettagli degli ambienti. Ero a fianco ad una creatura che io ho identificato come il mio Angelo custode. Lo vedevo chiaramente. Avevo chiara la mia coscienza, la mia esistenza, ero me stesso, ma senza il mio corpo. L’entità che mi trovavo a fianco aveva la mia stessa forma, ma era di un altro colore, aveva delle fattezze antropomorfe, ma non erano delle forme del tutto analoghe a quelle umane. Non so esattamente come sia cambiato l’ambiente, ma a seguire mi trovai di fronte ad un’altra figura, sempre con fattezze analoghe alle mie, solo che con un colore diverso, ma che emanava una luce immensa dal volto. Quando fui di fronte a questa entità di Luce, la luce era tale che non riuscivo quasi a guardarla. Era molto intensa e non mi dava la possibilità di vedergli la faccia. Ma non mi accecava. L’entità mi chiese :“Sai cosa ti è successo?” Ed io le risposi “Lo so si, non ho più il mio corpo, sono morto.” L’entità di nuovo mi rivolse la parola dicendomi: “Lo sai ora cosa ti aspetta?” Ed io risposi: “Non sta a me decidere”. Ma l’entità continuava a ripetermi “Lo sai cosa ti aspetta?” E allora io risposi che mi attendeva l’inferno. L’ entità con la quale dialogavo mi disse che nonostante i miei errori mi sarebbe aspettato il Paradiso. In quel momento pensavo solo a mia moglie e a mio figlio e chiesi se era possibile tornare indietro. L’ entità si era quindi spostata sulla mia destra ed io, nel mentre, mi guardavo attorno.In lontananza sulla mia sinistra vidi molte altre anime di colore nero, tutte uguali, tutte vicine. L’ entità tornò quindi a rivolgersi a me, dicendo “Senti come si sta in Paradiso…” ma io insistevo che volevo tornare giù da mia moglie e mio figlio. Il Paradiso non era lì, era in un altro luogo ed era sulla destra del entità in lontananza. Io non vidi quel luogo, ma l’entità mi fece sentire come si stava. C’era piacere e una gioia, una serenità enormi tutto nello stesso momento. Dal luogo che pensavo fosse il Paradiso proveniva una luce chiara intensa, ma non era una luce come accade di vedere nella vita di tutti i giorni, non come quella del sole o di una lampadina. Quando tornai, pensai di non poter paragonare questa sensazione di calma, gioia, pace, piacere che avevo provato con quelle che si sentono nella vita di tutti i giorni. Sentivo inoltre quello che altre anime pensavano di me, e non c’era nient’altro che una sensazione di amore. Non so chi fosse la figura con la luce, ma sentivo che era Gesù. Dopodiché mi disse che potevo tornare giù. L’entità chiamò quindi altre due di colore nero che mi avrebbero dovuto accompagnare. Progressivamente scesi e rientrai nel mio corpo. Vidi che le due entità si erano messe al lato del mio corpo. Vedevo i medici attorno a me che cercavano di rianimarmi, uno diceva all’altro che era stanco e non ce la faceva più. Le due entità si misero a mormorare la parola “PROVA ” più e più volte… Finché ad un certo punto scomparve tutto. Mi sono poi svegliato nel letto della rianimazione. Durante l’esperienza, anche se non so inquadrare esattamente dove, mi sono riapparsi, come su uno schermo, tutti gli attimi della mia vita, esattamente come si rivedono le scene di un film.”
NOTA: Prima di questa esperienza il soggetto riferiva di essere miope, in seguito all’esperienza riferiva di aver recuperato completamente la vista.
Davide Vaccarin – NDE visioni Premorte