L’Anima ha scelto questa vita: la reincarnazione secondo l’Angelo Ariel

L’esperienza terrena non è mai un errore.  L’anima ha scelto questa vita quindi ogni situazione, anche la più difficile, è una scelta sacra compiuta dall’anima prima di incarnarsi. A rivelarlo è Ariel, uno dei grandi Angeli della comunicazione interdimensionale, attraverso le parole raccolte da Linda Sue Nathanson e Steven J. Thayer. I suoi insegnamenti ci guidano in un viaggio di consapevolezza, aiutandoci a comprendere perché l’anima sceglie proprio questa esistenza.

Chi è l’Angelo Ariel e chi lo intervista?

Ariel è un Angelo di profonda saggezza, noto per la sua capacità di comunicare con il mondo umano attraverso canali spirituali. In questo dialogo straordinario, Ariel risponde alle domande dell’autrice Linda Sue Nathanson, che insieme al medium spirituale Steven J. Thayer, ha canalizzato i messaggi di questo essere celeste. Le parole di Ariel non sono semplici rivelazioni: sono inviti a guardare oltre le apparenze e a risvegliare la memoria dell’anima.

Perché l’anima sceglie esperienze difficili?

Secondo Ariel, l’anima pianifica la propria incarnazione scegliendo non solo i doni e le potenzialità, ma anche le ferite, le sfide, le prove più dure. Non lo fa per punizione o per destino crudele, ma per evolvere.

“Ciò che oggi giudichi come tragedia, nella visione dell’anima è opportunità.” – Ariel

Malattie, perdite, tradimenti, solitudine: ogni esperienza contiene un seme di trasformazione. Se accolta con coscienza, può diventare strumento di risveglio spirituale. L’anima sa già che attraversare il dolore la renderà più luminosa. L’ego, invece, resiste, giudica, si ribella.

Il ruolo dell’ego nella nostra incarnazione

L’ego è quella parte di noi che si identifica con il corpo, i ruoli, le aspettative. Vuole avere il controllo. E quando la vita lo mette alla prova, si sente vittima. Ma l’angelo Ariel ci ricorda che il dolore non è una punizione: è parte di un disegno più grande.

“Se l’ego potesse ricordare ciò che l’anima ha scelto, accoglierebbe anche il dolore con gratitudine.”

Le anime si incontrano per aiutarsi

Nulla è casuale. Le persone che entrano nella nostra vita, anche quelle che ci feriscono, fanno parte del disegno dell’anima. Talvolta le anime stringono patti prima della nascita: “In questa vita ti farò soffrire, ma sarà per aiutarti a risvegliarti”.

Questo non giustifica il male, ma ci offre una prospettiva più ampia: l’evoluzione spirituale è un lavoro profondo e condiviso.

La reincarnazione come opportunità di crescita

Ariel spiega che ogni vita è un frammento di un lungo cammino. Tra una reincarnazione e l’altra, l’anima elabora, riflette, sceglie nuove esperienze da attraversare per completare il proprio percorso di luce.

“Non siete esseri umani alla ricerca di un’esperienza spirituale. Siete anime eterne che stanno vivendo un’esperienza umana.”

I segnali della tua missione animica

Ariel insegna che l’anima sceglie la vita terrena con una missione ben precisa. Ma come possiamo riconoscerla?

  • Attraverso le passioni profonde, quelle che ti fanno sentire vivo.

  • Attraverso le prove ricorrenti, che sembrano inseguirti finché non impari qualcosa da esse.

  • Nei desideri dell’anima, che vanno oltre il successo materiale e ti spingono a lasciare un’impronta d’amore nel mondo.

“La tua missione non è fuori di te, ma scritta nel tuo cuore.” – Ariel

Perché alcune anime scelgono esperienze molto dolorose?

Una domanda che sorge spontanea è: perché alcune anime scelgono vite così difficili, segnate da abusi, malattie, solitudine o ingiustizie?

Ariel risponde: per accelerare l’evoluzione. Alcune anime antiche, già passate attraverso molte incarnazioni, decidono di affrontare esperienze intense per sciogliere rapidamente vecchi nodi karmici e accendere la luce della compassione.

I bambini e la memoria dell’anima

Nei primi anni di vita, molti bambini ricordano brandelli di esistenze precedenti: parlano di luoghi mai visitati, persone mai conosciute, lingue mai studiate. Ariel ci invita ad ascoltare senza giudicare.

“L’anima non dimentica. Ricorda attraverso il gioco, l’intuizione, il silenzio.”

Come dialogare con l’anima

Ariel suggerisce che, se vogliamo comprendere le ragioni più profonde della nostra incarnazione, dobbiamo ascoltare la nostra anima:

  • Medita ogni giorno in silenzio.

  • Scrivi un diario animico: poni domande e lascia fluire le risposte.

  • Osserva le sincronicità della vita: niente accade per caso.

  • Affida il tuo cammino agli Angeli, e chiedi ad Ariel di illuminare le tue scelte.

L’importanza di ricordare chi siamo davvero

La memoria dell’anima vive dentro di noi. Talvolta affiora in sogni, intuizioni, incontri profondi. L’angelo Ariel invita ognuno a riconnettersi con la propria verità più alta: tu non sei il tuo dolore, la tua paura, il tuo passato. Sei un essere divino in cammino.


Riflessione finale

La vita che stai vivendo non è un errore. Non è un castigo. È un dono sacro, scelto dalla tua anima con amore e coraggio. Ogni sfida può condurti più vicino alla tua vera luce. Affidati alla guida degli Angeli, ascolta la voce di Ariel nel silenzio del cuore, e ricorda: sei esattamente dove devi essere.