La reincarnazione secondo il medium Edgar Cayce
La reincarnazione e i suoi stadi secondo il più gande medium del nostro secolo, EDGAR CAYCE, sopranominato “il profeta dormiente”
Premessa: Edgar Cayce , nato nel Kentucky nel 1877 e morto nel 1945, è considerato uno dei più grandi medium e guaritori dei nostri tempi. Durante le sue particolari trans medianiche ha eseguito oltre 14.000 consultazioni ( Letture) e analisi, dando anche consigli di tipo medico-empirico, oggi raccolte presso la ARE ( association for research and enlightment). Circa 8000 delle sue “letture” hanno carattere medico e psicologico; le altre rispondono a questioni storiche, scientifiche, esoteriche, archeologiche, politiche sociali. Edgar Cayce ottenne oltre 2500 letture sull’argomento reincarnazione riguardanti ben 1500 persone. Di ciascuna di esse descrisse le più importanti esperienze in vite precedenti, evidenziandone i collegamenti emotivi, mentali, spirituali, nonché fisici, con quella attuale.
“La verità è la crescita! Quello che oggi è la verità, può esserlo solo parzialmente domani, per un anima che sta seguendo un suo sviluppo.” Edgar Cayce
quante reincarnazioni può avere un’anima secondo Edgar Cayce?
Alcuni filosofi della reincarnazione hanno suggerito che il numero di vite che una data anima può vivere sulla terra è alto come il numero di granelli di sabbia in una spiaggia. Un simile concetto va oltre la nostra capacità di comprensione e, dato il tempo relativamente breve trascorso dalla comparsa sulla terra dell’essere umano, esso sembra andare sia contro la logica che contro la storia. Cayce ( il profeta dormiente) non fa alcun riferimento specifico al numero di vite assegnato ad ogni anima, possiamo essere abbastanza certi di una cosa: all’anima viene data l’opportunità di passare attraverso il numero di vite necessario per raggiungere il suo completo sviluppo. Quando ci fermiamo ad analizzare quante sfaccettature abbia questo compito, quanto tempo occorra in media ad una persona per superare certi problemi come obesità, fobie o tendenze a spargere maldicenze in giro, possiamo iniziare ad avere un barlume di quante vite siano necessarie per accumulare quella ricchezza ed esperienza tale da arrivare a una piena maturità spirituale.
Ogni quanto l’anima ritorna sulla terra?
Come non esiste un numero standard di vite per tutte le anime, non esiste un intervallo definito tra le vite. Un’anima può tornare entro poche settimane dall’ultima morte, o può rimanere fuori dal piano terrestre per migliaia di anni. Il momento del rientro sulla Terra di una particolare anima dipende principalmente da quando le condizioni qui sulla Terra sono tali da permettere all’anima di imparare le lezioni necessarie alla crescita. La presenza di certe altre anime con cui è iniziata un’esperienza in una vita passata è un esempio del tipo di condizione che potrebbe riportare un’anima sulla Terra. Il clima politico e culturale a volte può dover essere in linea con quello esistente al tempo in cui l’anima visse l’esperienza che la portò alla lezione ora a portata di mano. A volte la semplice prontezza ad affrontare un problema di crescita ha bisogno di tempo, per cui un’anima non assumerà la forma fisica per affrontare quel problema fino a che non è pronta interiormente. Tutto questo fa sì che ci sia una considerevole variazione negli intervalli tra una vita e l’altra, non solo tra anime diverse, ma anche nell’esperienza della stessa anima in periodi diversi.
Quando entra un’anima nel corpo?
Anche in questo caso sembra esserci una notevole variazione di tempo. Nella maggioranza dei casi, l’entrata dell’anima sembra avvenire poco prima della nascita, quando il neonato respira per la prima volta, o appena prima o appena dopo la nascita. Un modo che ci permette di capire la mancanza di chiarezza nelle letture di Cayce riguardo questa domanda è comprendere che l’entrata può avvenire per gradi invece che come un evento istantaneo. Cayce ci dice che l’atteggiamento di entrambi i genitori al momento del concepimento ha una grande influenza sulla selezione dell’anima che entrerà nel nascituro, e che gli atteggiamenti e le abitudini della madre, in particolare, esercitano una certa influenza sulle caratteristiche del bambino. Queste informazioni, oltre ad alcuni dati suggeriti da regressioni ipnotiche ai mesi prima della nascita, indicherebbero che esiste una qualche forma di presenza dell’anima per la maggior parte del periodo di gestazione, se non per tutto il periodo stesso. Anche prima che l’anima entri nel corpo nel senso pieno della reincarnazione, potrebbe per così dire aleggiare, ovvero potrebbe essere presente in qualche modo nella coscienza con un’esistenza parallela allo sviluppo del nuovo corpo dentro la madre.
Torniamo sulla terra solo sotto forma umana? Gli animali hanno un’anima?
Secondo le letture di Cayce, l’esperienza della reincarnazione è limitata alla forma umana. Ad eccezione di quelle prime esperienze di cui abbiamo parlato nell’ultimo capitolo, quando le anime di loro spontanea volontà si sono fuse col mondo animale, la reincarnazione animale non fa parte dell’esperienza dell’anima sulla Terra. Gli animali, in qualità di esseri viventi, possiedono lo spirito, ma non sono anime singole che consistono di spirito mente e volontà. In verità le letture non prendono molto in considerazione questo problema, ma contengono solo qualche vaga indicazione sul fatto che lo spirito negli animali può comunque partecipare alla continuità della vita. In una lettura si parla di un gattino che aveva vissuto con la attuale padrona in un’altra vita in Egitto, cosa che suscita delle riflessioni su questa possibilità.
Cos’è il karma di gruppo?
Allo stesso modo in cui le anime individuali vanno e vengono sulla terra al fine di imparare delle cose specifiche necessarie a portare avanti il loro sviluppo, certi gruppi di anime tendono ad andare e venire assieme quando devono apprendere lezioni simili. Questi gruppi possono essere relativamente piccoli, ovvero una manciata di anime che elaborano le complessità dei loro rapporti interpersonali attraverso una serie di visite in cui il ruolo di genitore, figlio, marito, moglie, fratello sorella sono interscambiabili da un’esperienza a quella successiva.Certi gruppi invece possono essere più grandi, come accade nel caso di ciò che la letteratura chiama “Karma nazionale”, in cui un gruppo di anime vive la stessa esperienza comune sotto la bandiera di una particolare nazionalità. I gruppi di anime sono cementati assieme anche da valori comuni, come troviamo indicato nelle letture in cui si fa riferimento ad un gruppo di anime che si accinge ad affrontare l’esperienza della reincarnazione e la cui preoccupazione primaria è il materialismo. Alcune delle forme più interessanti di karma di gruppo citate nelle letture riguardano anime che arrivano sulla terra in un dato momento perché in un’epoca precedente hanno avuto esperienze comuni, come per esempio ad Atlantide o in Egitto. Ad esempio gli anni 1910 e 1911 vengono particolarmente citati in quanto anni che hanno portato un grande afflusso di anime provenienti da Atlantide. Se si considera ciò che suggeriscono le letture sullo sviluppo tecnologico di Atlantide, è interessante notare i grandi balzi in avanti a livello tecnologico che si sono verificati nel nostro secolo quando i nati fra il 1910 e il 1911 hanno raggiunto l’età adulta. In un altro interessante riferimento al karma di gruppo, le letture affermano che le anime scese sulla terra dalla 1943 al 1945 avrebbero rivestito “un ruolo interessante” nella loro dedizione al prossimo, con un approccio molto particolare”. Proiettando questo gruppo di anime nella loro maturità, veniamo ad analizzare la metà degli anni 60, un’epoca in cui gran parte di una generazione ha svolto un ruolo specifico nel rendere servizio al proprio prossimo. Tuttavia il karma di gruppo non è un legame indissoulibile a cui tutti i partecipanti devono rimanere fedeli che a loro piaccia o no. L’unica cosa che ci lega ad altre anime è continuare a nutrire nella nostra coscienza (o più specificamente nella nostra incoscienza) i ricordi e i valori condivisi dal gruppo. Facciamo parte di un karma di gruppo solo se continuiamo ad avere come karma globale quello che sarebbe anche il nostro karma personale.
Anime gemelle
Certe relazioni speciali tra due anime sono veramente la versione a livello singolo della stessa dinamica che abbiamo appena analizzato in relazione al karma di gruppo. Le anime gemelle sono quelle anime con cui abbiamo instaurato dai legami molto stretti attraverso una serie di esperienze di vite armoniose trascorse insieme. Questo è certamente possibile ed è anche probabile che una persona abbia più di un’anima gemella. Certe anime gemelle sembrano derivare la loro affinità da un legame comune a livello mentale, piuttosto che da una vita in comune sul piano terreno. Dal momento che l’occupazione di un corpo fisico da parte di un’anima può spostarsi da un sesso all’altro, le anime gemelle non si troveranno sempre in corpi di sesso opposto, ma a volte possono essere dello stesso sesso. L’elemento che sta alla base dell’unione di due anime gemelle è un ideale o uno scopo comune. Non è detto che entrambi i partecipanti alla relazione debbano reincarnarsi allo stesso tempo. Anche se questo accade, può essere negativo per lo sviluppo personale stare sempre assieme in una data vita. La comunione armoniosa tra anime gemelle a volte può condurre a una crescita, ma in altri casi la crescita risultante dalle lotte di una relazione più problematica può dare più frutti. In modo simile, quando è lo stesso scopo, a livello mentale, ad essere nutrito da due anime gemelle, esso può in alcuni casi infondere ad entrambe la forza necessaria nel momento in cui conducono la stessa vita, mentre in altri contesti sarebbe un duplice sforzo e quindi superfluo.
Se le anime crescono e si evolvono grazie alla reincarnazione, perché c’è ancora tanta confusione nel mondo?
È abbastanza facile vedere perché questa domanda viene posta con una certa frequenza quando si considera l’ipotesi della reincarnazione.Guerra, bramosia di denaro, egoismo ed ogni forma di atrocità immaginabili scorrazzano in questo mondo ogni giorno. Anche quando analizziamo individualmente la nostra vita, è chiaro che le qualità necessarie a diventare un buon compagno di Dio sono ancora lontane. Dopo i vari millenni di vita terrena, non dovremmo forse essere sulla buona strada? La risposta a questa domanda, se ci fermiamo un attimo a pensare, è che siamo veramente sulla buona strada. Magari non siamo in grado di vedere quel tipo di passo in avanti che idealmente vorremmo vedere, ma il nostro senso di coscienza e di decenza collettiva stanno veramente diventando più acuti, come possiamo vedere quando facciamo paragoni tra gli standard che ci sono oggi nel mondo con quelle delle epoche precedenti. Ad esempio, è accaduto in un’epoca relativamente recente che la gente si riuniva in un’arena per vedere altri esseri umani sbranati da leoni, e si divertiva pure. Certamente non tutti ai tempi dell’impero romano approvavano questo “sport”, che era tuttavia accettato secondo gli standard della società dell’epoca. Oggi una persona che contemplasse una simile atrocità come forma di intrattenimento non verrebbe neanche considerata degna di vivere all’interno della società. In altre parole, anche se è vero che ogni giorno si verificano nel mondo dei terribili atti d’odio e di violenza, tali atti vengono subito identificati come reati e ben poche persone vi partecipano con coscienza. Inoltre, la schiavitù, una volta comune in ogni continente, è scomparsa dalla faccia della terra. C’è in atto uno spostamento ben visibile di valori, anche se non è così completo come vorremmo. Al fine di comprendere quello che apparentemente è il passo di lumaca con cui si manifesta nel mondo il nostro sviluppo collettivo, dobbiamo tenere presente che tutto ciò che facciamo per modellare la realtà in cui viviamo si verifica in primo luogo a livello mentale e spirituale. Ciò significa che questi due livelli condizionano anche lo sviluppo dell’anima. Questo è solo il passo finale del processo di creazione che i nostri modelli mentali manifestano nel livello materiale della realtà. Solo in un momento successivo questo può essere visto nel mondo fisico. Significa che c’è una relazione ritardata per lo sviluppo che noi viviamo a livello dell’anima e la manifestazione di quello sviluppo nella vita materiale.
fonte: Lynn Elwell Sparrow – Edgar Cayce – Reincarnazione
NOTA: Edgar Cayce nato nel Kentucky nel 1877 è morto nel 1945, è considerato uno dei più grandi medium e guaritori dei nostri tempi. Durante le sue particolari trans medianiche, ha eseguito oltre 14.000 consultazioni e analisi, dando anche consigli di tipo medico empirico, oggi raccolte presso la Are (Association for reserch and Enlightenent)
la vita di Cayce, detto anche ” Il profeta dormiente ” subì un cambiamento drastico grazie all’influenza degli angeli. Il suo reale incontro con uno di loro, all’età di 13 anni, lo portò a scoprire il dono unico e particolare che gli permise di aiutare nel corso della sua vita migliaia di persone. Cayce fu in grado di entrare in uno stato di sonno autoindotto e di rispondere in modo preciso a qualsiasi domanda postagli.