Reincarnazione: IL CASO DI BARBRO KARLEN

Nel 1973 in Svezia destò scalpore la confessione della giovane scrittrice Barbro Karlen, pubblicata dal settimanale “Min Wàrld”
“Nella mia vita precedente ero Anna Frank!” Inoltre diceva” ricordo la mia vita precedente esattamente come in questa vita si ricorda la propria infanzia, è una cosa semplice e naturale. So di essere stata Anna Frank da quando avevo due anni.
Però non posso dimostrarlo. Chi mi crede mi crede, chi pensa che la reincarnazione sia una menzogna resti pure delle sue idee.”
Barbro Karlen, nata nel 1955, cominciò a stupire quanti le stavano intorno da quando era molto piccola. Parlava benissimo già all’età di un anno. A due anni poi si mise a raccontare cose strane che i genitori non capivano. Maria, la madre di Barbro, raccontava per esempio che durante una passeggiata la bambina improvvisamente si era messa a saltellare per la strada. Al richiamo della madre:”Barbro non saltellare per la strada!” la piccola si era girata e aveva detto: ” io mi chiamo Anna!”. La madre le aveva chiesto: ”poi?”

E la bambina aveva risposto senza esitazione:”Frank!”. Alla madre che sosteneva che si chiamava Barbro, la piccola aveva replicato: “ ma io sono tutt’e due. L’altra volta vivevo con un’altra mamma. Ma non ci sono rimasta per tanto tempo.”
Nel 1965 quando Barbro aveva 10 anni, i genitori andarono ad Amsterdam insieme a lei.

Barbro volle visitare la casa di Anna Frank. Si oppose al desiderio del padre di andarci in taxi sostenendo di essere capace di trovare la strada a piedi. Effettivamente la bimba guidò i genitori alla casa di Anna Frank per la via più breve. Parlando di questa prima visita Barbro in seguito raccontò ”: Quando arrivammo sul retro della casa mi sembrò di svenire. Mi sentii sopraffare di nuovo da tutta l’angoscia e da tutta la disperazione che vi avevo sofferto. Per non gridare dovetti uscire. Avevo l’opprimente sensazione che quanti mi stavano intorno avrebbero capito subito chi ero in realtà!”.
A scuola Barbro impressionò il suo insegnante Atle Burman, per la sua precocità e in particolare per il suo straordinario talento di comporre. A sei anni scrisse le sue prime poesie, a sette il suo primo libro! Sìcchè, grazie a una serie di pubblicazioni notevoli, fu definita ben presto un enfant prodige.

Non si può fare a meno di pensare al diario di Anna Frank, nel quale la quindicenne Anna esprime in modo tanto incisivo il desiderio di diventare scrittrice.
È impressionante persino la somiglianza fisica tra Anna e Barbro. I fatti sembrano provare che anche questo caso è un autentico esempio di ricordo di una vita precedente.

(Vita dopo Vita di Thorwald Dethlefsen)