COME UDIRE GLI ANGELI

Per udire gli Angeli dovete sintonizzare e ascoltare con orecchie angeliche: Le nostre orecchie angeliche riescono a udire i messaggi angelici sia che provengono dagli angeli stessi, sia che provengono da fonti diverse. Ad esempio, potreste sentire per caso un estraneo pronunciare le parole che avete bisogno di sentire, o un amico chiamarvi al momento giusto con le parole giuste, o una voce alla radio in tv che risponde proprio alla domanda che vi ronza nella mente. È come quando vi capita di scorgere un manifesto o una nuvola in grado di rispondere alla vostra domanda quando siete sintonizzati sul linguaggio della vista. Un altro esempio di orecchie angeliche è quando sentite la stessa canzone in radio ogni volta che salite in auto, e le parole e la musica hanno un messaggio per voi riguardo a una situazione della vostra vita. Udire con le orecchie angeliche si riferisce anche al suono delle voci nella vostra mente, come quando continuate a sentire nella mente lo stesso versetto della Bibbia. Potreste anche sentire dei suoni con le orecchie fisiche senza riuscire a risalire alla fonte, come è successo alla mia amica Bianca:

Bianca ricevette un messaggio uditivo alcuni mesi dopo la morte improvviso del marito. Mentre cercava di elaborare la tragedia, si rese conto di non riuscire più a dormire bene. Notte dopo notte si girava e rigirava nel letto, chiedendosi se sarebbe mai tornata ad avere un sonno normale. Una notte, mentre era sveglia a letto, udì in lontananza quello che sembrava il suono di un carillon. Era molto strano, perché, per quanto ne sapesse, non aveva un carillon. Cominciò ad andare su e giù per la casa cercando di scoprire la fonte di quel suono. Alla fine stabilì che la musica era più forte accanto alla sua scrivania. Estrasse tutti i cassetti svuotandoli del contenuto ma non trovò nessun carillon. Decisamente perplessa, cominciò ad ascoltare la musica. A quel punto si rese conto che si trattava di “Astro del ciel”. Seduta sul pavimento circondata dal contenuto dei cassetti della sua scrivania ormai vuota, cominciò a cantare quel motivo. Arrivata alle ultime parole, ricevette il seguente messaggio forte e chiaro: “Luce dona alle genti, pace infondi nei cuor!”. La musica cessò e lei decise di tornare a letto, dove si addormentò subito. Da quella notte in poi, ricominciò a dormire bene.
Ed ecco un’altra storia:

Una donna stava affrontando la malattia di una cara amica. Verso la fine dell’evento declino di quest’ultima, i dottori pronosticarono che sarebbe morta al massimo entro sei ore. Benché vivesse dalla parte opposta del paese, la donna si rese conto che doveva essere vicino alla sua amica nel momento del trapasso. Prese il primo volo e noleggiò un auto, sobbarcandosi un lungo viaggio per raggiungere l’ospedale della cittadina dove era ricoverata. Il volo era durato tre ore e lei avrebbe dovuto guidare per altre cinque. A questo punto pregò di poter vedere la sua amica per l’ultima volta. Mentre guidava, la radio si mise in onda suonando la canzone “Arms of the Angels” di Sarah McLaughlin. La donna si sentì rassicurata dalla canzone e lo interpretò come un segnale che stava agendo per il meglio, ma poi accadde un evento stranissimo. Udi’ ancora quella canzone. E poi di nuovo. E poi ancora. Nell’arco di 45 minuti la canzone fu trasmessa dalla radio per quattro volte da quattro stazioni diverse. A quel punto si rese conto che si trattava di un segnale degli angeli: l’amica la stava aspettando prima di lasciarsi andare fra le braccia del suo Angelo custode. Questi messaggi sono giunti attraverso la musica, ma altre persone hanno avuto esperienze con angeli che hanno parlato in modo tutt’altro che velato. Ad esempio una donna che stava guidando con il suo bimbo di tre anni sul sedile posteriore, mentre nei giorni precedenti l’aveva sistemato nell’apposito seggiolino. Era una giornata torrida e l’impianto di aria condizionata era guasto, perciò la mamma abbassò i finestrini affinché entrasse un po’ di brezza. Senza preavviso, udì una voce che le diceva: “Chiudi il finestrino di tuo figlio”. Senza mettere in dubbio ciò che aveva sentito, alzò il finestrino e continuò a guidare. Arrivati a una curva cieca, si trovò faccia a faccia con un’altra vettura. Sterzò ma perse il controllo della macchina che girò su se stessa varie volte; alla fine l’auto si adagiò su un lato. Miracolosamente, benché schiacciato contro il finestrino, il suo bambino era illeso. È chiaro che se il finestrino fosse stato abbassato probabilmente sarebbe stato sbalzato fuori o avrebbe subito gravi danni nella collisione.

Per quanto riguarda la storia che segue forse ne avrete già sentito parlare perché ha avuto grande risalto sui media:

Quattro poliziotti sentirono una donna chiedere aiuto dall’interno di un’auto completamente distrutta. Tutti e quattro sentirono la stessa cosa: le stesse disperate invocazioni di aiuto provenire dall’interno della vettura. Quando tagliarono le lamiere per soccorrere le vittime dell’incidente, scoprirono che era sopravvissuta soltanto una bambina di 18 mesi. Il guidatore e la madre della piccola erano morti sul colpo nell’impatto avvenuto 14 ore prima dell’arrivo della polizia! Eppure avevano sentito tutti la voce di una donna adulta provenire dalla macchina. La vicenda sconvolse i poliziotti, eppure si trattava di un’esperienza innegabilmente reale!
Come dimostrano queste storie, i messaggi degli angeli attraverso il linguaggio dell’udito, possono pervenire sia velatamente, sia apertamente. Il messaggio può essere forte o sussurrato ma il punto importante è che la voce degli angeli sarà sempre positiva e amorevole. Anche se vi ammoniscono o vi correggono, il messaggio degli angeli non perverrà mai in modo tale da spaventarvi. Quando la mente è a riposo, Dio e gli angeli ci raggiungono più facilmente, perché non hanno bisogno di trovare un modo per bypassare la mente razionale.

QUANDO CHIEDETE UN AIUTO ANGELICO, PROVATE COSÌ: Mentre recitate le preghiere serali, ponete a Dio la domanda per cui avete bisogno di una risposta e invitateLo a mandarvi gli angeli per aiutarvi a udire il Suo messaggio. Poi andate a dormire. Lo scopo di questo invito prima del riposo notturno è di ricevere un messaggio il mattino seguente.Prendetevi tutto il tempo necessario per svegliarvi. Vi consiglio di farlo nella maniera più graduale e spontanea possibile evitando di usare una sveglia dotata di una suoneria troppo squillante. È così che gli angeli possono portare i loro messaggi attraverso il linguaggio dell’udito, quando in casa e nella mente regna il silenzio ed essi riescono ad eludere l’ eccitazione naturale del cervello. Una volta svegli, fate attenzione a qualunque suono, canzone, musica o voce che possa giungere in tali momenti di riflessione. Ricordate che i segnali angelici possono essere espliciti come una voce nelle orecchie o discreti come la musica della radio. Siate pronti a ricevere i messaggi che vi trasmettono.
IN BREVE:
1) Chiedete a Dio di aiutarvi ad aprire le orecchie angeliche.
2) Ricordate che potreste sentire la voce dentro la vostra testa.
3) Nei giorni in cui potete, svegliatevi con tutta calma. Per Dio e gli angeli è molto più difficile trasmettere i loro messaggi se andate di fretta.
4) Sviluppate il legame con gli angeli e invitateli a farvi avere i loro messaggi attraverso l’udito, poi concedete loro il tempo necessario ad agire, sedendo calmi e silenziosi a riflettere sulla vostra richiesta di aiuto.

RECITATE QUESTA PREGHIERA
“Signore, Ti ringrazio per i messaggi verbali che i tuoi angeli mi hanno trasmesso. Apri le mie orecchie. Fammi Udire le loro voci. Apri il mio cuore in modo che io possa conoscerTi ancor meglio attraverso i messaggi che riceverò dai Tuoi splendidi amatissimi angeli. In nome di Gesù. Cosi sia.”

Kathy Mursch – il linguaggio segreto degli angeli

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