NASCITA E MORTE CON GLI ANGELI 

Nascita e morte offrono l’opportunità di lavorare con gli angeli a un livello molto profondo. Tali eventi sono soglie che l’anima varca per entrare e uscire dal corpo. Sono, di fatto, eventi così significativi dell’universo da meritare una categoria a sé stante di angeli, scelti tra i più alti cori angelici.

Flower. A.Newhouse, un’autrice che nei primi anni del secolo ha scritto numerose opere sugli angeli, ipotizza che gli angeli della nascita e della morte appartengono a quell’ordine di custodi celesti noti come potestà. Questi angeli appartengono alla sfera dei governatori celesti, superiore a quella degli arcangeli e dei principati. Sono di una bellezza abbagliante e un’intensa aureola di luce li circonda. Flower li indica come gli ultimi esseri che un essere umano vede prima di nascere, e i primi che lo accolgono festosamente dopo la morte. La loro funzione è donare conforto e rassicurazioni alla persona in transito.

L’ARRIVO:  Molti Angeli seguono da vicino la nascita di un bambino. Oltre alle potestà, vi sono l’Angelo custode del piccolo e quelli di tutti i presenti; inoltre, assistono all’evento numerosi Angeli della guarigione e delle relazioni. Igor Charkovsky, il famoso ostetrico russo pioniere dei parti in acqua, racconta di sentire le mani degli angeli tra le sue ogni qual volta afferra la testa di un bambino che si affaccia alla vita. Se siete coinvolti in qualche nascita, come testimoni o perché state per avere un bambino, potete accrescere la partecipazione degli angeli invitandoli a unirsi al vostro cuore. Ciò rafforzerà il vostro desiderio che la nascita scorra via liscia e indisturbata per tutti i partecipanti. Avere a cuore la miglior riuscita di un evento è come far parte di un’orchestra: la nota del proprio cuore risuona in armonia con quelle angeliche entrando a far parte di una melodia comune.

LA PARTENZA 
Per l’anima, la nascita è un gioioso ingresso in un’esistenza ricca di lezioni da apprendere; la morte, invece, può essere considerata un glorioso cancello spalancato sulla sintesi e sulla piena comprensione: un passo avanti nell’evoluzione. Per molti, la morte è l’ultimo, supremo dono che la vita ci fa: la liberazione di un’anima intrappolata in un corpo che può così raggiungere 1+ avanzata fase di sviluppo. Nella nostra cultura domina l’idea che la vita sia breve e la morte un’eternità da temere. Ma agli angeli la pensano diversamente, essi ci comunicano che siamo anime immortali, impegnate in un eterno cammino di evoluzione che non si interrompe con la morte. Se vicino a noi c’è qualcuno in procinto di abbandonare il livello fisico dell’esistenza, potete operare con il suo e il vostro angelo custode per aiutare la persona ad avvicinarsi alla morte in pace, sapendo che essa è solo un passo in più sulla strada dell’evoluzione. Chiedete agli angeli di aiutarvi a capire empaticamente ciò di cui il vostro amico ha bisogno. Saprete così se è o meno il caso di condividere con lui le vostre informazioni. In taluni casi, la comunicazione ricevuta ha unicamente lo scopo di innalzare la vostra personale vibrazione perché possiate diventare uno strumento più sensibile del Potere Supremo. Se vi trovate accanto a un moribondo, chiedete al vostro angelo di infondere in voi la luce, affinché essa vi renda una presenza rassicurante, calma, aperta e amorevole. Prima di entrare nella stanza, praticate una piccola meditazione. Ricordate che, sebbene vi troviate lì per celebrare un passaggio e godere del privilegio di esserne testimoni, provare dolore è del tutto naturale. Chiedete al vostro angelo di aiutarvi a esprimere i vostri sentimenti nel modo più adatto a sostenere la persona che sta trapassando. Mentre vi trovate al suo fianco, sforzatevi di percepire gli angeli e gli altri esseri di luce presenti. Se lo ritenete appropriato, confidate al moribondo le vostre sensazioni: sapere che gli angeli sono presenti potrebbe dargli grande conforto. In ogni caso, questo potrebbe essere il momento giusto per invitare la persona a rendervi partecipe di tutto ciò che sta provando. Se vi trovate voi stessi vicini alla morte, chiedete al vostro angelo se vi è qualcosa che dovete portare a compimento prima di andarvene e come farlo. Sentite l’angelo accanto a voi in ogni momento, abbandonatevi alla sicurezza del suo abbraccio.

VERSO LA LUCE 
Con l’avvicinarsi della fine della vita terrena, gli individui si avvicinano alla spiritualità. Alcune persone vivono esperienze mistiche che le lasciano incompleta serenità e donano loro una luce interiore, visibile nel loro sguardo. Fred, un amico di Andrew che aveva contratto l’AIDS, era una di queste persone: quando venne ricoverato in ospedale non aveva l’aspetto di una persona malata. Era cuoco, erborista e massaggiatore shiatsu; aveva dedicato molti anni alla pratica della terapia olistica. Pochi giorni dopo il suo ricovero, ricevette una visita da un essere di luce, il quale gli disse che era pronto per lui un nuovo corpo. Fred telefonò a Andrew e gli raccontò l’episodio con un misto di meraviglia e serena accettazione. Avrebbe potuto superare senza sforzo quell’attacco di polmonite e tornare a casa. Avrebbe potuto ristabilirsi e tornare al lavoro. Ma le parole del suo visitatore angelico erano state chiare e forti: non aveva bisogno di aggrapparsi alla vita; non c’era necessità di sottoporre il suo amante e i suoi amici alla pena di assistere alla progressiva devastazione della malattia. Due giorni dopo, Fred fece ritorno alla luce.

IL CAMMINO INTERROTTO 
Talvolta, quando per qualche motivo il corso naturale del processo di morte si arresta, gli angeli custodi intervengono portando assistenza. Tommy rammenta un insolito episodio di cui fu protagonista mentre rendeva omaggio alla salma di una sua conoscente: “Era stata una morte estremamente inaspettata. Joan era stata lievemente ammalata per pochi giorni, poi era stata ricoverata in ospedale perché “non si sa mai” e con grande sorpresa di tutti era morta poche ore dopo. Uno o due giorni dopo, mi ero recato nell’elegante cappella mortuaria dove era esposta la salma, non perché avessi conosciuto bene Joan, ma perché una voce dal profondo mi aveva suggerito che la mia presenza in quel luogo era necessaria. Quando entrai nella stanza, vidi di fronte a me la bara con il coperchio aperto per metà in modo da esporre alla vista il busto e il volto di Joan. Non c’erano altre persone, così mi sedetti in fondo alla sala per chiedere suggerimento al mio angelo. Quando i miei occhi si furono abituati alla penombra, mi resi conto di uno strano fenomeno che sembrava aver luogo immediatamente sopra e intorno alla bara. Era una specie di alone luccicante, una vaga increspatura nell’aria. Poi vidi un corpo trasparente che fluttuava in posizione orizzontale circa mezzo metro al di sopra della bara. Percepii con chiarezza che la vera essenza di Joan era ancora in qualche modo attaccata al corpo.

In quell’istante, l’angelo mi disse cosa dovevo fare. Mentre mi avvicinavo lentamente, il luccichio si stabilizzò leggermente. Giunto in prossimità della bara, ripetei parola per parola ciò che il mio angelo mi stava suggerendo. Mi rivolsi a Joan con un tono confidenziale e la rassicurai su quanto le stava accadendo, spiegandole che era morta in un momento di grande confusione. Invita, era stata una persona pratica, poco interessata alla vita ultraterrena, un concetto che probabilmente aveva considerato come una strampalata fantasia. Adesso, non aveva assolutamente idea di quanto le stesse accadendo: non sapeva se stesse dormendo, se stesse vivendo una visione, se si trovasse sotto anestesia o se stesse sognando. Joan dovette in qualche modo credere alle mie parole, poiché dal lucore non giungeva più una sensazione di paura. Continuai a parlarle, calmandola e incoraggiandola a unirsi alla luce. Dopo alcuni minuti, l’alone d’un tratto scomparve e io ebbi l’assoluta certezza che la sua anima se ne fosse andata, facendo ritorno alla luce. Mentre mi voltavo per andarmene, mi sentii colmare di calore da un dolce soffio di gratitudine”. Lavorare insieme agli Angeli durante la nascita o la morte è un atto d’amore che dona il potere di cancellare la paura. Il Regno Angelico apre nuove strade verso il cuore, una nuova comprensione della voce interiore a tutti coloro i quali operano per giungere all’Unità col Tutto. La consapevolezza della presenza degli Angeli addolcisce, rende più gentili e ravviva speranza e fede. E i miracoli quotidiani, il moltiplicarsi delle manifestazioni di gioia è il segno tangibile del piacere che gli Angeli provano nell’essere riconosciuti e accettati. Essi amano servire gli esseri umani, forse perché la loro assistenza contribuisce a consolidarne la fede e la fiducia nell’amore del Creatore per l’umanità. E quando gli esseri umani fioriscono, anche Dio è felice.